• Un mese con Maria

    Giovedì 14 maggio 2020

Raccontami una storia

Nessuno è venuto?: la storia di don Bruno Ferrero

Il bambino arrivò a casa in lacrime. Il nonno gli corse incontro e lo strinse tra le braccia. Il bambino continuò a singhiozzare. Il nonno lo accarezzò, cercando di calmarlo.
«Ti hanno picchiato?» gli chiese.
Il bambino negò scuotendo la testa.
«Ti hanno rubato qualcosa?».
«No» singhiozzò il bambino.
«Ma che ti è successo, allora?» fece il nonno, preoccupato.
Il bambino tirò su con il naso, poi raccontò: «Giocavamo a nascondino, ed io mi ero nascosto proprio bene. Ero là che aspettavo, ma il tempo passava… Ad un certo punto sono uscito fuori e… mi sono accorto che avevano finito di giocare ed erano andati tutti a casa e nessuno era venuto a cercarmi». I singulti gli scuotevano il piccolo petto. «Capisci? Nessuno è venuto a cercarmi».

Chi ha perso un bambino?: la storia di don Bruno Ferrero

Nel grande atrio della stazione, pieno di gente che andava e veniva, improvvisamente un bambino scoppiò in un pianto disperato. Nessuno resiste al pianto di un bambino e molta gente si fermò e si avvicinò al bambino per consolarlo e aiutarlo.
«Che cos’hai, bimbo?», chiesero alcuni. «Ti possiamo aiutare? Che cosa ti è capitato?».
Il bambino non ascoltava le domande. E più la gente cercava di aiutarlo, più lui piangeva.
Finalmente si avvicinò un poliziotto. Si chinò e prese il bambino in braccio.
«Bene, giovanotto», disse il poliziotto con bontà «non mi vuoi dire cosa c’è? Perché stai piangendo? Hai perso la mamma?».
Per un momento, il bimbo trattenne il respiro. Poi gridò con tutto il fiato che aveva: «No! Io non ho perso la mamma. È la mamma che ha perso me!».

Il pensiero di mamma e papà

È proprio questa la cosa più terribile: una mamma che perde il proprio bambino. Non capita certo sovente. Le mamme hanno gli occhi anche dietro la testa per non perdere di vista i loro bambini. Quando crescono, molte volte i bambini si allontanano dalla mamma, anche se solo per poco. Ma una mamma non è mai lontana dai suoi figli: se li porta sempre nel cuore. Chiedete alla vostra mamma se per un solo istante si dimentica di voi. Un bambino scrisse nel suo quaderno di catechismo: «Dio è un papà che ci vuole bene come una mamma». È proprio così.
Nella Bibbia è scritto anche che Dio si è scritto il nostro nome sul palmo della mano. Non si dimentica di noi mai, nemmeno per un istante. Ciascuno di noi è sempre presente nel cuore di Dio. La Madonna esprime la vicinanza e la presenza di Dio per tutti gli uomini. Per questo non esiste una chiesa, neanche piccola piccola, che non abbia un ‘immagine della Madonna.

Paciocchiamo

Dai giochiamo!

  • Se è possibile, i bambini giocano un po’ a nascondino. Al termine del gioco, spiegate che Dio è Colui che viene sempre a cercarci.

Per essere più buoni

“Una gentilezza (una telefonata, per esempio) verso il compagno più «scartato» o dimenticato della classe”

Preghiamo insieme

Signore, io non ti vedo,
eppure tu sei qui.
Sei con me,
abiti il mio cuore:
là dove sono più buono.
Tu sei qui, vicino a me come un amico.
Sei grandissimo
eppure stai al mio fianco.
La tua presenza mi circonda
come l’aria che respiro.
Grazie!

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