Convegno Nazionale del Collegamento dei Santuari italiani

Si pubblica di seguito il Comunicato Stampa di Padre Mario Magro RCJ, Presidente del Collegamento Nazionale Santuari.

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Convegno Nazionale del Collegamento dei Santuari italiani

Torino, 3-7 novembre 2025

“Santuario: casa di consolazione e di speranza”

«Venite a me voi tutti che siete stanchi e oppressi ed io vi darò ristoro»

 

Il Collegamento Nazionale dei Santuari Italiani (CNS) ha il piacere di annunciare il suo 59° Convegno nazionale, che si terrà a Torino dal 3 al 7 novembre 2025, sul tema Santuario: casa di consolazione e di speranza, «Venite a me voi tutti che siete stanchi e oppressi ed io vi darò ristoro».

Questo appuntamento si colloca nel Giubileo della Speranza, un tempo straordinario di grazia e di rinnovamento spirituale per la Chiesa, ed è pensato come occasione nazionale di riflessione, formazione e fraternità per i rettori e gli operatori dei Santuari italiani.

Nel corso del Convegno sono attesi oltre 150 rettori e operatori dei santuari, provenienti da tutta Italia. Il programma prevede sessioni di studio, tavole sinodali, momenti di preghiera e condivisione, con relazioni di alto profilo ecclesiale e pastorale.

Tra gli interventi:

  • S.E. Cardinale Roberto Repole, Arcivescovo di Torino
  • Don Carmelo Torcivia (pastoralista),
  • Don Rossano Sala (teologo),
  • Don Carmine Arice (dell’Istituto Cottolengo),
  • Rosanna Tabasso (Sermig),
  • I coniugi Arturo Gerbi e Barbara Celia (Diocesi di Torino).

A presiedere i lavori saranno S.E. Mons. Domenico Sorrentino, Arcivescovo di Assisi– Foligno, e Padre Mario Magro, Presidente del CNS.

La prima giornata inaugurale di lunedì 3 novembre si svolgerà a Valdocco nella “Sala Conferenza Sangalli“, con la prolusione del Card. Roberto Repole e il saluto di don Silvio Roggia, Consigliere Mondiale in ambito salesiano della Formazione (al posto di don Stefano Martoglio). Seguirà concelebrazione in Basilica Maria Ausiliatrice e cena condivisa. Tra i conferenzieri il nostro docente dell’UPS don Rossano Sala per la Dimensione Giovanile.

Il Convegno vuole essere un segno concreto della comunione tra i santuari e della loro missione vibrante nel contesto giubilare: luoghi in cui si accoglie, si consola, si spera, si accompagna. In un tempo in cui tanti sono provati dalla fatica, dalla solitudine, dalla crisi, dalla sofferenza, il santuario assume la figura di casa spirituale, rifugio, “ospedale da campo” del cuore e “clinica dello Spirito”.

Obiettivi principali del Convegno:

  1. Rinnovare la visione del santuario non solo come meta di pellegrinaggi, ma come spazio vivo di accoglienza, rinnovamento spirituale e accompagnamento;
  2. Condividere buone pratiche e percorsi pastorali tra rettori e operatori;
  3. Rafforzare la rete nazionale dei santuari nel cammino ecclesiale ordinario;
  4. Coltivare il senso di comunione e identità ecclesiale in questi luoghi sacri.

Alleghiamo il programma dettagliato con le sedi delle sessioni e gli orari. Inoltre si svolgeranno quattro pellegrinaggi ai Santuari:

  • Maria Ausliatrice – Valdocco
  • Madonnina di Verolengo
  • Immacolata Concezione di Aosta
  • Consolata di Torino

Per informazioni è possibile rivolgersi alla Segreteria del Collegamento Nazionale dei Santuari: segreteria@santuaritaliani.it.

Il Convegno sarà preceduto da momenti di accoglienza e apertura, e vissuto con celebrazioni liturgiche, pellegrinaggi e momenti di preghiera condivisa.

CULTURA IN BASILICA: “La Sindone: indagine sulla morte di Gesù”

Come è consuetudine da alcuni anni nella Basilica Maria Ausiliatrice di Torino, il 14 settembre si svolge un simposio sulla Sindone, giunto alla sua terza edizione. In questo anno 2025 essendo il 14 settembre domenica, si anticipa alla vigilia: sabato 13 settembre alle ore 20.30.

La data del 14 settembre è stata scelta principalmente per tre motivi: primo perché è il giorno liturgico dell’Esaltazione della Santa Croce, a cui è dedicata la Cripta della Basilica, a motivo di due frammenti che formano una piccola croce e provenienti dal legno della croce di Gesù. Tale piccola croce (cm 17×10) è posta all’altare principale; secondo motivo perché il 14 settembre del 1934 è il giorno dell’Inaugurazione della Cripta stessa, detta pure Cappella delle Reliquie, a motivo delle numerosissime reliquie di santi e sante che vi si custodiscono e si venerano; e non ultimo perché il 14 settembre del 1578 è la data più attestata dell’arrivo della Sindone a Torino.

Nel simposio sulla Sindone di questo anno 2025, arrivato alla sua terza edizione, avremo modo di ascoltare il prof. SALVINO LEONE, medico e anche docente di Teologia morale e di Bioetica presso la Facoltà Teologica di Palermo e autore di oltre 60 libri. A lui si deve un ultimo studio pubblicato con il titolo “Indagine sulla morte di Gesù” (2025). Egli facendo riferimento alla Sindone per il suo valore testimoniale, fa uno studio rigoroso sulla passione, crocifissione e morte di Gesù sia dal punto di vista medico-scientifico e sia dal punto di vista esegetico-teologico. E presenterà questo suo ultimo lavoro.

Il simposio sarà introdotto dalla prof.ssa EMANUELA MARINELLI di Roma, Docente presso l’ISSR dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. La professoressa ha ricevuto la Medaglia d’Oro al merito della cultura cattolica ed è autrice di oltre 20 libri sulla Sindone. Ci presenterà gli ultimi studi e critiche più recenti sul lenzuolo prezioso. Infine il prof. BRUNO BARBERIS, docente all’Università Statale di TO di Fisica Matematica e vicepresidente della Confraternita del SS. Sudario, concluderà la serata di studio sulla Sindone con una sua valutazione.

 

Chiesa in lutto per la scomparsa di Mons. Cesare Nosiglia

La nostra Chiesa è in lutto per la scomparsa di Mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo Emerito di Torino e Susa, avvenuta oggi, 27 agosto, alle ore 2.15.

I funerali saranno celebrati venerdì 29 agosto alle ore 15.30 presso il Duomo di Torino dal Cardinale Roberto Repole.

Giovedì 28 agosto alle ore 21.00 la veglia funebre presso il Santuario della Consolata dove è allestita la camera ardente.

“Pastore buono e innamorato della Chiesa, sempre al fianco dei poveri, dei carcerati, dei migranti, dei lavoratori delle tante aziende in crisi”

-Card. Roberto Repole

Inaugurazione del percorso giubilare con il card. Artime

Domenica 27 luglio 2025 alle 9.30, presso il Santuario di Maria Ausiliatrice, designata come chiesa giubilare dal Cardinale Roberto Repole, il cardinale Angel Fernàndez Artime, Rettore Maggiore emerito e decimo successore di Don Bosco, ha inaugurato il «Percorso giubilare dei pellegrini di speranza, per ottenere e rendere effettiva la pratica dell’indulgenza».

Il percorso è illustrato da 7 pannelli, ognuno riguardante uno specifico momento.

Il primo è l’introduzione con le consegne principali per la partecipazione al percorso. Il secondo pannello riguarda la “preghiera del giubileo”, il terzo la professione di fede, il quarto la preghiera per il Santo Padre, il quinto l’affidamento a Maria, il sesto l’educazione eucaristica e infine il settimo il momento della misericordia e riconciliazione.

Il percorso è disponibile anche in INGLESE e FRANCESE al seguente link:

È possibile ricevere l’indulgenza e la grazia giubilare fino al 28 dicembre una sola volta in una giornata per se stessi e una seconda volta per i defunti svolgendo le seguenti mansioni:

  • Compiendo il pellegrinaggio in Basilica e sostando almeno dieci minuti in adorazione eucaristica o in ascolto e meditazione della Parola di Dio;
  • Accostandosi ad un sacerdote per la confessione;
  • Partecipando alla celebrazione della Messa;
  • Invocando la Vergine Maria Ausiliatrice con l’Ave Maria e proclamando il Credo e la preghiera del Padre Nostro per il Papa.

Giovani in concerto: 8OTTANTA

Sabato 12 luglio 2025 alle 20.30 vi aspettiamo in Basilica per il concerto “8OTTANTA”: armonia di cori dei Giovani Cantori di Torino e Quilisma Jugendchore Springe (Hannover).

Ingresso libero, parcheggio non custodito in via Sassari 28.

 

“Qualcosa di me”: incontro con Claudia Koll

La Basilica Maria Ausiliatrice accoglierà, sabato 5 luglio 2025, l’incontro “Qualcosa di me. Dialogo con un’amica” con l’attrice Claudia Koll, che presenterà il suo nuovo libro.

Moderato dalla giornalista Dott.ssa Chiara Genisio (Vicepresidente Vicario della Federazione Italiana Settimanali Cattolici FISC), l’appuntamento è alle 20.30 presso la Sala Incontri Maria Ausiliatrice (sottobasilica).

Parcheggio non custodito con ingresso da via Sassari 28.

“Qualsiasi cosa vi dica, fatela!” – Ordinazione Diaconale del 14 Giugno 2025

“Qualsiasi cosa vi dica, fatela!”

(Gv 2.5)

Sabato 14 giugno alle ore 15.00 presso la Basilica di Maria Ausiliatrice di Torino-Valdocco, gli 11 confratelli Salesiani che studiano presso la Sezione torinese della Facoltà di Teologia dell’UPS, sono stati ordinati Diaconi da Mons. Alessandro Giraudo, Vescovo Ausiliare di Torino.

Vi invitiamo a condividere la gioia della Famiglia Salesiana per questo speciale momento di festa e di grande importanza nella vita di questi confratelli che, con l’Ordinazione Diaconale, si stanno preparando a completare il loro cammino verso il presbiterato.

La registrazione della cerimonia è disponibile sul canale YouTube della Basilica:

9 giugno 2025, anniversario della consacrazione della Basilica di Maria Ausiliatrice: l’indulgenza Giubilare, un supplemento di misericordia

La Basilica di Maria Ausiliatrice, essendo in questo anno 2025 Chiesa Giubilare, ha voluto ricordare l’anniversario della sua consacrazione, 9 giugno 1868, come ha spiegato il Rettore don Michele Viviano nell’introdurre la serata, con l’invito di Monsignor Krzysztof Nykiel, reggente della Penitenzieria Apostolica vaticana, che ha tenuto una conferenza la sera di sabato 7 giugno e presieduto la concelebrazione eucaristica domenica 8 giugno alle ore 9.30 con la presenza dell’ispettore don Leonardo Mancini, oltre a quella dei confratelli, e animata nel canto dalla magnifica corale della Basilica diretta dal M° don Maurizio Palazzo.

Indulgenza: dono giubilare è stato il tema dell’incontro. A presentarlo e a guidare la serata di sabato è stato invitato il prof. Don Salvatore Vitiello, docente di teologia dogmatica nell’Università Cattolica di Milano e Piacenza. Mons. Krzysztof nelle sue vesti di presidente del tribunale della Penitenzieria Apostolica, ha spiegato che questa, oltre a considerare le colpe molto gravi che non possono essere assolte nel modo ordinario, si occupa appunto del dono delle indulgenze.

Proprio a partire da questo aspetto, Mons. Nykiel ha in qualche modo dato il “la” al suo intervento spiegando chiaramente che la Penitenzieria Apostolica è un tribunale che però non condanna nessuno, e che può emanare solo sentenze di assoluzione per aiutare i fedeli che la ricercano. Esso va inteso come un tribunale della misericordia, e per ottenerla ciò che conta è il desiderio di vivere una vita bella, di dono e di impegno per gli altri.

Su questa linea, Mons. Krzysztof Nykiel ha ribadito con forza che l’indulgenza plenaria non può prescindere dalla dimensione interiore e volontaria della contrizione e del desiderio di conversione del cuore, contro ad un pregiudizio che tende a vederla come un meccanismo in qualche modo esteriore ed automatico.

Che cos’è dunque realmente l’indulgenza? Nykiel non ha taciuto che nei secoli a partire dal Medioevo ci sono stati anche abusi e ingenuità che hanno portato alla disaffezione per quello che è stato visto come il risultato di una mentalità contabile e non evangelica, una sorta di automatismo incapace di cambiare realmente la vita. Tuttavia, questa pratica ha avuto una netta ripresa a partire dal duemila sulla base di una più autentica comprensione di questo dono che è compimento della misericordia di Dio e che proprio per questo richiede essenzialmente che il fedele detesti sinceramente ogni tipo di peccato, anche quello veniale; l’unico possibile alveo vitale in cui l’indulgenza si deve radicare è infatti la contrizione del cuore.

È stato Paolo VI a rinnovare questa intera materia con l’enciclica Indulgentiarum doctrina che, adeguandosi alla novità portata dal Concilio Vaticano II, ha per esempio abolito la tradizionale misura in giorni, mesi e anni dell’indulgenza parziale, per far emergere in modo decisivo il ruolo dell’impegno personale del penitente, rinforzare il senso della partecipazione alla comunione dei santi, ristabilire il fondamento dell’indulgenza sulla carità e sullo spirito di preghiera.

Al centro del discorso è stato poi l’Enchiridion indulgentiarum che, nella sua quarta edizione del 1999, è oggi la nostra guida sul tema. Se l’indulgenza è la remissione davanti a Dio della pena temporale per i peccati già rimessi quanto alla colpa, quali sono le sue condizioni secondo questo testo? Sicuramente le tre ben note (confessione sacramentale, comunione eucaristica, preghiera secondo le intenzioni del Pontefice), ma ad esse ne va aggiunta una quarta altrettanto essenziale che è la sincera avversione verso ogni peccato, anche veniale, la volontà di combattere ogni peccato, insomma una sincera contrizione del cuore. Dunque, anche la pena del peccato è da intendere in senso meno giuridico e più esistenziale e personale: il disordine che arreca ogni peccato è una ferita alla Chiesa e proprio la Chiesa libera da queste ferite il nostro cuore. L’indulgenza, quindi, non è concepibile senza un’intensa vita sacramentale del singolo fedele, in particolare nell’Eucarestia e nella Riconciliazione, canali ordinari della Grazia e quindi anche effettive condizioni per ottenere l’indulgenza plenaria.

A ribadire ulteriormente la centralità del pentimento interiore e della volontà del fedele per ottenere l’indulgenza, Nykiel ha poi ricordato quattro possibilità molto meno note, ma previste nell’Enchiridion, per ottenere ordinariamente l’indulgenza parziale, possibilità che sottolineano anch’esse l’importanza della preghiera costante e dell’offerta delle proprie fatiche quotidiane.

La dottrina dell’indulgenza, insomma, se leggiamo i documenti con cui la Chiesa l’ha formulata, non ci spinge a cercare di ottenere automaticamente una remissione dei peccati intesa in mero senso esteriore e giuridico ma, molto più profondamente, ci spinge a cercare ancora e sempre di essere sempre più volto di Cristo per i fratelli, attraverso i sacramenti e la preghiera del cuore.

Festa di Maria Ausiliatrice 2025: tutte le foto

Il Mese Mariano è giunto al culmine nella giornata del 24 maggio con la Festa di Maria Ausiliatrice: tanti gli appuntamenti a Valdocco alla Basilica Maria Ausiliatrice, che già nella notte del 23 aveva vissuto la maratona notturna di preghiera delle dodici ore con Maria.

Il primo grande evento della giornata, alle ore 11.00, la S. Messa a Maria Ausiliatrice presieduta dal Card. Roberto Repole, Arcivescovo di Torino e Vescovo di Susa:

Alle 18.30 grande partecipazione di tutta la Famiglia Salesiana e della Comunità per la S. Messa dedicata al Movimento Giovanile Salesiano presieduta dal Rettor Maggiore don Fabio Attard e tutto il Consiglio Generale, a cui è seguita la processione di Maria Ausiliatrice alle 20.30.

È stata una giornata spiritualmente intensa, di festa e ringraziamento a Maria, madre di tutti noi e soccorritrice di tutti coloro che La invocano.

Concerto a Maria Ausiliatrice della Coralità Viucese

La Coralità Viucese, vincitrice nel 2017 del XII Concorso Regionale di Canto Corale dell’ACP e classificata in Fascia Oro nel 2025 al Concorso ACP “Intrecci Corali”, presenta un concerto a Maria Ausiliatrice nella Basilica Maria Ausiliatrice la sera del 31 maggio alle ore 21.00.

Dirige il M° Vittorio Guerci, l’evento è a ingresso libero con possibilità di parcheggio non custodito in via Sassari 28.