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Il nuovo libro edito da Elledici: “Al servizio del dono. La nuova edizione del Messale”

L’Editrice Salesiana Elledici segnala l’uscita del nuovo libro “Al servizio del dono. La nuova edizione del Messale“, un pratico strumento per meglio comprendere quali cambiamenti comporterà nella pratica della Celebrazione il Nuovo Messale Romano.

Al servizio del dono
La nuova edizione del Messale

Dentro al libro

  • Un libro chiaro, immediato e completo, che aiuterà a rispondere alle tante domande che ci porremo alla luce della nuova edizione del Messale Romano.
  • Ogni momento della Celebrazione viene analizzato in vista dei
    cambiamenti attesi.
  • Il libro mostra come si possa arrivare ad avere testi vicini alla cultura, al linguaggio e alla fede dei cristiani di oggi, senza nulla togliere alla verità e ai testi di partenza.

Autore

Paolo Tomatis, docente di Liturgia presso la Facoltà teologica dell’Italia Settentrionale (sezione di Torino), l’Istituto di Liturgia Pastorale di Santa Giustina di Padova e la Facoltà teologica di Milano. È presidente dell’Associazione Professori di Liturgia, direttore dell’Ufficio liturgico diocesano di Torino e membro della Consulta dell’Ufficio Liturgico Nazionale.

Il nuovo libro edito da Elledici: “Carlo Acutis 15 anni di amicizia con Dio”

L’Editrice Salesiana Elledici segnala l’uscita del nuovo libro “Carlo Acutis. 15 anni di amicizia con Dio”, una biografia dedicata a descrivere  la vita del giovane “candidato alla santità”, con alcune proposte per la riflessione personale e di gruppo. Si riporta di seguito l’articolo pubblicato dall’editrice.

Il vero “scandalo” di oggi!

Un giovane che aspira alla santità

L’adolescenza come occasione per portare il Vangelo. Una biografia con la presentazione di mons. Paolo Martinelli, vescovo ausiliare di Milano.

Caro Lettore,

abbiamo il piacere di informarti della pubblicazione del nuovo libro Elledici “Carlo Acutis. 15 anni di amicizia con Dio “, la testimonianza di fede di un giovane dei nostri tempi ormai “candidato alla santità“.

Carlo, l’inconfondibile sapore della Grazia

“È stato un giovane libero e lieto, Carlo Acutis, contento della vita, capace di compassione e di gratuità.
Ha vissuto i suoi 15 anni “alla grande”, all’altezza dei suoi desideri più veri”.

(mons. Paolo Martinelli)

Sono ormai tantissimi nel mondo i giovani che guardano a Carlo Acutis (1991-2006) e si rifanno alla sua testimonianza.

Carlo è il santo che non ti aspetti, piace e sorprende perché ha tutte le caratteristiche dei ragazzi d’oggi: la passione per la vita e l’informatica, lo sport e l’amicizia, l’amore verso tutti, mettendo nello stesso tempo Dio al primo posto.

Mons. Paolo Martinelli, vescovo ausiliare di Milano, ha parlato di Carlo come di un giovane cristiano desideroso di vivere alla grande e che «ha condiviso con i giovani del suo tempo la bellezza della vita nell’adolescenza, trovando in essa un’occasione straordinaria per portare il Vangelo».

Per il suo amico Rajesh è stato un esempio talmente alto di spiritualità e santità che ha sentito il desiderio di farsi battezzare:

«Carlo è stato per me un maestro di vita cristiana. Carlo che mi ha contagiato e folgorato con la sua profonda fede, la sua grande carità e la sua grande purezza, che ho sempre considerato fuori del normale, perché un ragazzo così giovane, così bello e così ricco normalmente preferisce fare una vita diversa».

Innamorato di Dio“, Carlo era affascinato da una forte spiritualità che ha vissuto senza complessi, respirando il mondo della fede con la spontaneità di uno che si direbbe caduto giù dal cielo.

Dentro al libro

  • Un linguaggio smart e giovanile capace di trasmettere la testimonianza del giovane Carlo Acutis in tutta la sua bellezza;
  • Numerose fotografie a colori che ripercorrono la vita del giovane “candidato alla santità”;
  • Alcune proposte di riflessione personale e di gruppo;
  • Un’idea originale di dono ai ragazzi che hanno completato l’iniziazione cristiana (“dopo-Cresima”).

Autore

UMBERTO DE VANNA, sacerdote salesiano, è autore di numerosi libri di catechesi e spiritualità giovanile. Per Elledici ha pubblicato negli ultimi anni Un prete per amico, Dio a un passo da noi, Noi gli adolescenti, Il mondo che vorrei, Sorpresi da Dio, La catechesi in parrocchia e la biografia Gesù di Nazaret. Ti seguirò ovunque tu vada, che si inserisce con originalità nel grande filone delle “vite di Gesù”.

Tutti i dettagli

  • EAN: 9788801066067
  • Prezzo: € 9,90
  • Formato: 11,5 x 18,5
    Pagine: 80
  • Collana: Storie di vita
  • Data pubblicazione: settembre 2019
  • Cod: 06606
  • Destinatari: Giovani, educatori, animatori
  • Scaffale: Testimoni della fede

Secondo Convegno Nazionale di Passodopopasso – Elledici

Dopo il successo del primo convegno di settembre, l’Editrice Elledici presenta il secondo Convegno Nazionale dedicato al nuovo Progetto Catechistico Passodopasso previsto per Sabato 23 novembre 2019, dalle ore 9.00 alle ore 18.30, presso la Sala Sangalli di Valdocco (Via Maria Ausiliatrice 32, Torino).

- PROGRAMMA DEL CONVEGNO -

IN ASCOLTO (ore 9.00)

Presentazione del progetto catechistico:
Le linee guida del progetto PASSODOPOPASSO

CAMBIARE SI DEVE E SI PUÒ (ore 10.00)

Catechesi parrocchiale
Catechesi celebrativa e comunitaria
Catechesi familiare

LE MANI IN PASTA – Prima Parte (ore 11.00)

Suddivisione in gruppi e attivazione di quattro laboratori su differenti tematiche:
Temi e strumenti
Attività
Celebrazioni
Coinvolgimento dei genitori

BUFFET offerto a tutti i partecipanti (ore 12.30)

LE MANI IN PASTA – Seconda Parte (ore 14.00)

Ripresa dei quattro laboratori

IN ASCOLTO (ore 17.15)

Celebrare i Sacramenti con arte

SPAZIO ALLE DOMANDE (ore 17.45)

Tempo dedicato ai partecipanti per porre domande

VALUTAZIONE DEL PERCORSO (ore 18.00)

Momento conclusivo di valutazione del Convegno svoltosi

CONCLUSIONE (ore 18.30)

Preghiera finale e saluti

INFORMAZIONI

  • Convegno riservato ai primi 100 Catechisti che si iscrivono.
  • Iscrizioni entro mercoledì 13 novembre 2019.
  • Quota di iscrizione: € 15 (inclusivo di materiale didattico, coffee break e buffet).

 

Editrice Elledici: Primo Convegno Nazionale di Passodopopasso – Sabato 7 settembre 2019

In collaborazione con gli Uffici Catechistici di Torino, Cuneo e Fossano, la Casa Editrice Salesiana ELLEDICI presenta il primo Convegno Nazionale dedicato al nuovo Progetto Catechistico Passodopasso previsto per Sabato 7 Settembre 2019, dalle ore 9.00 alle ore 18.30 presso la Sala Sangalli di Valdocco (Via Maria Ausiliatrice 32, Torino).

INFORMAZIONI

Convegno riservato ai Catechisti
100 posti disponibili
Iscrizioni entro mercoledì 28 agosto 2019 (ISCRIVITI)

PROGRAMMA DEL CONVEGNO

IN ASCOLTO (ore 9.00)
Presentazione del progetto catechistico:
Le linee guida del progetto PASSODOPOPASSO

CAMBIARE SI DEVE E SI PUÒ (ore 10.00)
Catechesi parrocchiale
Catechesi celebrativa e comunitaria
Catechesi familiare

LE MANI IN PASTA – Prima Parte (ore 11.00)
Suddivisione in gruppi e attivazione di quattro laboratori su differenti tematiche:
Temi e strumenti
Attività
Celebrazioni
Coinvolgimento dei genitori

Pausa pranzo (ore 12.00 – 14.00)

LE MANI IN PASTA – Seconda Parte (ore 14.00)
Ripresa dei quattro laboratori

IN ASCOLTO (ore 17.15)
Celebrare i Sacramenti con arte

SPAZIO ALLE DOMANDE (ore 17.45)
Tempo dedicato ai partecipanti per porre domande

VALUTAZIONE DEL PERCORSO (ore 18.00)
Momento conclusivo di valutazione del Convegno svoltosi

CONCLUSIONE (ore 18.30)
Preghiera finale e saluti

 

 

Il cardinale Tarcisio Bertone presenta il suo libro di memorie

Si riporta la notizia relativa alla presentazione del libro “I miei Papi” del Cardinal Tarcisio Bertone, edita Elledici ringranziando “La Stampa”,  e il giornalista Domenico Agasso, autore dell’articolo pubblicato.

“Ci ha pensato a lungo, prima di rinunciare al pontificato. La sua non è stata una decisione affrettata o addirittura forzata. Papa Benedetto XVI ne aveva fatto cenno una prima volta il 30 aprile 2012, dunque oltre nove mesi prima dello storico 11 febbraio 2013, giorno della comunicazione al mondo. La confidenza la fece al suo segretario di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone. È lo stesso Porporato a rivelarlo nel libro «I miei Papi» (Elledici), in uscita nelle librerie in questi giorni e presentato oggi a Torino. Il volume, introdotto dalla prefazione del cardinale Gianfranco Ravasi, contiene ricordi ed episodi dell’83enne alto Prelato salesiano di Romano Canavese – che è stato anche Arcivescovo di Genova e Camerlengo – sui sette pontefici della sua vita: Pio XII, san Giovanni XXIII, il futuro santo Paolo VI, Giovanni Paolo I, san Giovanni Paolo II e Francesco, oltre ovviamente all’amico Joseph Ratzinger. Il ragazzo Tarcisio ha «incontrato» Pio XII grazie all’abitudine del padre di leggere L’Osservatore Romano. La sera dell’11 ottobre 1962, quella dell’apertura del Concilio Vaticano II e del celebre «discorso della luna» di Papa Roncalli in San Pietro, Bertone era studente in Roma. Ecco un aneddoto di quegli anni: è nota nella storia di don Bosco la presenza di un cane misterioso, il «cane grigio» che interveniva per proteggerlo dalle aggressioni; e Bertone racconta la vicenda del misterioso «cane grigio» che segue l’urna di san Giovanni Bosco di passaggio nella Capitale.

C’è poi la questione del «segreto di Fatima non svelato» da Bertone: c’è chi dice che «esisteva un “plico Capovilla” che “rivelava” la presenza di un altro testo della terza parte del Segreto, o di una parte nascosta» dal Porporato «chissà per quali inconfessabili obiettivi». Il Prelato riporta che lo stesso monsignor Loris Capovilla lo scagionò scrivendo «una lettera per chiarire che non c’era nessuna contraddizione nella mia esposizione». Bertone ha addirittura sventato un’ordinazione sacerdotale fasulla, scovando un falso candidato prete che si era infiltrato in San Pietro in una celebrazione presieduta da Papa Wojtyla.
È noto che Bertone si sia sempre interessato di calcio, e che sia tifoso juventino. Giovanni Paolo II lo sapeva «ed era naturale che ne parlassimo, soprattutto quando c’era una sfida tra Polonia e Italia». Insieme hanno seguito in particolare i mondiali di Italia ’90, quelli delle «notti magiche». E quando Bertone andava in udienza o a pranzo dal Pontefice polacco «lui mi chiedeva che cosa aveva fatto la Juventus». Il calcio fa parte anche del suo rapporto con Ratzinger: «Non di rado le mie udienze con lui, svolgendosi il lunedì pomeriggio, sono iniziate con commenti ai risultati delle partite domenicali». Bertone svela poi che Papa Ratzinger aveva ipotizzato di chiamare il cardinale Bergoglio per un incarico in Curia: «Ciò non avvenne per l’importante ruolo e l’autorevolezza che egli aveva sia in Argentina che tra l’episcopato latinoamericano».  L’ultimo capitolo è dedicato proprio a Francesco e ai sette mesi che Bertone ha trascorso al suo fianco come «primo ministro». Il Prelato fa cenno alla controversa vicenda dell’appartamento ristrutturato in Vaticano per accoglierlo dopo che aveva lasciato la tradizionale residenza del segretario di Stato. Scrive che la scelta di unire i due appartamenti pre-esistenti così da avere spazio per ufficio, cappella e alloggi per le suore, era stata presa in accordo con Bergoglio. ”

Dal caso Milingo a Fatima, il cardinale Tarcisio Bertone si racconta
Nel libro “I miei Papi” il Cardinal Bertone, segretario di Stato vaticano emerito, ripercorre i rapporti con sette Pontefici, da Pio XII a Francesco e particolarmente sull’amicizia con Benedetto XVI. Si ringrazia Marco Bonatti, autore dell’articolo, e giornalista de “L’Avvenire”.
“Fin dall’inizio la porpora ha accompagnato l’avventura dei Salesiani: Giovanni Cagliero, inviato da don Bosco in Patagonia, fu cardinale dal 1915 al 1926; e dopo di lui ne vennero altri, dal polacco Hlond al cinese Zen oggi vescovo emerito di Hong Kong. Non può stupire, dunque, che un cardinale salesiano raccolga i ricordi e le esperienze di una vita per raccontare i suoi Papi; nel suo caso, 7: da Pio XII a Francesco passando er Roncalli, Montini, Luciani, Wojtyla, Ratzinger. Tarcisio Bertone, 84 anni, ha presentato ieri il suo libro nel cuore di Valdocco, in quella “sala Sangalli” che ricorda uno dei Salesiani più importanti e amati degli ultimi decenni, rettore della basilica e “mente” delle comunicazioni sociali della diocesi di Torino coi cardinali Ballestrero, Saldarini e Poletto. A presentare il volume il direttore dell’editrice Elledici, Valerio Bocci, e il giornalista del sito Vatican insider , Domenico Agasso jr. Il libro del cardinale Bertone, intitolato appunto I miei Papi , non si sottrae alle notizie di cronaca – o alle fake news – circolate negli ultimi anni, come quelle relative alla metratura del suo appartamento in Vaticano (sulla cui ristrutturazione, ha detto il porporato, il Papa era informato). Ma il volume tocca soprattutto il lavoro svolto dal cardinale in questi decenni e i ruoli svolti. Bertone ha infatti ricoperto l’incarico di segretario di Stato vaticano, è stato camerlengo di Santa Romana Chiesa; arcivescovo a Vercelli e Genova, professore e rettore dell’Università Salesiana; e ha portato a termine missioni delicate, dal caso Milingo alla gestione del “terzo segreto di Fatima”: fu lui a dialogare con suor Lucia e a mettere a punto il confronto tra le carte lasciate dalla religiosa e i suoi ricordi prima di morire. «Non ci sono altri segreti da rivelare – ha ricordato ieri – perché quel che era scritto è stato detto tutto». Nella prefazione il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della cultura, riepiloga i ricordi e illumina sulla personalità di Bertone, non dimenticandone la passione sportiva. Ma è l’amicizia – profonda, duratura – con Giovanni Paolo II e con Joseph Ratzinger che il porporato ha voluto sottolineare ieri a Valdocco. Un’amicizia che va oltre la stima e le fedeltà nelle “missioni di lavoro”. Bertone ha rievocato le vicende più difficili che hanno portato alle dimissioni di Benedetto XVI, ricordando che il Papa aveva cominciato a parlarne già un anno prima, nell’aprile 2012, motivandole con le condizioni della sua salute; e di come lui, con gli altri collaboratori più stretti, abbia cercato di “ritardare” questo momento, pur rispettando pienamente la volontà del Pontefice. «Per altro – ha detto ancora Bertone -già Giovanni Paolo II aveva pensato seriamente alla rinuncia, e così Paolo VI. E molto prima Pio XII si era preparato a questa eventualità, immaginando di poter essere rapito o impedito nel suo ministero da Adolf Hitler, quando l’esercito tedesco occupò Roma». Infine Francesco. Il cardinale è stato per sette mesi suo segretario di Stato e ha conservato col Papa “venuto dalla fine del mondo” un rapporto cordiale di amicizia anche dopo aver lasciato i suoi incarichi. “