19° Edizione mostra dei Presepi

Sono 19 anni oramai che con la mostra dei presepi ospitata nella Basilica di Maria Ausiliatrice si offre la possibilità di prepararsi ad uno dei momenti più significativi della vita di ogni Cristiano: il Natale!

Lavoro collettivo, clima di famiglia e gioia: queste le caratteristiche della 19° Edizione della mostra dei Presepi vedrà il suo avvio nel giorno della festa dell’Immacolata Concezione, l’ 8 dicembre 2018 e terminerà il 6 gennaio 2019 nella Basilica di Maria Ausiliatrice.

Sono state ben 11.000 le visite registrate nelle edizioni passate che hanno partecipato a questo tour di opere d’artigianato e usanze religiose. Lo spirito che contraddistingue questa iniziativa a Valdocco è quello di coinvolgere un folto numero di appassionati per creare e dar vita ad un presepe composto da esperienze di diverse persone che anno dopo anno contribuiscono alla realizzazione di questo.

In particolare bisognerà recarsi all’interno della cripta di Maria Ausiliatrice, nel Museo Mariano Salesiano, o meglio presso il Centro Salesiano di Documentazione storica e popolare Mariana (CSDM), che vanta oltre duecento presepi nel suo archivio: di svariate forme, misure e materiali, tradizionali e moderni, statici e in movimento ma totalmente unici. Qui, viene raccolto, catalogato e offerto ai visitatori e ai ricercatori tutto ciò che può documentare la storia della devozione che il popolo cristiano ha nutrito verso la Madre di Dio.

La Mostra nasce da un’idea di don Morra che, per numerose edizioni, ha gestito l’iniziativa, poi seguita nel 2016  da don Alberto Guglielmi che ha articolato l’esposizione per aree geografiche: Asia, Africa, Americhe, Europa.
Renzo Bailo, responsabile dei volontari della Basilica di Maria Ausiliatrice, sta portando avanti la tradizione cercando di innovarla creando collaborazioni che variano di anno in anno.

Come ospite espositore ci saranno vari maestri del legno, tra cui dei Presepisti in arrivo da Venaus che hanno dato in prestito alla Basilica le loro opere. Molti presepi già esistenti inoltre sono stati ampliati e modificati per rendere ancora più piacevole e completa la mostra.

Uno stand curato appositamente per poter disegnare sarà messo a disposizione per tutti i bambini che avranno voglia di dar sfogo alla loro creatività e tradurre le loro fantasie su carta.

ORARIO:
Feriali ore 15 – 18
Sabato, Domenica e festivi ore 9 – 13; 15 – 19

INGRESSO LIBERO facilitato ai disabili. Le scolaresche che vorranno valorizzare questo evento culturale e tradizionale religioso, potranno concordare visite facendo richiesta via e-mail: accoglienza@valdocco.com.

Per informazioni contattare via e-mail: csdm.valdocco@gmail.com, o telefonicamente 347 5144183 – 338 4247210

 

 

“MISSIONE COPPIA”: percorso per futuri sposi, fidanzati e giovani coppie che desiderano “camminare insieme”

La Pastorale Giovanile dei Salesiani del Piemonte e Valle d’Aosta lancia – sull’onda del nuovo tema pastorale “Io sono una Missione – #perlavitadeglialtri” -“MISSIONE COPPIA – Questa è la mia casa“: un percorso non solo dedicato ai futuri sposi, ma a tutti i fidanzati e le giovani coppie che desiderano “camminare insieme”, consapevoli di quanto sia bello e importante condividere il dono della fede nella immediata concretezza della vita quotidiana. Un’iniziativa, basata sulla partecipazione attiva dei fidanzati, che si svilupperà attraverso weekend di esercizi spirituali – il 20/21 ottobre 2018 e il 16/17 marzo 2019 – nella quieta località di Muzzano Biellese.

Un cammino spirituale, dunque, personale e di coppia per la propria maturazione umana e cristiana, un cammino di relazione con il Dio vivo e vero, basato sul dialogo e sulla possibilità di arricchimento reciproco. Una équipe, formata da laici e salesiani, coordinerà gli incontri, alternando momenti di preghiera insieme ad alcuni momenti di confronto, grazie alla presenza di coppie guida che, mediante la ricchezza delle loro esperienze, possono essere preziose per coloro che iniziano questo cammino: per considerare l’esperienza di coppia come vissuto d’amicizia e coesione,  per favorire l’ascolto reciproco e, semplicemente, condividere la propria esperienza con altre coppie stringendo nuove amicizie.

Per la partecipazione è previsto un piccolo contributo; inoltre, si garantisce la presenza di baby-sitter in loco, che potrà prendersi cura dei ragazzi durante le attività di “MISSIONE COPPIA – Questa è la mia casa”.

“Scelte politiche sbagliate, uso scellerato delle risorse naturali”: La crisi umanitaria del Venezuela

Un intenso programma a Valdocco (Torino) dei vescovi salesiani Jonny Eduardo Reyes e Pablo Gonzalez, invitati da Missioni Don Bosco il 18 e 19 settembre per dare testimonianza sulla drammatica situazione del Venezuela. Dopo il loro incontro con il Papa nella visita ad limina apostolorum, insieme con i confratelli della Conferenza episcopale venezuelana, hanno partecipato a due momenti pubblici: il primo, martedì a Maria Ausiliatrice per una celebrazione eucaristica, il secondo, mercoledì in Sala Sangalli per il convegno “RINVOLUZIONEVENEZUELA”.
La loro presenza ha dato un’occasione non trascurabile di visibilità anche alla piccola ma crescente comunità di Venezuelani emigrati negli ultimi anni in Piemonte a seguito dell’esodo, del quale peraltro si registrano solo pochi riscontri nei nostri media nazionali.

La crisi umanitaria del Venezuela «non è il frutto del caso o del destino avverso». E’ piuttosto il risultato di scelte politiche sbagliate e di un uso scellerato delle risorse naturali: «era una nazione ricca con prospettive di grande futuro, ma è stata impoverita fino all’estremo e adesso vive una situazione di miseria che peggiora di giorno in giorno e questo governo continua a negare tutto».

Queste le parole di monsignor Jonny Eduardo Reyes, vescovo di Puerto Ayacucho (Amazzonia), durente il suo intervento alla conferenza dal titoloRinvoluzione Venezuela, dal sogno bolivariano all’incubo della crisi”organizzata da Missioni don Bosco Valdocco onlus, a Torino.

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Rinvoluzione Venezuela: dal sogno bolivariano all’incubo della crisi

Mercoledì 19 settembre a #Valdoccohttps://news.missionidonbosco.org/rinvoluzione-venezuela-dal-sogno-bolivariano-allincubo-della-crisi

Publiée par Missioni Don Bosco ONLUS sur Mercredi 19 septembre 2018

La denuncia viene da monsignor Jonny Eduardo Reyes, vescovo di Puerto Ayacucho (Amazzonia), intervenuto ieri alla conferenza dal titolo Rinvoluzione Venezuela, dal sogno bolivariano all’incubo della crisi, organizzata da Missioni don Bosco Valdocco onlus, a Torino. Con monsignor Reyes, di ritorno da una visita apostolica dal Papa, anche mons. Pablo Gonzalez, vescovo di Guasdalito, che ha parlato della ferita profonda inflitta alla società venezuelana, costretta a vivere una quotidianità fatta di stenti, economia informale e laddove è possibile di emigrazione.

La popolazione venezuelana è letteralmente alla fame. Fa eccezione quel 15% che gode dei privilegi economici e delle protezioni politiche, e che sostiene senza riserve il governo in carica avendo anche il dominio degli organi di informazione. Due Venezuela, uno dei quali completamente al di fuori della realtà e insensibile alla sofferenza di milioni di persone. La manipolazione dell’opinione pubblica arriva al punto di negare l’esodo di massa (un decimo del 30 milioni di abitanti del Venezuela) verso i Paesi confinanti e da lì – chi può – verso nord America ed Europa.

«Il mercato nero – ha detto Gonzalez – la speculazione e il proliferare di attività economiche illegali sono diventate oggi la principale attività di chi è rimasto in Venezuela e per sopravvivere non può fare altro».

«Lo stipendio di un operaio equivale a circa un euro e 50 al mese, mentre una bottiglia d’acqua costa l’equivalente di 5 centesimi di euro; gli alimenti vengono rivenduti sul mercato nero e gli effetti sono simili a quelli di una guerra».

«La svalutazione della moneta e l’inflazione rendono carta straccia il bolivar, che ad oggi vale 0,014 euro».

Pur rimanendo strettamente sul terreno dell’azione pastorale, i vescovi venezuelani hanno dato conto di quel che vedono e delle iniziative solidali che hanno intrapreso con le loro comunità. Progetti che mirano al soccorso immediato di chi chiede aiuto alimentare (sono nate le “ollas solidales”, le pentole della fraternità: le parrocchie riescono una volta alla settimana a distribuire un pasto caldo) e all’informazione a chi è avviato all’emigrazione dal Paese. Monsignor Gonzalez e monsignor Reyes sono infatti letteralmente “vescovi di frontiera”: Colombia e Brasile sono a un passo dalle loro diocesi. L’uno, a Guasdalito, è affacciato verso le alture andine; l’altro, a Puerto Ayacucho, si trova nell’area di transito verso il cuore dell’Amazzonia. Le frontiere sono poco controllate dal governo di Caracas e in compenso soggette a un pericoloso miscuglio di corruzione delle guardie, di influenza del narcotraffico, di infiltrazioni della guerriglia e di attività di mercato nero. E poi c’è l’impatto devastante sulle piccole comunità di confine, che devono assorbire in poche settimane l’arrivo di un numero esuberante di profughi senza risorse, fra i quali si nascondono profittatori e provocatori. Per questo esiste anche una cooperazione fra diocesi venezuelane e diocesi colombiane e brasiliane.

Durante la celebrazione eucaristica, nell’omelia, monsignor Reyes ha tratto spunto dal vangelo per rimarcare la necessità di “camminare con gli occhi e con le orecchie aperti, per essere sensibili al bisogno degli altri”.  Per questa ragione, la Chiesa venezuelana deve essere “vicina alla gente, noi vescovi dobbiamo essere vicini al popolo”, come ha chiesto anche papa Francesco nell’incontro in Vaticano. Quel che si può fare oggi, con le risorse limitate e i con i freni imposti all’azione sociale, è “consolare” la gente, quella che rimane e quella in fuga.

“In certi casi non possiamo fare nulla, la situazione scappa dalle nostre mani. Possiamo solo ‘metterci nelle scarpe degli altri’ e provare a condividere il dolore”.

Reyes ha anche messo in luce le responsabilità internazionali: «va smontata l’ipocrisia internazionale sul Venezuela – ha denunciato – perché il petrolio, l’oro e i minerali nel Paese ci sono, stanno ancora lì, non sono spariti. Ma ci sono nazioni disposte a comprarli a bassissimo costo. Bisogna smascherare il gioco politico internazionale che continua a dare sostegno al regime dittatoriale di Maduro».
Le due superpotenze che sostengono e finanziano Maduro sono  Russia e Cina: con quest’ultima il presidente pare aver stretto nelle ultime settimane diversi accordi economici.

«Io vedo alcuni possibili scenari per il futuro – ha concluso monsignor Reyes – Oltre alla rassegnazione del popolo, molti dicono che questo governo arriverà ad autodistruggersi; altri ancora che sarà necessario un intervento militare esterno; il segretario di Stato vaticano Pietro Parolin aveva posto quattro condizioni al governo, ma sono state tutte disattese. Quello che doveva essere un dialogo tra Chiesa cattolica e governo in realtà è saltato, non c’è mai stato».

 

 

 

Rinvoluzione Venezuela: dal sogno bolivariano all’incubo della crisi

Convegno

mercoledì 19 settembre, ore 17,00 – 19,30

Sala Sangalli di Valdocco

Torino, via Maria Ausiliatrice, n. 32

(parcheggio auto da via Sassari, n. 28 B, ingresso Teatro Don Bosco di piazza Sassari)

La “rivoluzione bolivariana” in Venezuela è diventata un incubo per i Venezuelani. Tanto che ne stanno fuggendo a milioni. Per questa ragione molti parlano, e sono prudenti, di una sua “involuzione”.

Propugnata da un personaggio politico carismatico, Hugo Chávez, la trasformazione del Venezuela da democrazia dominata da un potere economico spesso subalterno a pressioni straniere a un regime ideologizzato e paternalista che ha dilapidato le ricchezze del Paese, presenta ora il suo drammatico conto. La perdita di potere di acquisto dei salari, l’accrescersi della violenza per procurarsi mezzi di sussistenza, la paura di esprimersi per via della repressione sulle piazze e nei media, stanno generando l’esodo di massa più consistente nella storia di tutta l’America Latina. In mano al presidente Nicolás Maduro, succeduto al leader carismatico, lo stesso sogno bolivariano sta modificando i suoi connotati per trasformarsi in un incubo.

Per raccogliere informazioni dal vivo sull’attuale situazione del Paese, Missioni Don Bosco ha invitato i vescovi salesiani, in questi giorni in visita ad limita con i confratelli della Conferenza episcopale venezuelana da papa Francesco, a venire a Valdocco per esprimere la voce che si solleva dalla gente, e a segnalare quali vie di soluzione intravedano per una svolta nella crisi umanitaria in atto.

Con loro saranno presenti al convegno del 19 settembre p.v. a Torino (dalle ore 17,00 alle 19,30 nella Sala Sangalli), altri ospiti ed esperti che potranno completare il quadro anche dal punto di vista dei Venezuelani già emigrati dal Paese in Italia.

Il programma del convegno è riportato qui di seguito. Missioni Don Bosco confida nella sensibilità dei suoi Soci per partecipare all’evento, o venendo di persona (se possibile) o sintonizzandosi via Web alle dirette in streaming che si terranno su www.missionidonbosco.org e su www.facebook.com/missionidonbosco

Inoltre, tutti potranno porre domande agli ospiti in precedenza e in  diretta scrivendo all’indirizzo direttaweb@missionidonbosco.org

È una modalità di solidarizzare con i poveri del mondo che completa la consueta generosità nel sostenere i progetti di sviluppo.

FMA: Professioni perpetue

Le Professioni perpetue delle Figlie di Maria Ausiliatrice si svolgeranno presso la Basilica Maria Ausiliatrice di Torino. Doneranno la loro vita a Dio per il bene dei giovani, Sabato 13 Ottobre 2018, alle ore 15.00: Suor Anna Bailo e Suor Silvia Rubatto.

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La Don Bosco Story è finita ma continua a vivere sui muri di Valdocco

Dopo due settimane di lavoro, le bombolette spray di Mr. Wany, domenica sera, torneranno nelle loro valigie per confrontarsi con nuovi muri. Su quelli all’angolo fra via Maria Ausiliatrice e via Cigna che circondano la Casa Madre dei Salesiani a Valdocco, rimarrà l’impronta dello street artist brindisino, che ha creato nuove connessioni fra i Figli di Don Bosco e il territorio in cui è nata l’esperienza degli oratori e delle scuole professionali.

Dedicati al 150° anniversario di consacrazione della Basilica di Maria Ausiliatrice, i 170 metri quadri di graffito hanno suscitato reazioni non solo nei i giovani, legati, per motivi generazionali, alla cultura dell’hip hop e della street art, ma anche nei residenti e nei visitatori di Valdocco,  – entusiasti della performance figurativa di Mr. Wany, e valorizzato un angolo di quartiere che apre alla Torino dei problemi sociali ma anche della solidarietà attiva.

A chiudere la narrazione della vita di Don Bosco, un volto espressionista del santo dei giovani chiude lo sguardo dei passanti, dopo che date e suggestioni figurative hanno evocato la sua infanzia e  l’opera avviata con i ragazzi di strada nella Torino dell’Ottocento.

La Don Bosco Story sarà una sorpresa piacevole per gli abitanti del quartiere Aurora, per i pellegrini che quotidianamente visitano la Basilica di Maria Ausiliatrice e per i nuovi salesiani e i loro amici che a fine mese celebreranno la partenza missionaria, ossia il mandato ad andare fra i giovani più svantaggiati nei paesi in via di sviluppo.

È anche per questa ragione che Missioni Don Bosco ha curato l’iniziativa: l’immagine di una famiglia religiosa attenta ai giovani e in grado di parlare il loro linguaggio come in origine, è una bella impronta che i missionari di oggi possono e devono portare con  sé.

La performance di Mr. Wany è stata documentata con riprese fotografiche e audiovisive che saranno messe a disposizione dei giornalisti; verrà realizzato anche un video-reportage prodotto da BaseZero di Stefano Cravero e Enrico Bisi, regista del documentario cult “Numero Zero, Alle Origini del Rap Italiano”.

L’iniziativa ha mosso l’attenzione delle istituzioni e degli operatori culturali del quartiere: nella giornata di ieri, un gruppo di professionisti del Balletto Teatro Torino della Scuola di danza di Loredana Furno ha voluto portare il suo omaggio con un flash mob, e si profila una sorta di inaugurazione con il presidente della Circoscrizione 7, Luca Deri, per rimarcare il legame di Don Bosco con questo territorio.

La “street art” racconta la vita di don Bosco

Si segnala la notizia pubblicata da Repubblica Torino, in data 06 settembre 2018, a cura di Alessandro Contaldo, circa l’iniziativa che sta colorando il muro tra via Cigna e via Maria Ausiliatrice con la storia di Don Bosco, grazie all’opera di Mr Wany.

La storia di don Bosco diventa “street art”

Per i 150 di Maria Ausiliatrice, i salesiani hanno deciso di puntare sull’arte di strada come mezzo visivo per far passare il messaggio cristiano, commissionando al writer Mr Wany un murale di quaranta metri quadri che raffigura le tappe principali della vita di don Giovanni Bosco, fondatore della congregazione. L’opera, curata dall’associazione Missioni don Bosco, sta prendendo forma in questi giorni sul muro tra via Maria Ausiliatrice e via Cigna. L’obiettivo, spiegano i salesiani è: “marcare, con uno sguardo ai giovani e alla loro cultura, il rapporto con il quartiere Valdocco”. Non è la prima volta che l’artista, originario di Brindisi, esegue un’opera a Torino: è suo il graffito che compare davanti alla Mole Antonelliana, realizzato a marzo durante lo scorso Sottodiciotto Film Festival.

 

Guarda la gallery su Repubblica.it

La Basilica si veste a festa per le Prime Professioni

Durante il pomeriggio dell’8 settembre, presso la Basilica di Maria Ausiliatrice e nelle mani di don Francesco Cereda, Vicario del Rettor Maggiore, i dieci novizi salesiani di Pinerolo Monte Oliveto hanno fatto la loro prima professione religiosa.

I loro nomi e le ispettorie di appartenenza sono:

Matthew John Paul Alfino (MLT),
Raphael Axisa (MLT),
Stefano Brambilla (ILE),
Andrea Domenico Festa (ILE),
Giorgio Giuseppe Domenico Ramundo (ICP),
Michele Maria Reolon (INE),
Elia Rubin (INE),
Christoph Salinger (AUS),
Tomaz Stojc (SLO),
Iosif Tulbure (INE).

Motivo di particolare gioia per l’Ispettoria del Piemonte e Valle d’Aosta, è l’ingresso tra i confratelli di Giorgio Ramundo che prima dell’anno trascorso in noviziato, tra gli altri impegni svolti, aveva supportato con il suo lavoro la Pastorale Giovanile Ispettoriale.

 

Prime professioni a Valdocco

Publiée par Salesiani Piemonte, Valle d'Aosta e Lituania sur Samedi 8 septembre 2018

 

 

La storia di don Bosco diventa street art a Valdocco

Il graffito di Mr. Wany per i 150 anni della Basilica

Da oggi l’artista Mr. Wany racconta la vita di Don Bosco sui muri di Valdocco.

A complemento delle celebrazioni dei 150 anni della Basilica Maria Ausiliatrice, la Comunità Salesiana “Maria Ausiliatrice” di Valdocco ha deciso di marcare così, con uno sguardo ai giovani e alla loro cultura, il loro rapporto con il quartiere di Valdocco.

Nell’arco di due settimane, Mr. Wany, writer italiano di fama internazionale, svilupperà la “Don Bosco Story” sulla superficie di 40 metri quadri del muro fra via Maria Ausiliatrice e via F. Cigna. Una sorta di trait d’union dal sapore contemporaneo, che guarda al passato usando un linguaggio, quello della street art, che è parte integrante della cultura giovanile. La raffigurazione ripercorre le tappe principali della biografia di Don Bosco dialogando con l’architettura della Basilica e integrandosi con lo spazio urbano circostante.

L’iniziativa, voluta dai salesiani di Valdocco e curata dall’associazione Missioni Don Bosco, ha mosso l’attenzione delle istituzioni e degli operatori culturali del quartiere.

La performance di Mr. Wany sarà documentata con riprese fotografiche e audiovisive che saranno messe a disposizione dei giornalisti e verrà realizzato un video-reportage prodotto da BaseZero di Stefano Cravero e Enrico Bisi, regista del documentario cult “Numero Zero, Alle Origini del Rap Italiano”.

Rassegna Stampa

06/09/2018 Pag. 8 Ed. Torino

Così la storia di don Bosco diventa “street art”

La comunità di Valdocco commissiona un maxi grato al writer Mr Wany da realizzare per i 150
anni di Maria Ausiliatrice

I tempi cambiano e pure la religione si adegua. Se negli ultimi secoli il tipico mezzo visivo con cui far passare il messaggio cristiano è stato l’affresco, ora i salesiani hanno deciso di puntare sull’arte di strada. La comunità “Maria Ausiliatrice” di Valdocco ha infatti commissionato un maxi graffito a Mr Wany, un writer italiano di fama internazionale. Il soggetto? La storia di don Bosco, naturalmente. L’opera, curata dall’associazione Missioni don Bosco, sarà composta sul muro tra via Maria
Ausiliatrice e via Cigna. Mr Wany avrà a disposizione una “tela” di quaranta metri quadrati per raffigurare le tappe principali della vita di san Giovanni Bosco.

Sarà «una sorta di trait d’union dal sapore contemporaneo, che guarda al passato usando un linguaggio, quello della street art, che è parte integrante della cultura giovanile», come spiegano i salesiani in una nota. L’obiettivo, spiegano, , è «marcare, con uno sguardo ai giovani e alla loro cultura, il rapporto con il quartiere Valdocco».

Mr Wany (al secolo Andrea Sergio) ha iniziato a lavorare ieri alla “Don Bosco Story” e il suo lavoro sarà documentato da un video-reportage prodotto da BaseZero di Stefano Cravero e Enrico Bisi, regista del documentario cult “Numero zero, alle
origini del rap italiano”. Non è la prima volta che l’artista, originario di Brindisi, esegue un’opera a Torino: è suo il graffito che compare davanti alla Mole antonelliana, realizzato a marzo durante lo scorso Sottodiciotto Film Festival. Nel suo curriculum, Mr Wany ha anche diverse opere realizzate in giro per il mondo, compresi due enormi condomini di Beirut protagonisti del progetto “The O1ne”. Ora la sua arte aiuterà a rendere ancora più “pop” il santo che fondò le congregazioni dei salesiani. 

Valdocco pronta ad accogliere Harambee 2018 (28 – 30 settembre)

Dal 28 al 30 settembre si terrà a Valdocco il tradizionale appuntamento “missionario” dell’Harambèe.

Tema dell’incontro saranno le parole dell’Angelo ai pastori e a tutta l’umanità

“Vi annuncio una gioia grande” (Lc 2,10),

insieme con l’accorato invito di Papa Francesco nella EVANGELII GAUDIUM

“Non lasciamoci rubare la gioia dell’evangelizzazione!”

 

 

Programma:

  • Venerdì 28 settembre

    • ore 20:00 | Accoglienza e cena al sacco
    • ore 21:30 | Lectio biblica e fontane di luce
  • Sabato 29 settembre

    • ore 09:00 | Itinerario dei primi oratori a Torino, luoghi del primo annuncio
    • ore 13:00 | Pranzo
    • ore 15:30 | “Identità del primo annuncio e specifico salesiano” – don Stefano Mazzer SdB
    • ore 16:15 | Riflessione personale e lavoro di gruppo
    • ore 19:30 | Cena e animazione
    • ore 21:30 | Veglia di preghiera itinerante in Valdocco
    • ore 23:00 | Buonanotte
  • Domenica 30 settembre

    • ore 08:30 | Accoglienza in teatro
    • ore 09:00 | “Carità e primo annuncio con i migranti” – Agostino e Cinzia Sella
    • ore 10:30 | Presentazione dei Missionari partenti
    • ore 11:00 | Celebrazione eucaristica presieduta dal Rettor Maggiore e 149° mandato missionario
    • ore 13:30 | Pranzo