• Un mese con Maria

    Mercoledì 13 maggio 2020

Raccontami una storia

Laura: la storia di don Bruno Ferrero

Cento anni fa, nella lontana Argentina, una mamma, che aveva appena perso il marito, affidò le due figlie, Laura di nove anni e Giulia Amanda di sei, alla bontà delle Figlie di Maria Ausiliatrice, le suore fondate da Don Bosco e da Santa Maria Domenica Mazzarello, la santa di cui oggi si celebra la festa.
La giovane suora che le accolse, sorrise loro dicendo: «Benvenute! Questa è la casa della Madonna, e d’ora in poi sarà anche la vostra casa».
La vita con le suore era povera, ma piena di amore e di bontà. Laura ne fu conquistata. Diventò Figlia di Maria e portava con gioia il nastro azzurro e la medaglia con l’immagine della Madonna, segno della sua consacrazione alla Madre di Dio.
Era un tesoro di ragazza, sempre felice, servizievole, buona. Faceva da mamma alla vivacissima sorellina.
Ma c’era un’ombra nella sua vita: la mamma non si era risposata e conviveva con un uomo violento e senza scrupoli. Quando Laura tornava a casa per le vacanze, quell’uomo aveva delle attenzioni torbide anche per lei.
Laura si ammalò e la mamma decise di stare con lei, ma quell’uomo piombò in casa.
«Voglio passare qui la notte», sbraitò.
«Mandalo via, mamma! Mandalo via!», implorò Laura.
L’uomo si precipitò su di lei come una furia e la riempì di botte.
Da quella volta, Laura non si riprese più.
L’ultimo giorno della sua breve vita, ricevette la Comunione. La mamma la guardava piangendo.
«Mamma».
«Che vuoi, Laura?».
«Devo parlarti. Non guarirò più, sai? La morte è vicina. L’ho chiesta io a Gesù. Gli ho offerto la mia vita, per ottenere la grazia del tuo ritorno. Ti ho sempre voluto bene, mamma».
«Te lo prometto, Laura! Lascerò quell’uomo. Lo giuro al Signore e a te».
Finalmente l’ombra scomparve dagli occhi di Laura e una grande pace le riempì l’anima.
«Grazie, Signore! Grazie, Vergine Santa!».
Ed entrò nell’abbraccio di Dio. Era il 22 gennaio del 1904. Laura Vicuña non aveva ancora 13 anni.

Il pensiero di mamma e papà

Ad una bambina era stato chiesto: «Quand’è che ti accorgi che la tua famiglia va bene?». La bambina ci aveva pensato un po’ e poi aveva risposto. «Quando vedo la mamma e il papà che si danno i bacetti». Tutti i bambini lo sanno: l’amore che unisce papà e mamma è quello che li ha chiamati alla vita ed è la cosa più grande e più bella della terra. Ma ci sono anche dei papà e delle mamme che trovano difficile volersi bene, dei papà e delle mamme che sono infelici. E i loro figli soffrono, anche se tante volte cercano di non darlo a vedere. È importante pregare per la nostra famiglia e per tutte le famiglie, perché la felicità del mondo incomincia sempre di lì.

Paciocchiamo

Dai giochiamo!

  • Tutti i bambini si impegnano a fare un momento di preghiera con tutta la famiglia, prima di uno dei pasti.

Per essere più buoni

“Un aiuto concreto, un piacere o un regalino alla mamma e al papà”

Preghiamo insieme

Grazie, Signore,
per il mio papà e la mia mamma.
Tu li hai voluti al mio fianco,
per proteggermi ed aiutarmi.
Ti ringrazio,
perché ogni volta che li guardo
Io vedo un riflesso
del tuo amore infinito.

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