La rassomiglianza: la storia di don Bruno Ferrero
Un missionario viaggiava su un veloce treno giapponese ed occupava il tempo pregando con il breviario aperto. Uno scossone fece scivolare sul pavimento una immaginetta della Madonna.
Un bambino seduto di fronte al missionario si chinò e raccolse l’immagine. Curioso come tutti i bambini, prima di restituirla, la guardò.
«Chi è questa bella signora?», chiese al missionario.
«È …mia madre», rispose il sacerdote, dopo un attimo di esitazione.
Il bambino lo guardò poi riguardò l’immagine.
«Non le assomigli tanto», disse.
Il missionario sorrise: «Eppure, ti assicuro che è tutta la vita che cerco di assomigliarle, almeno un po’».
Il pensiero di mamma e papà
La Madonna è «piena di grazia», come la salutò l’angelo Gabriele, come ripetiamo sempre nell’Ave Maria. Questo significa che è come se Dio si rispecchiasse in lei e le donasse tutte le virtù, tutte le bellezze possibili. La vita cristiana è lo sforzo di assomigliarle il più possibile. «Difuori», tutti ì bambini assomigliano alla loro mamma e al loro papà. Dio vorrebbe che «di dentro» assomigliassimo a lui perché ci ha creati proprio così: a sua somiglianza, dice la Bibbia. Ma siccome Dio non si può vedere con i nostri occhi, ci ha proposto dei modelli: Gesù, che è proprio come Lui, e Maria, sua Madre.
Paciocchiamo
Dai giochiamo!
Per essere più buoni
“Per tutta la giornata provare ad agire «come Maria» “
Preghiamo insieme
O Maria, specchio fedele di Dio,
voglio assomigliare a te,
nella fedeltà alla preghiera,
nella bontà e nella generosità.