La storia di don Bosco diventa street art a Valdocco

Il graffito di Mr. Wany per i 150 anni della Basilica

Da oggi l’artista Mr. Wany racconta la vita di Don Bosco sui muri di Valdocco.

A complemento delle celebrazioni dei 150 anni della Basilica Maria Ausiliatrice, la Comunità Salesiana “Maria Ausiliatrice” di Valdocco ha deciso di marcare così, con uno sguardo ai giovani e alla loro cultura, il loro rapporto con il quartiere di Valdocco.

Nell’arco di due settimane, Mr. Wany, writer italiano di fama internazionale, svilupperà la “Don Bosco Story” sulla superficie di 40 metri quadri del muro fra via Maria Ausiliatrice e via F. Cigna. Una sorta di trait d’union dal sapore contemporaneo, che guarda al passato usando un linguaggio, quello della street art, che è parte integrante della cultura giovanile. La raffigurazione ripercorre le tappe principali della biografia di Don Bosco dialogando con l’architettura della Basilica e integrandosi con lo spazio urbano circostante.

L’iniziativa, voluta dai salesiani di Valdocco e curata dall’associazione Missioni Don Bosco, ha mosso l’attenzione delle istituzioni e degli operatori culturali del quartiere.

La performance di Mr. Wany sarà documentata con riprese fotografiche e audiovisive che saranno messe a disposizione dei giornalisti e verrà realizzato un video-reportage prodotto da BaseZero di Stefano Cravero e Enrico Bisi, regista del documentario cult “Numero Zero, Alle Origini del Rap Italiano”.

Rassegna Stampa

06/09/2018 Pag. 8 Ed. Torino

Così la storia di don Bosco diventa “street art”

La comunità di Valdocco commissiona un maxi grato al writer Mr Wany da realizzare per i 150
anni di Maria Ausiliatrice

I tempi cambiano e pure la religione si adegua. Se negli ultimi secoli il tipico mezzo visivo con cui far passare il messaggio cristiano è stato l’affresco, ora i salesiani hanno deciso di puntare sull’arte di strada. La comunità “Maria Ausiliatrice” di Valdocco ha infatti commissionato un maxi graffito a Mr Wany, un writer italiano di fama internazionale. Il soggetto? La storia di don Bosco, naturalmente. L’opera, curata dall’associazione Missioni don Bosco, sarà composta sul muro tra via Maria
Ausiliatrice e via Cigna. Mr Wany avrà a disposizione una “tela” di quaranta metri quadrati per raffigurare le tappe principali della vita di san Giovanni Bosco.

Sarà «una sorta di trait d’union dal sapore contemporaneo, che guarda al passato usando un linguaggio, quello della street art, che è parte integrante della cultura giovanile», come spiegano i salesiani in una nota. L’obiettivo, spiegano, , è «marcare, con uno sguardo ai giovani e alla loro cultura, il rapporto con il quartiere Valdocco».

Mr Wany (al secolo Andrea Sergio) ha iniziato a lavorare ieri alla “Don Bosco Story” e il suo lavoro sarà documentato da un video-reportage prodotto da BaseZero di Stefano Cravero e Enrico Bisi, regista del documentario cult “Numero zero, alle
origini del rap italiano”. Non è la prima volta che l’artista, originario di Brindisi, esegue un’opera a Torino: è suo il graffito che compare davanti alla Mole antonelliana, realizzato a marzo durante lo scorso Sottodiciotto Film Festival. Nel suo curriculum, Mr Wany ha anche diverse opere realizzate in giro per il mondo, compresi due enormi condomini di Beirut protagonisti del progetto “The O1ne”. Ora la sua arte aiuterà a rendere ancora più “pop” il santo che fondò le congregazioni dei salesiani. 

La storia di don Bosco diventa street art a Valdocco

Il graffito di Mr. Wany per i 150 anni della Basilica

Da oggi l’artista Mr. Wany racconta la vita di Don Bosco sui muri di Valdocco.

A complemento delle celebrazioni dei 150 anni della Basilica Maria Ausiliatrice, la Comunità Salesiana “Maria Ausiliatrice” di Valdocco ha deciso di marcare così, con uno sguardo ai giovani e alla loro cultura, il loro rapporto con il quartiere di Valdocco.

Nell’arco di due settimane, Mr. Wany, writer italiano di fama internazionale, svilupperà la “Don Bosco Story” sulla superficie di 40 metri quadri del muro fra via Maria Ausiliatrice e via F. Cigna. Una sorta di trait d’union dal sapore contemporaneo, che guarda al passato usando un linguaggio, quello della street art, che è parte integrante della cultura giovanile. La raffigurazione ripercorre le tappe principali della biografia di Don Bosco dialogando con l’architettura della Basilica e integrandosi con lo spazio urbano circostante.

L’iniziativa, voluta dai salesiani di Valdocco e curata dall’associazione Missioni Don Bosco, ha mosso l’attenzione delle istituzioni e degli operatori culturali del quartiere.

La performance di Mr. Wany sarà documentata con riprese fotografiche e audiovisive che saranno messe a disposizione dei giornalisti e verrà realizzato un video-reportage prodotto da BaseZero di Stefano Cravero e Enrico Bisi, regista del documentario cult “Numero Zero, Alle Origini del Rap Italiano”.

Rassegna Stampa

06/09/2018 Pag. 8 Ed. Torino

Così la storia di don Bosco diventa “street art”

La comunità di Valdocco commissiona un maxi grato al writer Mr Wany da realizzare per i 150
anni di Maria Ausiliatrice

I tempi cambiano e pure la religione si adegua. Se negli ultimi secoli il tipico mezzo visivo con cui far passare il messaggio cristiano è stato l’affresco, ora i salesiani hanno deciso di puntare sull’arte di strada. La comunità “Maria Ausiliatrice” di Valdocco ha infatti commissionato un maxi graffito a Mr Wany, un writer italiano di fama internazionale. Il soggetto? La storia di don Bosco, naturalmente. L’opera, curata dall’associazione Missioni don Bosco, sarà composta sul muro tra via Maria
Ausiliatrice e via Cigna. Mr Wany avrà a disposizione una “tela” di quaranta metri quadrati per raffigurare le tappe principali della vita di san Giovanni Bosco.

Sarà «una sorta di trait d’union dal sapore contemporaneo, che guarda al passato usando un linguaggio, quello della street art, che è parte integrante della cultura giovanile», come spiegano i salesiani in una nota. L’obiettivo, spiegano, , è «marcare, con uno sguardo ai giovani e alla loro cultura, il rapporto con il quartiere Valdocco».

Mr Wany (al secolo Andrea Sergio) ha iniziato a lavorare ieri alla “Don Bosco Story” e il suo lavoro sarà documentato da un video-reportage prodotto da BaseZero di Stefano Cravero e Enrico Bisi, regista del documentario cult “Numero zero, alle
origini del rap italiano”. Non è la prima volta che l’artista, originario di Brindisi, esegue un’opera a Torino: è suo il graffito che compare davanti alla Mole antonelliana, realizzato a marzo durante lo scorso Sottodiciotto Film Festival. Nel suo curriculum, Mr Wany ha anche diverse opere realizzate in giro per il mondo, compresi due enormi condomini di Beirut protagonisti del progetto “The O1ne”. Ora la sua arte aiuterà a rendere ancora più “pop” il santo che fondò le congregazioni dei salesiani. 

8/09: Prime Professioni in Basilica Maria Ausiliatrice

L’Ispettoria del Piemonte e Valle d’Aosta annuncia con gioia le prime professioni religiose che si terranno presso la Basilica Maria Ausiliatrice nella giornata della Natività della Beata Vergine Maria, Sabato 8 Settembre 2018 alle ore 15,30.

Mi ami? Seguimi!

Gv 21, 15 – 19

Sono 10 i giovani religiosi che emetteranno la prima professione religiosa:

Matthew John Paul Alfino (MLT), Raphael Axisa (MLT), Stefano Brambilla (ILE), Andrea Domenico Festa (ILE), Giorgio Giuseppe Domenico Ramundo (ICP), Michele Maria Reolon (INE), Elia Rubin (INE), Christoph Salinger (AUS), Tomaz Stojc (SLO), Iosif Tulbure (INE).

 

8/09: Prime Professioni in Basilica Maria Ausiliatrice

L’Ispettoria del Piemonte e Valle d’Aosta annuncia con gioia le prime professioni religiose che si terranno presso la Basilica Maria Ausiliatrice nella giornata della Natività della Beata Vergine Maria, Sabato 8 Settembre 2018 alle ore 15,30.

Mi ami? Seguimi!

Gv 21, 15 – 19

Sono 10 i giovani religiosi che emetteranno la prima professione religiosa:

Matthew John Paul Alfino (MLT), Raphael Axisa (MLT), Stefano Brambilla (ILE), Andrea Domenico Festa (ILE), Giorgio Giuseppe Domenico Ramundo (ICP), Michele Maria Reolon (INE), Elia Rubin (INE), Christoph Salinger (AUS), Tomaz Stojc (SLO), Iosif Tulbure (INE).