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La Don Bosco Story è finita ma continua a vivere sui muri di Valdocco
/in News /da admin4675Dopo due settimane di lavoro, le bombolette spray di Mr. Wany, domenica sera, torneranno nelle loro valigie per confrontarsi con nuovi muri. Su quelli all’angolo fra via Maria Ausiliatrice e via Cigna che circondano la Casa Madre dei Salesiani a Valdocco, rimarrà l’impronta dello street artist brindisino, che ha creato nuove connessioni fra i Figli di Don Bosco e il territorio in cui è nata l’esperienza degli oratori e delle scuole professionali.
Dedicati al 150° anniversario di consacrazione della Basilica di Maria Ausiliatrice, i 170 metri quadri di graffito hanno suscitato reazioni non solo nei i giovani, legati, per motivi generazionali, alla cultura dell’hip hop e della street art, ma anche nei residenti e nei visitatori di Valdocco, – entusiasti della performance figurativa di Mr. Wany, e valorizzato un angolo di quartiere che apre alla Torino dei problemi sociali ma anche della solidarietà attiva.
A chiudere la narrazione della vita di Don Bosco, un volto espressionista del santo dei giovani chiude lo sguardo dei passanti, dopo che date e suggestioni figurative hanno evocato la sua infanzia e l’opera avviata con i ragazzi di strada nella Torino dell’Ottocento.
La Don Bosco Story sarà una sorpresa piacevole per gli abitanti del quartiere Aurora, per i pellegrini che quotidianamente visitano la Basilica di Maria Ausiliatrice e per i nuovi salesiani e i loro amici che a fine mese celebreranno la partenza missionaria, ossia il mandato ad andare fra i giovani più svantaggiati nei paesi in via di sviluppo.
È anche per questa ragione che Missioni Don Bosco ha curato l’iniziativa: l’immagine di una famiglia religiosa attenta ai giovani e in grado di parlare il loro linguaggio come in origine, è una bella impronta che i missionari di oggi possono e devono portare con sé.
La performance di Mr. Wany è stata documentata con riprese fotografiche e audiovisive che saranno messe a disposizione dei giornalisti; verrà realizzato anche un video-reportage prodotto da BaseZero di Stefano Cravero e Enrico Bisi, regista del documentario cult “Numero Zero, Alle Origini del Rap Italiano”.
L’iniziativa ha mosso l’attenzione delle istituzioni e degli operatori culturali del quartiere: nella giornata di ieri, un gruppo di professionisti del Balletto Teatro Torino della Scuola di danza di Loredana Furno ha voluto portare il suo omaggio con un flash mob, e si profila una sorta di inaugurazione con il presidente della Circoscrizione 7, Luca Deri, per rimarcare il legame di Don Bosco con questo territorio.
La Don Bosco Story è finita ma continua a vivere sui muri di Valdocco
/in News en /da admin4675Dopo due settimane di lavoro, le bombolette spray di Mr. Wany, domenica sera, torneranno nelle loro valigie per confrontarsi con nuovi muri. Su quelli all’angolo fra via Maria Ausiliatrice e via Cigna che circondano la Casa Madre dei Salesiani a Valdocco, rimarrà l’impronta dello street artist brindisino, che ha creato nuove connessioni fra i Figli di Don Bosco e il territorio in cui è nata l’esperienza degli oratori e delle scuole professionali.
Dedicati al 150° anniversario di consacrazione della Basilica di Maria Ausiliatrice, i 170 metri quadri di graffito hanno suscitato reazioni non solo nei i giovani, legati, per motivi generazionali, alla cultura dell’hip hop e della street art, ma anche nei residenti e nei visitatori di Valdocco, – entusiasti della performance figurativa di Mr. Wany, e valorizzato un angolo di quartiere che apre alla Torino dei problemi sociali ma anche della solidarietà attiva.
A chiudere la narrazione della vita di Don Bosco, un volto espressionista del santo dei giovani chiude lo sguardo dei passanti, dopo che date e suggestioni figurative hanno evocato la sua infanzia e l’opera avviata con i ragazzi di strada nella Torino dell’Ottocento.
La Don Bosco Story sarà una sorpresa piacevole per gli abitanti del quartiere Aurora, per i pellegrini che quotidianamente visitano la Basilica di Maria Ausiliatrice e per i nuovi salesiani e i loro amici che a fine mese celebreranno la partenza missionaria, ossia il mandato ad andare fra i giovani più svantaggiati nei paesi in via di sviluppo.
È anche per questa ragione che Missioni Don Bosco ha curato l’iniziativa: l’immagine di una famiglia religiosa attenta ai giovani e in grado di parlare il loro linguaggio come in origine, è una bella impronta che i missionari di oggi possono e devono portare con sé.
La performance di Mr. Wany è stata documentata con riprese fotografiche e audiovisive che saranno messe a disposizione dei giornalisti; verrà realizzato anche un video-reportage prodotto da BaseZero di Stefano Cravero e Enrico Bisi, regista del documentario cult “Numero Zero, Alle Origini del Rap Italiano”.
L’iniziativa ha mosso l’attenzione delle istituzioni e degli operatori culturali del quartiere: nella giornata di ieri, un gruppo di professionisti del Balletto Teatro Torino della Scuola di danza di Loredana Furno ha voluto portare il suo omaggio con un flash mob, e si profila una sorta di inaugurazione con il presidente della Circoscrizione 7, Luca Deri, per rimarcare il legame di Don Bosco con questo territorio.
La “street art” racconta la vita di don Bosco
/in News /da admin4675Si segnala la notizia pubblicata da Repubblica Torino, in data 06 settembre 2018, a cura di Alessandro Contaldo, circa l’iniziativa che sta colorando il muro tra via Cigna e via Maria Ausiliatrice con la storia di Don Bosco, grazie all’opera di Mr Wany.
La storia di don Bosco diventa “street art”
Per i 150 di Maria Ausiliatrice, i salesiani hanno deciso di puntare sull’arte di strada come mezzo visivo per far passare il messaggio cristiano, commissionando al writer Mr Wany un murale di quaranta metri quadri che raffigura le tappe principali della vita di don Giovanni Bosco, fondatore della congregazione. L’opera, curata dall’associazione Missioni don Bosco, sta prendendo forma in questi giorni sul muro tra via Maria Ausiliatrice e via Cigna. L’obiettivo, spiegano i salesiani è: “marcare, con uno sguardo ai giovani e alla loro cultura, il rapporto con il quartiere Valdocco”. Non è la prima volta che l’artista, originario di Brindisi, esegue un’opera a Torino: è suo il graffito che compare davanti alla Mole Antonelliana, realizzato a marzo durante lo scorso Sottodiciotto Film Festival.
La Basilica si veste a festa per le Prime Professioni
/in Basilica, News /da admin4675Durante il pomeriggio dell’8 settembre, presso la Basilica di Maria Ausiliatrice e nelle mani di don Francesco Cereda, Vicario del Rettor Maggiore, i dieci novizi salesiani di Pinerolo Monte Oliveto hanno fatto la loro prima professione religiosa.
I loro nomi e le ispettorie di appartenenza sono:
Motivo di particolare gioia per l’Ispettoria del Piemonte e Valle d’Aosta, è l’ingresso tra i confratelli di Giorgio Ramundo che prima dell’anno trascorso in noviziato, tra gli altri impegni svolti, aveva supportato con il suo lavoro la Pastorale Giovanile Ispettoriale.
La Basilica si veste a festa per le Prime Professioni
/in Basilica en, News en /da admin4675Durante il pomeriggio dell’8 settembre, presso la Basilica di Maria Ausiliatrice e nelle mani di don Francesco Cereda, Vicario del Rettor Maggiore, i dieci novizi salesiani di Pinerolo Monte Oliveto hanno fatto la loro prima professione religiosa.
I loro nomi e le ispettorie di appartenenza sono:
Motivo di particolare gioia per l’Ispettoria del Piemonte e Valle d’Aosta, è l’ingresso tra i confratelli di Giorgio Ramundo che prima dell’anno trascorso in noviziato, tra gli altri impegni svolti, aveva supportato con il suo lavoro la Pastorale Giovanile Ispettoriale.
La storia di don Bosco diventa street art a Valdocco
/in News /da admin4675Il graffito di Mr. Wany per i 150 anni della Basilica
Da oggi l’artista Mr. Wany racconta la vita di Don Bosco sui muri di Valdocco.
A complemento delle celebrazioni dei 150 anni della Basilica Maria Ausiliatrice, la Comunità Salesiana “Maria Ausiliatrice” di Valdocco ha deciso di marcare così, con uno sguardo ai giovani e alla loro cultura, il loro rapporto con il quartiere di Valdocco.
Nell’arco di due settimane, Mr. Wany, writer italiano di fama internazionale, svilupperà la “Don Bosco Story” sulla superficie di 40 metri quadri del muro fra via Maria Ausiliatrice e via F. Cigna. Una sorta di trait d’union dal sapore contemporaneo, che guarda al passato usando un linguaggio, quello della street art, che è parte integrante della cultura giovanile. La raffigurazione ripercorre le tappe principali della biografia di Don Bosco dialogando con l’architettura della Basilica e integrandosi con lo spazio urbano circostante.
L’iniziativa, voluta dai salesiani di Valdocco e curata dall’associazione Missioni Don Bosco, ha mosso l’attenzione delle istituzioni e degli operatori culturali del quartiere.
La performance di Mr. Wany sarà documentata con riprese fotografiche e audiovisive che saranno messe a disposizione dei giornalisti e verrà realizzato un video-reportage prodotto da BaseZero di Stefano Cravero e Enrico Bisi, regista del documentario cult “Numero Zero, Alle Origini del Rap Italiano”.
Rassegna Stampa
Così la storia di don Bosco diventa “street art”
La comunità di Valdocco commissiona un maxi grato al writer Mr Wany da realizzare per i 150
anni di Maria Ausiliatrice
I tempi cambiano e pure la religione si adegua. Se negli ultimi secoli il tipico mezzo visivo con cui far passare il messaggio cristiano è stato l’affresco, ora i salesiani hanno deciso di puntare sull’arte di strada. La comunità “Maria Ausiliatrice” di Valdocco ha infatti commissionato un maxi graffito a Mr Wany, un writer italiano di fama internazionale. Il soggetto? La storia di don Bosco, naturalmente. L’opera, curata dall’associazione Missioni don Bosco, sarà composta sul muro tra via Maria
Ausiliatrice e via Cigna. Mr Wany avrà a disposizione una “tela” di quaranta metri quadrati per raffigurare le tappe principali della vita di san Giovanni Bosco.
Sarà «una sorta di trait d’union dal sapore contemporaneo, che guarda al passato usando un linguaggio, quello della street art, che è parte integrante della cultura giovanile», come spiegano i salesiani in una nota. L’obiettivo, spiegano, , è «marcare, con uno sguardo ai giovani e alla loro cultura, il rapporto con il quartiere Valdocco».
Mr Wany (al secolo Andrea Sergio) ha iniziato a lavorare ieri alla “Don Bosco Story” e il suo lavoro sarà documentato da un video-reportage prodotto da BaseZero di Stefano Cravero e Enrico Bisi, regista del documentario cult “Numero zero, alle
origini del rap italiano”. Non è la prima volta che l’artista, originario di Brindisi, esegue un’opera a Torino: è suo il graffito che compare davanti alla Mole antonelliana, realizzato a marzo durante lo scorso Sottodiciotto Film Festival. Nel suo curriculum, Mr Wany ha anche diverse opere realizzate in giro per il mondo, compresi due enormi condomini di Beirut protagonisti del progetto “The O1ne”. Ora la sua arte aiuterà a rendere ancora più “pop” il santo che fondò le congregazioni dei salesiani.