Cortili di Valdocco
Al centro del sistema educativo di don Bosco
Al centro del sistema educativo di don Bosco
Don Bosco, più che cercare una casa per i suoi ragazzi, era alla ricerca di un prato, di un cortile, insomma di uno spazio aperto dove i giovani potessero esprimere al meglio la loro libertà.
La prima cosa che colpisce, entrando in Valdocco, sono proprio i cortili.
Zona franca del Cortile di Valdocco era l’orto di Mamma Margherita: una risorsa provvidenziale per la mensa dei ragazzi. Un giorno, mentre i ragazzi giocavano alla guerra, capeggiati dal bersagliere Brosio, durante le loro manovre e azioni di battaglia distrussero l’orto. Mamma Margherita si scoraggiò: «Giovanni» mormorò a un tratto, «non ce la faccio più. Lasciami tornare ai Becchi». Don Bosco fece solo un gesto: le indicò il Crocifisso appeso alla parete. E quella vecchia contadina capì. Chinò la testa e non domandò mai più di tornare a casa.
Il cortile è testimone della riconoscenza che i figli di don Bosco avevano per il loro padre. Il 24 giugno era il giorno dell’onomastico di don Bosco e i ragazzi con gli animatori organizzavano dei veri eventi memorabili.
Manca testo
È possibile visitare i Cortili di Valdocco tutti i giorni dalle ore 8:00 alle 18:30.