Chiesa di San Francesco di Sales
Lo sviluppo dell’oratorio
Lo sviluppo dell’oratorio
Liberati dalle vessazioni morali di casa Pinardi e della Giardiniera era mestieri pensare ad una chiesa più decorosa pel culto, è più adattata al crescente bisogno. L’antica, è vero, erasi alquanto ingrandita, e corrispondeva all’attuale sito del Refettorio dei Superiori, ma era incomoda per la capacità, e per la bassezza. Siccome per entrarvi bisognava discendere due scalini, così d’inverno e in tempo piovoso eravamo allagati, mentre di estate eravamo soffocati dal caldo e dal tanfo eccessivo. Pel che passavano pochi giorni festivi senza che qualche allievo venisse preso da sfinimento e portato fuori come asfissiato. Era dunque necessità che si desse mano ad un edifizio più proporzionato al numero dei giovanetti, più ventilato e salubre. Il Cav. Blachier fece un disegno, la cui esecuzione doveva dare l’attuale chiesa di S. Francesco e l’edifizio che circonda il cortile posto a fianco della chiesa. Impresario era il Sig. Bocca Federico. Scavate le fondamenta fu fatta la benedizione della pietra fondamentale il 20 luglio 1850.
Con lo sviluppo dell’Oratorio e delle sue attività Don Bosco sentì la necessità di una chiesa più ampia e dignitosa della “povera” cappella Pinardi ormai insufficiente. Consacrata nel 1852 per 16 anni rimase il cuore della nascente Congregazione…
Diventata troppo piccola la Cappella Pinardi, con incredibile coraggio, Don Bosco decise di costruire una chiesa più grande, dedicata a San Francesco di Sales.
La chiesa fu consacrata il 20 giugno 1852. Tra queste mura per 16 anni batté il cuore dell’opera di Don Bosco.
Il giovanissimo Domenico Savio veniva qui a pregare. Davanti all’altarino della Madonna, sulla destra, si consacrò a lei. In questa chiesa approdarono Michele Magone, il monello di Carmagnola, e Francesco Besucco, il ragazzino dell’Argentera che nel 1863 rinnovò la bontà eroica di Domenico Savio.
Qui disse la sua prima Messa Don Michele Rua. Per quattro anni frequentò questa chiesa, e più volte al giorno, mamma Margherita, sempre più vecchia e stanca. Trovava qui la forza di ricominciare ogni giorno a lavorare per i ragazzi poveri. Qui, i primi salesiani celebrarono la loro prima messa.
Se nella Cappella Pinardi Maria è stata la consolazione di Don Bosco e dei suoi ragazzi, in questo luogo l’Immacolata ha rappresentato l’ideale della santità: la Chiesa di San Francesco di Sales fu spettatrice della trasformazione di tanti poveri ragazzi in giganti dello spirito.
È possibile visitare la Chiesa di San Francesco di Sales tutti i giorni dalle ore 8.00 alle 18.30, compatibilmente con le celebrazioni eucaristiche o momenti di preghiera richiesti dai gruppi