31 gennaio 2019 – Omelia Mons. Cesare Nosiglia

Omelia dell’Arcivescovo di Torino, Mons. Cesare Nosiglia, in occasione della Santa Messa delle ore 11,00 per la Festa di Don Bosco. (Torino – Basilica Maria Ausiliatrice).

«Chi accoglie un bambino, un ragazzo o giovane nel mio nome accoglie me» ci dice il Signore.

“Accoglienza significa anzitutto ascolto, primo passo educativo da porre in atto verso le nuove generazioni. Anche il Papa l’ha ribadito al Sinodo dei giovani. Ascoltare i giovani è dunque un impegno forte e chiaro che ci interpella tutti. Don Bosco diceva che l’educazione è una questione di cuore. Per educare un giovane bisogna che lui senta il nostro cuore che lo ama, che lo ascolta e l’accompagna passo passo senza imposizioni o divieti, ma con autorevolezza che nasce dalla stima che si ottiene come educatori, mediante non solo le parole ma i fatti, e la testimonianza coerente della propria vita.

Certo oggi viviamo immersi in un forte e tumultuoso cambiamento culturale in atto che ha spiazzato molte famiglie in campo educativo. Oggi viviamo in un mondo di super informazione, che si avvale di nuovi linguaggi affascinanti e ricchi di sempre nuovi stimoli e interessi. Questo è un dato positivo, ma rischia paradossalmente di isolare ancora di più la persona dentro un mondo virtuale e soggettivo da cui diventa difficile uscire per dialogare e rapportarsi poi con l’altro e con gli altri. Si impoveriscono così i rapporti interpersonali e la comunicazione verbale ed esperienziale tra i vari soggetti educativi. A questa carenza si supplisce spesso con i tanti servizi e proposte, che si rovesciano sugli adolescenti e giovani e accontentano le loro pulsioni occasionali e momentanee, epidermiche, senza lasciare traccia dentro il cuore.

È necessario che i vari soggetti coinvolti nell’ambito educativo si parlino e si incontrino su una piattaforma comune di indirizzi e di valori condivisi. Genitori, docenti, sacerdoti e religiose, animatori dei vari ambiti del vissuto sociale, operatori della comunicazione, istituzioni pubbliche, sono chiamati a lavorare insieme condividendo un obiettivo comune che è quello di incentrare ogni intervento sulla persona. È urgente che i ragazzi e giovani possano avere interlocutori disponibili ad ascoltarli e a camminare con loro condividendone le aspirazioni e le domande, le sfide e le provocazioni con spirito non paternalistico, ma amicale e sereno.

Bisogna dare vita a un vero e proprio patto educativo tra famiglia, scuola, comunità civile e religiosa e gli stessi ragazzi e giovani, rendendosi tutti responsabili di una testimonianza di vita coerente e sincera. Il fine non è quello di catturare o di orientare su binari precostituiti, ma di sollecitare le risorse positive dei giovani su valori e proposte ricche di umanità e di spiritualità.

Vale la pena qui ricordare il metodo preventivo di don Bosco che amava i giovani perché erano giovani, senza altre specificazioni. Li cercava là dove erano, per la strada o in carcere, nelle periferie e si rapportava a loro così com’erano senza dare l’impressione di volerli cambiare a tutti i costi. Su questo base di amicizia e di rispetto faceva leva sulle loro risorse che sempre valorizzava in ogni giovane anche il più  aggressivo e caratteriale.

Un secondo aspetto che vorrei richiamare è la difficoltà che oggi si riscontra circa il rapporto intergenerazionale, che si accompagna alla assolutizzazione di un individualismo aggravato dai social, rispetto all’esperienza comunitaria. La personalizzazione dei rapporti con ogni singolo ragazzo e giovane è la via decisiva, se si vuole stabilire un dialogo sincero e proficuo. Quello che non passa per la coscienza e la sensibilità e le scelte del singolo resta improduttivo sul piano educativo.

Nello stesso tempo però, e in modo contraddittorio, l’omologazione al gruppo dei pari è altissima e la paura di non essere accettati o di essere rifiutati o presi in giro è la cosa che più fa soffrire e da rifuggire ad ogni costo. Due poli che in fondo sono sempre esistiti, ma che oggi hanno dato vita ad una separatezza culturale, oltre che ambientale ed educativa, delle nuove generazioni verso gli adulti, genitori e non, e verso gli anziani. Questo fatto rappresenta uno degli abbagli più negativi della nostra società e della stessa pastorale della Chiesa. Isolare i ragazzi e i giovani dal resto della comunità civile ed ecclesiale, chiudendoli in luoghi ed esperienze magari interessanti e gioiose ma rivolte solo a loro in un mondo a sé separato dal resto dove possono incontrare solo coetanei, senza mai un dialogo e confronto con gli adulti e gli anziani, conduce ad un impoverimento notevole sia la comunità che i giovani stessi e la loro crescita.

Credo che qui stia un nodo educativo di fondo da sciogliere: ogni sforzo verso i giovani può trovare una radice di nuova linfa e vigore a partire dalla famiglia aiutata ad essere soggetto primo e responsabile della sua crescita e di quella di tutti i suoi membri. È masochismo quello di una società che non sostiene le nascite e non offre alla famiglia un sostegno anche economico forte e continuato per questo scopo.

Lo stesso si dica per quella insufficiente politica di prevenzione e di sostegno alla famiglia idonea a promuovere il suo impegno verso gli anziani costretti sempre più spesso a trovare posto in strutture di accoglienza (con costi sociali ed umani amplissimi) anche quando stanno bene e sono autosufficienti. La presenza degli anziani nelle case e dei nonni verso i loro nipoti rappresenta oggi uno dei fattori più positivi anche sul piano educativo delle nuove generazioni. Lo stesso vale per ogni forma di disabilità di cui la famiglia, in primo luogo, può essere, se adeguatamente sostenuta, la prima protagonista e responsabile.

Insieme alla famiglia è necessario dare vita a una rete di accompagnamento fatta di luoghi, occasioni ed iniziative di incontro tra generazioni, che permettano di arricchirsi dei doni gli uni degli altri. Penso in particolare agli oratori che, a mio avviso, rappresentano anche oggi una realtà di prim’ordine per promuovere iniziative di comunione e di incontro tra le generazioni. Ricuperare la centralità di ogni singola persona, della sua famiglia e comunità  nel campo educativo significa porre le premesse per una nuova civiltà e società dove il futuro è non solo assicurato ma gestito già nel presente con l’apporto delle diverse componenti decisive e fondamentali che ne garantiscono la continuità e la sussistenza.

Una società più a misura di persona e di famiglia significa un mondo meno anonimo ed estraneo e più vivibile, perché ricco di relazioni coinvolgenti e interessate, solidali e amiche dove ogni ragazzo e giovane viene accolto per se stesso e riconosciuto, come ci insegna don Bosco, soggetto attivo e responsabile, prima che destinatario di servizi e di offerte, sia in campo educativo e religioso che sociale.

Cesare Nosiglia Arcivescovo di Torino

Ormai prossime le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana

Si riporta l’articolo pubblicata da ANSAgenzia Info Salesiana – riguardo alle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana che si svolgeranno a Valdocco dal 10 al 13 gennaio 2019:

SalesianFamilyDays.com

(ANS – Torino) – Le Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana 2019 si terranno a Torino-Valdocco dal 10 al 13 gennaio 2019 e saranno incentrate, come sempre, sul tema della Strenna del Rettor Maggiore. La linea guida di questa 37ª edizione sarà pertanto il motto:

“Perché la mia gioia sia in voi” (Gv 15,11) La santità anche per te”.

La Famiglia Salesiana, con una vasta rappresentanza dei 31 gruppi che la compongono, si ritroverà dunque a Valdocco, casa madre del carisma salesiano, che farà da cornice a questi quattro giorni di riflessione, preghiera, condivisione ed incontro nello stile gioioso di Don Bosco.

I partecipanti alle Giornate di Spiritualità, provenienti da tutti i cinque continenti, saranno 300. Saranno accolti, come da programma, giovedì 10 gennaio, da don Enrico Stasi, Ispettore Piemonte e Valle D’Aosta. Dopo l’iniziale saluto di benvenuto, si terrà la presentazione delle Giornate, che sarà condotta da don Eusebio Muñoz, Delegato del Rettor Maggiore per la Famiglia Salesiana. 
L’inizio delle Giornate di Spiritualità, con il benvenuto di don Enrico Stasi, potrà essere seguito in diretta sulla pagina Facebook di Ans, che trasmetterà live l’evento
Nel corso delle quattro Giornate, Ans trasmetterà sulla propria pagina Facebook anche altri eventi, tra i quali assumono una particolare rilevanza la presentazione della Strenna da parte del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, (10 gennaio, ore 17,45), la tavola rotonda dal titolo “La Santità nei contesti dove si svolge la nostra vita” (12 gennaio, ore 15,30) e, naturalmente, la Messa domenicale presieduta dal Rettor Maggiore e l’incontro conclusivo, previsto per domenica 13 gennaio a partire dalle ore 11.

In questo modo, che anche chi non sarà fisicamente presente, potrà seguire da vicino lo svolgimento delle Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana.

 

Strenna 2019 – La santità anche per te

Continuando la nostra tradizione centenaria, all’inizio di questo nuovo anno 2019 mi rivolgo a ciascuno di voi, in ogni parte di questo mondo salesiano che formiamo come Famiglia Salesiana in più di 140 paesi.

E con queste parole che inizia il commento e la presentazione del Retto Maggiore, Don Angel Fernandez, della strenna 2019 dal tema:

un tema a noi molto familiare, che già nel titolo riprende letteralmente l’Esortazione Apostolica di papa Francesco sulla chiamata alla santità nel mondo contemporaneo: Gaudete et Exsultate.

Scegliendo questo tema e questo titolo, intendo tradurre nel nostro linguaggio e alla luce della nostra sensibilità carismatica, il forte appello alla santità che papa Francesco ha rivolto a tutta la Chiesa. Pertanto desidero fare quelle sottolineature che sono tipicamente “nostre” nel quadro della nostra spiritualità salesiana, quella condivisa da tutti i 31 gruppi della nostra Famiglia Salesiana come eredità carismatica ricevuta dallo Spirito Santo per mezzo del nostro amato Padre Don Bosco, il quale senza dubbio ci aiuterà a vivere con la stessa gioia profonda che ci viene dal Signore:

«Perché la mia gioia sia in voi» (Gv 15,11)

Ecco qui il commento del Retto Maggiore ed il video di presentazione della Strenna:

STRENNA IN ITALIANO 2019.

STRENNA IN ITALIANO 2019.Come tutti gli anni, si offre la Strenna come proposta di comunione e condivisione alla Famiglia Salesiana IN TUTTO IL MONDO.Questo anno il Video trata della SANTITÀ ANCHE PER TE.Vi invitiamo a vederlo. Crediamo che non vi deludirà…

Publiée par ANGEL Fernández-Rector MAYOR sur Jeudi 27 décembre 2018

Suor Alessandra Smerilli – Sinodo e Giovani

In occasione dell’ormai concluso Sinodo, si inizia ora a “fare nostro” il documento finale del Sinodo pubblicato da Papa Francesco a fine ottobre.
Ecco perchè, lunedi 17 dicembre 2018 presso il Santuario della Basilica di Maria Ausiliatrice – Valdocco, ci sarà una testimonianza da parte di Suor Alessandra Smerilli – Docente di Economia politica presso Auxilium e LUMSA ed uditrice al Sinodo.

“Dalla discussione è emerso che è importante avere uno sguardo bello e positivo sui giovani.
Dobbiamo partire da quanto di buono e di bello i giovani hanno da darci: sapendo stare con le loro ferite. Mi pare che un tema che sia emerso è che proprio perché la Chiesa si sente ferita – e il tema degli abusi e degli scandali non è stato negato – può stare accanto a chi è ferito e farlo con umiltà”.

Suor Alessandra Smerilli

 

Intervista a S.Alessandra Smerilli
Vatican News

Raccolta Viveri…e non solo!

La Parrocchia di Maria Ausiliatrice, La Caritas ed i Volontari San Vincenzo, in vista all’arrivo del Natale, propongono un’iniziativa volta a dare sostegno e conforto alle persone più in difficolta:

Preparandoci al Natale pensiamo anche alle persone in difficoltà della nostra Comunità. A chi non può permettersi un buon pranzo per festeggiare, non potrà avere regali, e vive accanto a noi. Ti invitiamo a portare un regalo per i poveri, soprattutto viveri. Aiutiamo cosi a rendere più felice il Natale.

Ci sarà di versare il personale contributo sabato 1 dicembre 2018 (S. Messa ore 18) o domenica 2 dicembre 2018 (prima e dopo le messe in Basilica) o direttamente in parrocchia (Piazza Maria Ausiliatrice 9)

 

Valdocco si rinnova: Comunicazioni straordinarie sulle visite e l’accoglienza

Per più di un anno, a causa di alcuni interventi strutturali, non si potrà accedere ad alcuni ambienti ordinariamente destinati alla visita della Casa Madre dei Salesiani: Valdocco.

A partire dal 30 novembre 2018, saranno chiusi al pubblico:

  • le Camerette di Don Bosco;
  • la Cappella Pinardi;
  • alcuni porticati e spazi dei cortili;

Pertanto sarà necessario che i gruppi di visitatori comunichino preventivamente il loro arrivo – mediante l’apposito form online (clicca qui per il form) – fornendo indicazioni precise riguardo la propria permanenza.

Accedi al Form Online

L’accoglienza dei pellegrini e il percorso di visita guidata saranno soggetti a necessari cambiamenti che saranno coordinati per evitare spiacevoli disagi. La Comunità Maria Ausiliatrice, nonostante tali variazioni, provvederà ad offrire ai visitatori:

  • un nuovo percorso di ingresso, da luglio 2018, per favorire l’incontro tra i visitatori e i responsabili dell’accoglienza;
  • uno sguardo complessivo per immagini dell’evoluzione di Valdocco nella nuova hall di ingresso;
  • una introduzione di circa 30 minuti, per i gruppi che lo desiderano e previo accordo, all’ambiente di Valdocco per rappresentare anche quegli ambienti che non potranno essere visitati;
  • la possibilità di visitare la chiesa di San Francesco di Sales, in orari da concordare, nella fascia oraria 9.00 – 11.00 e 14.00 – 18.00;
  • la visita alla Basilica di Maria Ausiliatrice nella fascia oraria 10.30 – 16.30;
  • un nuovo spazio conoscitivo delle missioni salesiane presso la Procura missionaria;
  • per le celebrazioni dell’Eucaristia si potranno valorizzare gli orari già previsti in Basilica, la chiesa di S. Francesco di Sales (non in orari destinati alle visite), la cappella delle reliquie e la cappella di S. Pietro.

N.B. Non sarà possibile usufruire dei porticati per consumare i pranzi al sacco.

Si segnala, qui di seguito, la lettera della Comunità Maria Ausiliatrice con le comunicazioni straordinarie sulle visite e l’accoglienza.

 

 

 

In arrivo il Rettor Maggiore nella Terra di Don Bosco

Visita del Rettor Maggiore all’Ispettoria Piemonte e Valle d’Aosta
18 maggio – 21 maggio 2018

Don Ángel Fernández Artime, X successore di Don Bosco, giungerà nella terra di Don Bosco nel mese di Maggio, dove i calendari dell’Ispettoria saranno popolati di appuntamenti dedicati a Maria Ausiliatrice.

Una visita lunga 4 giorni, nella quale don Ángel sarà impegnato nelle principali opere salesiane, incontrando i confratelli e i giovani dell’Ispettoria.

Ecco il calendario delle tappe della Visita:

Venerdì 18 Maggio 2018

Novara
(125° dell’Opera)

ore 15.00 – Visita e incontro con gli studenti

ore 18.00 – Incontro con i giovani salesiani dell’Ispettoria

Sabato 19 Maggio 2018

Valdocco

ore 9.30 / 11.30 – Incontro con i Confratelli
11.45 – Incontro con i Direttori
12.30 – Pranzo con i confratelli
16.00 / 17.00 – Incontro con le FMA
17.30 / 19.00 – Incontro con i giovani MGS
21.00 – Spettacolo MGS e Buonanotte

Domenica 20 Maggio 2018

Mattina: To. San Paolo
(100° dell’Opera)

ore 10.30 – S.Messa e Visita

Pomeriggio: Valdocco

ore 16.00 – Incontro con la Famiglia salesiana
ore 18.00 – Saluto ai Confratelli dell’Infermeria
ore 18.50 – Vespri e buonanotte

Lunedì 21 Maggio 2018

Mattina: Fossano

Visita al Centro di Formazione Professionale e
Benedizione del nuovo laboratorio di Termoidraulica

Pomeriggio: Torino – San Giovanni Evangelista

ore 16.00 – Visita dell’opera e della presenza salesiana in
San Salvario con Benedizione dell’Housing per i
giovani ed Inaugurazione del laboratorio “La Bottega dei mestieri”

 

 

Il Capitolo Generale 28° a Valdocco

Nella sessione appena conclusa del Consiglio Generale si è stabilito che il prossimo Capitolo Generale della Congregazione salesiana, giunto alla sua XXVIII edizione, si celebrerà presso la casa madre di Valdocco, dal 16 febbraio 2020 al 4 aprile 2020.

Tema del Capitolo sarà: Quali salesiani per i giovani di oggi?

Di seguito si riporta la lettera del Rettor Maggiore in cui annuncia le decisioni prese ed il futuro appuntamento ai confratelli ed alla Famiglia Salesiana:

 

 

 

Prot. 18/0139
Roma, 28 marzo 2018

Ai Confratelli sdb
Alla Famiglia Salesiana

DETERMINAZIONI SUL 28° CAPITOLO GENERALE

Carissimi Confratelli,
in questo tempo della Settimana Santa, a nome mio e del Consiglio Generale, vi faccio giungere un affettuoso saluto e l’augurio di una Settimana Santa piena di quella presenza del Signore che, condotti dallo Spirito, seguiamo. Oggi abbiamo terminato la sessione straordinaria del Consiglio Generale nella quale abbiamo posto la nostra principale attenzione su quanto concerne l’organizzazione del prossimo Capitolo Generale. In virtù di tale sessione di lavoro posso quindi annunciarvi quanto segue:

1. TEMA DEL 28° CAPITOLO GENERALE

Il titolo del CG sarà: Quali salesiani per i giovani di oggi?
In esso si desidera approfondire quanto segue: il profilo del salesiano di oggi e di domani, affinché sia capace di dare la migliore risposta possibile ai giovani, specialmente i più poveri e più bisognosi. Una Missione che, naturalmente, non portiamo avanti da soli, ma nella missione condivisa tra Salesiani e laici. Saranno oggetto di analisi anche numerose ed importanti questioni giuridiche così da poter aiutare la missione salesiana alla quale siamo chiamati a vivere oggi.

2. LUOGO DELLA CELEBRAZIONE DEL 28° CG

Il luogo deputato ad ospitare l’appuntamento, come accadde nei primi Capitoli Generali della Congregazione, sarà Valdocco (Torino): un contesto ricco di significatività ed elementi simbolici, che consideriamo ideale per ispirare le risposte a quelle sfide che riceviamo, come salesiani, in mezzo ai giovani di oggi.

3. DATA DI INIZIO

Il 28° CG comincerà domenica 16 febbraio del 2020 con la solenne celebrazione dell’Eucaristia nella Basilica di Maria Ausiliatrice in Valdocco. La sessione di chiusura avrà luogo sabato 4 aprile del 2020, prima dell’inizio della Settimana Santa. Il periodo di svolgimento del CG sarà dunque di sette settimane.

4. REGOLATORE DEL CAPITOLO GENERALE

Dopo le dovute consultazioni e dopo aver ascoltato il Consiglio Generale, ho nominato Regolatore del 28° Capitolo Generale Don Stefano Vanoli, Segretario Generale del Consiglio, al quale fin da ora va il nostro ringraziamento per la sua disponibilità.

Fin da questo momento vi invito, Confratelli sdb e carissima Famiglia Salesiana, a pregare il Signore domandando la Grazia della fedeltà e la libertà nello Spirito nel sognare come dovremmo essere, vivere ed agire, così da rispondere in modo coerente e fedele a ciò che oggi il Signore si aspetta da noi, ossia ciò che abbiamo ricevuto dalle mani di Don Bosco nella missione iniziata da lui, costantemente ispirata dallo Spirito Santo e accompagnata dalla presenza materna della nostra Madre Ausiliatrice.

Con autentico affetto vi saluto,

P. Ángel Fernández A.,SDB
Rector Mayor