• Un mese con Maria

    Domenica 3 maggio 2020

Raccontami una storia

La scarpetta d’oro: la storia di don Bruno Ferrero

Una vedova, che aveva due figli, riusciva a mantenere la famiglia filando giorno e notte. La mattina della festa della Madonna del Rosario, la vedova andò a riportare il filato dalle varie comari sperando che le pagassero il lavoro. Invece non riuscì a riscuotere neanche un soldo, perché tutti avevano una scusa per non pagare.
La donna, prima di ritornare a casa, si fermò in Chiesa e si mise a pregare davanti alla statua della Madonna del Rosario.
«Santa Madre di Dio, voi che siete mamma, mi sapete dire che cosa darò oggi da mangiare alle mie povere figlie? Non ho di che accendere il fuoco, né farina né pane: aiutatemi voi, perché sono alla disperazione!».
La Madonna ebbe compassione della povera vedova: allungò il piede e le gettò la sua scarpetta d’oro.
La donna, tremante di gioia, andò sulla piazza dove c’era un orefice e gli mostrò la scarpetta per vendergliela. Questi, però, riconobbe subito la scarpetta della Madonna: chiamò le guardie e la donna fu messa in prigione.
Prima della condanna essa chiese di poter pregare un’ultima volta davanti alla statua della Madonna del Rosario. Il favore le fu accordato.
«Santa Madre di Dio» supplicò la vedova quando fu davanti alla statua, «è vero o no che la scarpetta me l’avete data voi e non sono stata io a rubarvela?». Tutti stavano muti a guardare, ed ecco che la statua cominciò a muoversi, il viso piano piano prese colore, la Madonna sollevò il piede e gettò l’altra scarpetta verso la vedova. Allora la gente gridò al miracolo. Chi piangeva, chi rideva.
La vedova se ne tornò libera dalle sue figlie con le scarpette d’oro della Madonna.

Il pensiero di mamma e papà

I più vicini al cuore di Maria sono i piccoli e i poveri. Perché anche Maria è stata una di loro. Nel Vangelo, la mamma di Gesù ha sempre grande attenzione verso chi si trova nella preoccupazione e ha bisogno degli altri. Non aspetta neppure che chiedano il suo aiuto. Corre per prima da Elisabetta; si accorge immediatamente che ai due sposi di Cana sta per mancare il vino.
Impariamo anche noi a vedere quante persone intorno a noi hanno bisogno di un briciolo della nostra bontà, del nostro aiuto, del nostro sorriso. Il più delle volte non ce ne accorgiamo neppure. Possono essere i nonni, qualche persona anziana, qualche bambino trascurato.
Chiediamo a Maria di avere i suoi occhi.

Paciocchiamo

Dai giochiamo!

  • Ricalca su di un foglio di carta stagnola il disegno di due scarpette.

  • Ritaglia le scarpette ed incollale ai piedi di un personaggio della storia da te disegnato.

Per essere più buoni

“Rinunciare a qualcosa che poi viene messo in comune e dato ai poveri della parrocchia“

Preghiamo insieme

Cara Mamma di Gesù,
aiutaci ad accorgerci
di chi ha bisogno di noi.
Aiutaci a sorridere
a chi non riceve mai un sorriso;
a prendere per mano
coloro che nessuno vuole;
ad aiutare
chi non ha nessuno.

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