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This can be used to describe what you do, how you do it, & who you do it for.
Buon Anno!
/in In evidenza DX /by admin4675LA MADRE DI DIO
Jean Paul Sartre
La montagna brulica di uomini in festa e il vento porta l’eco della loro gioia fino alla sommità delle cime. Approfitterò di questa tregua per mostrarvi il Cristo nella stalla, poiché non lo vedete in altro modo: non appare in questa stanza Giuseppe né la Vergine Maria. Ma siccome oggi è Natale, avete il diritto di esigere che vi si mostri il presepe.
Eccolo. Ecco la Vergine ed ecco Giuseppe ed ecco il bambino Gesù. L’artista ha messo tutto il suo amore in questo disegno ma voi lo troverete forse un po’ naïf. Guardate, i personaggi hanno ornamenti belli ma sono rigidi: si direbbero delle marionette. Non erano certamente così. Se foste come me, che ho gli occhi chiusi… Ma ascoltate: non avete che da chiudere gli occhi per sentirmi e vi dirò come li vedo dentro di me.
La Vergine è pallida e guarda il bambino. Ciò che bisognerebbe dipingere sul suo viso è uno stupore ansioso che non è apparso che una volta su un viso umano. Poiché il Cristo è il suo bambino, la carne della sua carne, e il frutto del suo ventre. L’ha portato nove mesi e gli darà il seno e il suo latte diventerà il sangue di Dio. E in certi momenti la tentazione è così forte che dimentica che è Dio.
Lo stringe tra le sue braccia e dice: piccolo mio! Ma in altri momenti, rimane interdetta e pensa: Dio è là e si sente presa da un orrore religioso per questo Dio muto, per questo bambino terrificante. Poiché tutte le madri sono così attratte a momenti davanti a questo frammento ribelle della loro carne che è il loro bambino e si sentono in esilio davanti a questa nuova vita che è stata fatta con la loro vita e che popolano di pensieri estranei.
Ma nessun bambino è stato più crudelmente e più rapidamente strappato a sua madre poiché egli è Dio ed è oltre tutto ciò che lei può immaginare. Ed è una dura prova per una madre aver vergogna di sé e della sua condizione umana davanti a suo figlio. Ma penso che ci sono anche altri momenti, rapidi e difficili, in cui sente nello stesso tempo che il Cristo è suo figlio, il suo piccolo, e che è Dio.
Lo guarda e pensa: «Questo Dio è mio figlio. Questa carne divina è la mia carne. È fatta di me, ha i miei occhi e questa forma della sua bocca è la forma della mia. Mi rassomiglia. È Dio e mi assomiglia». E nessuna donna ha avuto dalla sorte il suo Dio per lei sola. Un Dio piccolo che si può prendere nelle braccia e coprire di baci, un Dio caldo che sorride e respira, un Dio che si può toccare e che vive.
Ed è in quei momenti che dipingerei Maria, se fossi pittore, e cercherei di rendere l’espressione di tenera audacia e di timidezza con cui protende il dito per toccare la dolce piccola pelle di questo bambino-Dio di cui sente sulle ginocchia il peso tiepido e che le sorride. Questo è tutto su Gesù e sulla Vergine Maria.
Buon Anno!
/in In evidenza DX en /by admin4675LA MADRE DI DIO
Jean Paul Sartre
La montagna brulica di uomini in festa e il vento porta l’eco della loro gioia fino alla sommità delle cime. Approfitterò di questa tregua per mostrarvi il Cristo nella stalla, poiché non lo vedete in altro modo: non appare in questa stanza Giuseppe né la Vergine Maria. Ma siccome oggi è Natale, avete il diritto di esigere che vi si mostri il presepe.
Eccolo. Ecco la Vergine ed ecco Giuseppe ed ecco il bambino Gesù. L’artista ha messo tutto il suo amore in questo disegno ma voi lo troverete forse un po’ naïf. Guardate, i personaggi hanno ornamenti belli ma sono rigidi: si direbbero delle marionette. Non erano certamente così. Se foste come me, che ho gli occhi chiusi… Ma ascoltate: non avete che da chiudere gli occhi per sentirmi e vi dirò come li vedo dentro di me.
La Vergine è pallida e guarda il bambino. Ciò che bisognerebbe dipingere sul suo viso è uno stupore ansioso che non è apparso che una volta su un viso umano. Poiché il Cristo è il suo bambino, la carne della sua carne, e il frutto del suo ventre. L’ha portato nove mesi e gli darà il seno e il suo latte diventerà il sangue di Dio. E in certi momenti la tentazione è così forte che dimentica che è Dio.
Lo stringe tra le sue braccia e dice: piccolo mio! Ma in altri momenti, rimane interdetta e pensa: Dio è là e si sente presa da un orrore religioso per questo Dio muto, per questo bambino terrificante. Poiché tutte le madri sono così attratte a momenti davanti a questo frammento ribelle della loro carne che è il loro bambino e si sentono in esilio davanti a questa nuova vita che è stata fatta con la loro vita e che popolano di pensieri estranei.
Ma nessun bambino è stato più crudelmente e più rapidamente strappato a sua madre poiché egli è Dio ed è oltre tutto ciò che lei può immaginare. Ed è una dura prova per una madre aver vergogna di sé e della sua condizione umana davanti a suo figlio. Ma penso che ci sono anche altri momenti, rapidi e difficili, in cui sente nello stesso tempo che il Cristo è suo figlio, il suo piccolo, e che è Dio.
Lo guarda e pensa: «Questo Dio è mio figlio. Questa carne divina è la mia carne. È fatta di me, ha i miei occhi e questa forma della sua bocca è la forma della mia. Mi rassomiglia. È Dio e mi assomiglia». E nessuna donna ha avuto dalla sorte il suo Dio per lei sola. Un Dio piccolo che si può prendere nelle braccia e coprire di baci, un Dio caldo che sorride e respira, un Dio che si può toccare e che vive.
Ed è in quei momenti che dipingerei Maria, se fossi pittore, e cercherei di rendere l’espressione di tenera audacia e di timidezza con cui protende il dito per toccare la dolce piccola pelle di questo bambino-Dio di cui sente sulle ginocchia il peso tiepido e che le sorride. Questo è tutto su Gesù e sulla Vergine Maria.
Basilica Maria Ausiliatrice – Concerto di beneficenza
/in In evidenza DX /by admin4675Domenica 5 gennaio 2020, alle ore 15:30, presso la Basilica Maria Ausiliatrice Valdocco si terrà un concerto dell’orchestra di fiati San Marco, diretta dal maestro Matteo dal Maso per celebrare la ventesima edizione dell’allestimento della mostra dei presepi, a cura dei volontari della Basilica. L’entrata è libera e le eventuali offerte saranno devolute per le future edizioni della mostra stessa.
Matteo Dal Maso
Nato a Torino, Matteo Dal Maso intraprende giovanissimo gli studi musicali di clarinetto e di sassofono, laureandosi con il massimo dei voti in Clarinetto sotto la guida del M°Vittorio Muò presso il Conservatorio G.Verdi di Torino. Approfondisce così gli studi seguendo i corsi e le masterclass di alcuni docenti e concertisti di fama internazionale, fra cui: Stephan Vermeersch, Calogero Palermo, Antonio Saiote, Enrico Maria Baroni. In seguito si perfeziona alla Scuola di Alto Perfezionamento di Saluzzo, in collaborazione con il Teatro Regio di Torino, seguendo i corsi dei docenti Alessandro Dorella e Luigi Picatto.
Ha inoltre frequentato le masterclasses di musica da camera tenute da docenti di fama internazionale, fra cui: il Polish Piano Trio (Robert Kwiatkowski, Blazej Goliski, Dominika Glapiak), Simone Bernardini (Primo violino dei Berliner Philharmoniker) e Bruno Giuranna (violista e direttore d’orchestra di fama internazionale). Nonostante la giovane età, egli ha già suonato nelle più importanti manifestazioni musicali (Torino Classical Music Festival, Organalia e MiTo Settembre Musica, De Sono, Unione Musicale) esibendosi nelle sale da concerto di maggior prestigio (Teatro Regio di Torino, Auditorium RAI A.Toscanini di Torino, Teatro Toselli di Cuneo) con importanti orchestre, fra cui: Orchestra Filarmonica del Piemonte, Orchestra De Sono e Orchestra del Teatro Regio di Torino.
Come professore d’orchestra, collabora la Lirica Tamagno per la produzione di “Madama Butterfly” e con il Teatro Regio di Torino per le produzioni de “La favola di natale”, “Il carnevale degli animali”, “I Lombardi alla prima crociata” e un Concerto Sinfonico diretto dal M° Mariotti (“Sinfonia no.4” Schubert e “Ouverture Tragica” di Brahms).
Attivo anche come compositore, i suoi lavori cameristici e orchestrali sono tutt’oggi eseguiti nei più importanti teatri italiani, come il Teatro Carignano di Torino, la Reggia della Venaria Reale, il Conservatorio G.Verdi di Torino, il Teatro Comunale di Bologna, il Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, il Conservatorio B.Marcello di Venezia e molti altri, oltre che apprezzati in tutto il mondo; numerose sue composizioni sono state infatti eseguite, fra gli altri, al CityProms di Leeuwarden (Paesi Bassi), alla St. Paul Church di Londra (Londra – UK), all’ Instituto Cultural Municipal di Barra Mansa (Rio de Janeiro – Brasile), al Mid-Atlantic Flute Convention (Reston, Virginia – USA), al Moscow State Tchaikovsky Conservatory (Mosca – Russia) e al Teatro Bolshoi di Mosca (RU).
Nel 2017 intraprende gli studi di Direzione d’Orchestra frequentando i corsi tenuti dal M° Mario Lamberto presso il Conservatorio G.Verdi di Torino e partecipa come direttore all’Italian Opera Workshop tenuto dal M° Vittorio Parisi e incentrato sull l’opera lirica “L’ Elisir d’amore” di G.Donizetti esibendosi, al termine del corso, sul podio della Bellagio Festival Orchestra (NO). Nel 2018 è allievo direttore del M° Giancarlo Guarino (docente del Conservatorio F.A. Bonporti di Trento) approfondendo il repertorio per orchestra d’archi ed esibendosi in concerto con l’Orchestra da Camera “Pro Musica” in veste di direttore. Nel 2019 partecipa in qualità di allievo effettivo a MusicaRivaFestival seguendo la masterclass di direzione d’orchestra tenuta del M°Isaac Karabtchevsky ed esibendosi, al termine del corso, sul podio della Makris Symphony Orchestra. Nel novembre 2019 ha diretto i “Dallas Winds” nella prima esecuzione assoluta dell’ultima opera del compositore americano Kevin Poelking al Morton H. Meyerson Symphony Center di Dallas (Texas, USA), successivamente è stato selezionato come allievo effettivo dal Prof. Mark Heron e dal Prof. Bjørn Sagstad, alla masterclass di direzione d’orchestra presso il Royal Northern College of Music di Manchester (UK).
Inoltre, ottiene grandi risultati in vari concorsi Nazionali, Europei e Internazionali fra cui:
“Ruggero Leoncavallo” (Castellabate, SA 2017)
chitarrista della rassegna”
– Favria TO – 2018)
2019)
Attualmente è direttore artistico e musicale della Filarmonica “San Marco” Wind Orchestra e ,da novembre 2019, è Assistente alla Cattedra di “musica d’insieme per fiati” presso il Conservatorio G.Verdi di Torino.
Filarmonica San Marco
La Filarmonica San Marco è un’orchestra di fiati nata nel 1983 a Buttigliera Alta in provincia di Torino per iniziativa di un gruppo di amici appassionati di musica, con lo scopo di divulgare la cultura musicale fra i giovani del proprio territorio. Cresciuta nel corso degli anni, la filarmonica ha ampliato l’organico grazie ai numerosi diplomati e studenti dei conservatori. Riconosciuta come una delle più promettenti realtà musicali italiane nell’ambito delle orchestre non professionistiche, l’orchestra svolge un’intensa attività concertistica in Italia ed all’estero ed è composta da circa cinquanta musicisti. Propone al pubblico un vasto repertorio che spazia da brani originali per orchestra di fiati, a trascrizioni di brani sinfonici e operistici, a colonne sonore di celebri film. L’orchestra si è esibita in teatri e prestigiose sale da concerto in Torino quali l’Auditorium RAI, l’Auditorium G. Agnelli del Lingotto, il Teatro del Conservatorio Giuseppe Verdi, il Teatro Carignano oltre a numerosi altri palcoscenici della provincia di Torino e della regione Piemonte. Oltre ad aver partecipato a diversi concorsi nazionali ed internazionali tra i quali “La Bacchetta d’Oro” di Fiuggi ed il “Flicorno d’Oro” di Riva del Garda, la Filarmonica San Marco ha portato a termine due incisioni discografiche, “Crescendo” ed “Incanto”, che racchiudono i più significativi brani del suo repertorio. Diretta dal 2005 al 2018 da Stefano Coppo, nel novembre del 2018 la direzione artistica è stata affidata a Matteo Dal Maso. La scelta di nominare Dal Maso come nuovo direttore artistico, contribuisce a delineare un progetto culturale di grande respiro volto a proseguire il lavoro intrapreso in questi decenni e costruire il futuro con la massima attenzione alla professionalità e alla qualità musicale, che rimangono gli elementi più importanti del processo di crescita dell’orchestra, che aspira ad essere una formazione sempre più innovativa pur mantenendo tracce solide della tradizione orchestrale italiana.
Basilica Maria Ausiliatrice – Concerto di beneficenza
/in In evidenza DX en /by admin4675Domenica 5 gennaio 2020, alle ore 15:30, presso la Basilica Maria Ausiliatrice Valdocco si terrà un concerto dell’orchestra di fiati San Marco, diretta dal maestro Matteo dal Maso per celebrare la ventesima edizione dell’allestimento della mostra dei presepi, a cura dei volontari della Basilica. L’entrata è libera e le eventuali offerte saranno devolute per le future edizioni della mostra stessa.
Matteo Dal Maso
Nato a Torino, Matteo Dal Maso intraprende giovanissimo gli studi musicali di clarinetto e di sassofono, laureandosi con il massimo dei voti in Clarinetto sotto la guida del M°Vittorio Muò presso il Conservatorio G.Verdi di Torino. Approfondisce così gli studi seguendo i corsi e le masterclass di alcuni docenti e concertisti di fama internazionale, fra cui: Stephan Vermeersch, Calogero Palermo, Antonio Saiote, Enrico Maria Baroni. In seguito si perfeziona alla Scuola di Alto Perfezionamento di Saluzzo, in collaborazione con il Teatro Regio di Torino, seguendo i corsi dei docenti Alessandro Dorella e Luigi Picatto.
Ha inoltre frequentato le masterclasses di musica da camera tenute da docenti di fama internazionale, fra cui: il Polish Piano Trio (Robert Kwiatkowski, Blazej Goliski, Dominika Glapiak), Simone Bernardini (Primo violino dei Berliner Philharmoniker) e Bruno Giuranna (violista e direttore d’orchestra di fama internazionale). Nonostante la giovane età, egli ha già suonato nelle più importanti manifestazioni musicali (Torino Classical Music Festival, Organalia e MiTo Settembre Musica, De Sono, Unione Musicale) esibendosi nelle sale da concerto di maggior prestigio (Teatro Regio di Torino, Auditorium RAI A.Toscanini di Torino, Teatro Toselli di Cuneo) con importanti orchestre, fra cui: Orchestra Filarmonica del Piemonte, Orchestra De Sono e Orchestra del Teatro Regio di Torino.
Come professore d’orchestra, collabora la Lirica Tamagno per la produzione di “Madama Butterfly” e con il Teatro Regio di Torino per le produzioni de “La favola di natale”, “Il carnevale degli animali”, “I Lombardi alla prima crociata” e un Concerto Sinfonico diretto dal M° Mariotti (“Sinfonia no.4” Schubert e “Ouverture Tragica” di Brahms).
Attivo anche come compositore, i suoi lavori cameristici e orchestrali sono tutt’oggi eseguiti nei più importanti teatri italiani, come il Teatro Carignano di Torino, la Reggia della Venaria Reale, il Conservatorio G.Verdi di Torino, il Teatro Comunale di Bologna, il Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, il Conservatorio B.Marcello di Venezia e molti altri, oltre che apprezzati in tutto il mondo; numerose sue composizioni sono state infatti eseguite, fra gli altri, al CityProms di Leeuwarden (Paesi Bassi), alla St. Paul Church di Londra (Londra – UK), all’ Instituto Cultural Municipal di Barra Mansa (Rio de Janeiro – Brasile), al Mid-Atlantic Flute Convention (Reston, Virginia – USA), al Moscow State Tchaikovsky Conservatory (Mosca – Russia) e al Teatro Bolshoi di Mosca (RU).
Nel 2017 intraprende gli studi di Direzione d’Orchestra frequentando i corsi tenuti dal M° Mario Lamberto presso il Conservatorio G.Verdi di Torino e partecipa come direttore all’Italian Opera Workshop tenuto dal M° Vittorio Parisi e incentrato sull l’opera lirica “L’ Elisir d’amore” di G.Donizetti esibendosi, al termine del corso, sul podio della Bellagio Festival Orchestra (NO). Nel 2018 è allievo direttore del M° Giancarlo Guarino (docente del Conservatorio F.A. Bonporti di Trento) approfondendo il repertorio per orchestra d’archi ed esibendosi in concerto con l’Orchestra da Camera “Pro Musica” in veste di direttore. Nel 2019 partecipa in qualità di allievo effettivo a MusicaRivaFestival seguendo la masterclass di direzione d’orchestra tenuta del M°Isaac Karabtchevsky ed esibendosi, al termine del corso, sul podio della Makris Symphony Orchestra. Nel novembre 2019 ha diretto i “Dallas Winds” nella prima esecuzione assoluta dell’ultima opera del compositore americano Kevin Poelking al Morton H. Meyerson Symphony Center di Dallas (Texas, USA), successivamente è stato selezionato come allievo effettivo dal Prof. Mark Heron e dal Prof. Bjørn Sagstad, alla masterclass di direzione d’orchestra presso il Royal Northern College of Music di Manchester (UK).
Inoltre, ottiene grandi risultati in vari concorsi Nazionali, Europei e Internazionali fra cui:
“Ruggero Leoncavallo” (Castellabate, SA 2017)
chitarrista della rassegna”
– Favria TO – 2018)
2019)
Attualmente è direttore artistico e musicale della Filarmonica “San Marco” Wind Orchestra e ,da novembre 2019, è Assistente alla Cattedra di “musica d’insieme per fiati” presso il Conservatorio G.Verdi di Torino.
Filarmonica San Marco
La Filarmonica San Marco è un’orchestra di fiati nata nel 1983 a Buttigliera Alta in provincia di Torino per iniziativa di un gruppo di amici appassionati di musica, con lo scopo di divulgare la cultura musicale fra i giovani del proprio territorio. Cresciuta nel corso degli anni, la filarmonica ha ampliato l’organico grazie ai numerosi diplomati e studenti dei conservatori. Riconosciuta come una delle più promettenti realtà musicali italiane nell’ambito delle orchestre non professionistiche, l’orchestra svolge un’intensa attività concertistica in Italia ed all’estero ed è composta da circa cinquanta musicisti. Propone al pubblico un vasto repertorio che spazia da brani originali per orchestra di fiati, a trascrizioni di brani sinfonici e operistici, a colonne sonore di celebri film. L’orchestra si è esibita in teatri e prestigiose sale da concerto in Torino quali l’Auditorium RAI, l’Auditorium G. Agnelli del Lingotto, il Teatro del Conservatorio Giuseppe Verdi, il Teatro Carignano oltre a numerosi altri palcoscenici della provincia di Torino e della regione Piemonte. Oltre ad aver partecipato a diversi concorsi nazionali ed internazionali tra i quali “La Bacchetta d’Oro” di Fiuggi ed il “Flicorno d’Oro” di Riva del Garda, la Filarmonica San Marco ha portato a termine due incisioni discografiche, “Crescendo” ed “Incanto”, che racchiudono i più significativi brani del suo repertorio. Diretta dal 2005 al 2018 da Stefano Coppo, nel novembre del 2018 la direzione artistica è stata affidata a Matteo Dal Maso. La scelta di nominare Dal Maso come nuovo direttore artistico, contribuisce a delineare un progetto culturale di grande respiro volto a proseguire il lavoro intrapreso in questi decenni e costruire il futuro con la massima attenzione alla professionalità e alla qualità musicale, che rimangono gli elementi più importanti del processo di crescita dell’orchestra, che aspira ad essere una formazione sempre più innovativa pur mantenendo tracce solide della tradizione orchestrale italiana.
Buon Natale!
/in In evidenza DX, News /by admin4675LA NOTTE SANTA
di Guido Gozzano
Consolati, Maria, del tuo pellegrinare!
Siam giunti. Ecco Betlemme ornata di trofei.
Presso quell’osteria potremo riposare,
ché troppo stanco sono e troppo stanca sei.
Il campanile scocca
lentamente le sei.
– Avete un po’ di posto, o voi del Caval Grigio?
Un po’ di posto per me e per Giuseppe?
– Signori, ce ne duole: è notte di prodigio;
son troppi i forestieri; le stanze ho piene zeppe
Il campanile scocca
lentamente le sette.
– Oste del Moro, avete un rifugio per noi?
Mia moglie più non regge ed io son così rotto!
– Tutto l’albergo ho pieno, soppalchi e ballatoi:
Tentate al Cervo Bianco, quell’osteria più sotto.
Il campanile scocca
lentamente le otto.
– O voi del Cervo Bianco, un sottoscala almeno
avete per dormire? Non ci mandate altrove!
– S’attende la cometa. Tutto l’albergo ho pieno
d’astronomi e di dotti, qui giunti d’ogni dove.
Il campanile scocca
lentamente le nove.
– Ostessa dei Tre Merli, pietà d’una sorella!
Pensate in quale stato e quanta strada feci!
– Ma fin sui tetti ho gente: attendono la stella.
Son negromanti, magi persiani, egizi, greci…
Il campanile scocca
lentamente le dieci.
– Oste di Cesarea… – Un vecchio falegname?
Albergarlo? Sua moglie? Albergarli per niente?
L’albergo è tutto pieno di cavalieri e dame
non amo la miscela dell’alta e bassa gente.
Il campanile scocca
le undici lentamente.
La neve! – ecco una stalla! – Avrà posto per due?
– Che freddo! – Siamo a sosta – Ma quanta neve, quanta!
Un po’ ci scalderanno quell’asino e quel bue…
Maria già trascolora, divinamente affranta…
Il campanile scocca
La Mezzanotte Santa.
È nato!
Alleluja! Alleluja!
È nato il Sovrano Bambino.
La notte, che già fu sì buia,
risplende d’un astro divino.
Orsù, cornamuse, più gaje
suonate; squillate, campane!
Venite, pastori e massaie,
o genti vicine e lontane!
Non sete, non molli tappeti,
ma, come nei libri hanno detto
da quattro mill’anni i Profeti,
un poco di paglia ha per letto.
Per quattro mill’anni s’attese
quest’ora su tutte le ore.
È nato! È nato il Signore!
È nato nel nostro paese!
Risplende d’un astro divino
La notte che già fu sì buia.
È nato il Sovrano Bambino.
È nato!
Alleluja! Alleluja!
Buon Natale!
/in In evidenza DX en, News en /by admin4675LA NOTTE SANTA
di Guido Gozzano
Consolati, Maria, del tuo pellegrinare!
Siam giunti. Ecco Betlemme ornata di trofei.
Presso quell’osteria potremo riposare,
ché troppo stanco sono e troppo stanca sei.
Il campanile scocca
lentamente le sei.
– Avete un po’ di posto, o voi del Caval Grigio?
Un po’ di posto per me e per Giuseppe?
– Signori, ce ne duole: è notte di prodigio;
son troppi i forestieri; le stanze ho piene zeppe
Il campanile scocca
lentamente le sette.
– Oste del Moro, avete un rifugio per noi?
Mia moglie più non regge ed io son così rotto!
– Tutto l’albergo ho pieno, soppalchi e ballatoi:
Tentate al Cervo Bianco, quell’osteria più sotto.
Il campanile scocca
lentamente le otto.
– O voi del Cervo Bianco, un sottoscala almeno
avete per dormire? Non ci mandate altrove!
– S’attende la cometa. Tutto l’albergo ho pieno
d’astronomi e di dotti, qui giunti d’ogni dove.
Il campanile scocca
lentamente le nove.
– Ostessa dei Tre Merli, pietà d’una sorella!
Pensate in quale stato e quanta strada feci!
– Ma fin sui tetti ho gente: attendono la stella.
Son negromanti, magi persiani, egizi, greci…
Il campanile scocca
lentamente le dieci.
– Oste di Cesarea… – Un vecchio falegname?
Albergarlo? Sua moglie? Albergarli per niente?
L’albergo è tutto pieno di cavalieri e dame
non amo la miscela dell’alta e bassa gente.
Il campanile scocca
le undici lentamente.
La neve! – ecco una stalla! – Avrà posto per due?
– Che freddo! – Siamo a sosta – Ma quanta neve, quanta!
Un po’ ci scalderanno quell’asino e quel bue…
Maria già trascolora, divinamente affranta…
Il campanile scocca
La Mezzanotte Santa.
È nato!
Alleluja! Alleluja!
È nato il Sovrano Bambino.
La notte, che già fu sì buia,
risplende d’un astro divino.
Orsù, cornamuse, più gaje
suonate; squillate, campane!
Venite, pastori e massaie,
o genti vicine e lontane!
Non sete, non molli tappeti,
ma, come nei libri hanno detto
da quattro mill’anni i Profeti,
un poco di paglia ha per letto.
Per quattro mill’anni s’attese
quest’ora su tutte le ore.
È nato! È nato il Signore!
È nato nel nostro paese!
Risplende d’un astro divino
La notte che già fu sì buia.
È nato il Sovrano Bambino.
È nato!
Alleluja! Alleluja!