Una novena “mondiale” a Maria Ausiliatrice

In questo 2018 si celebrano i 150 anni dall’inaugurazione e consacrazione della basilica di Maria Ausiliatrice di Torino (1868-2018). Per festeggiare quest’importante anniversario il Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Ángel Fernández Artime, con il sostegno del Dicastero per la Comunicazione Sociale, ha lanciato un’iniziativa per unire tutta la Famiglia Salesiana in preghiera attorno a Maria: una novena “mondiale” all’Ausiliatrice in vista della sua festa (24 maggio), realizzata attraverso dei video che saranno resi disponibili nei prossimi giorni su vari canali.

La struttura della novena prevede per ogni giorno:

  • la presentazione del tema quotidiano da parte del Rettor Maggiore;
  • il racconto di uno dei sogni di Don Bosco, selezionati tra i principali sogni in cui compare la Vergine Maria e curati nei testi da don Bruno Ferrero, Direttore del Bollettino Salesiano italiano;
  • un commento sul sogno da parte del Rettor Maggiore;
  • una breve testimonianza di un membro della Famiglia Salesiana;
  • delle invocazioni conclusive.

I video, realizzati grazie alla collaborazione dell’équipe di Comunicazione Sociale dell’Ispettoria dell’Italia Meridionale (IME), sono stati pensati per essere diffusi e utilizzati nei momenti di preghiera comunitaria nella case salesiane e della Famiglia Salesiana in tutto il mondo, così come nei tradizionali momenti del “buon giorno” o della “buona notte” nelle parrocchie o negli oratori.

Per questo motivo i video della novena saranno resi disponibili in italiano, inglese e spagnolo già a partire dal 10 maggio su vari canali:

SDB.org
ANS - Pagina Flickr
ANS - Canale Youtube

Dal 14 maggio, inoltre, saranno quotidianamente inseriti sul sito di ANS e resi disponibili anche in francese e portoghese.

Chi desiderasse provvedere alla loro traduzione in altre lingue, potrà richiedere i materiali alla redazione di ANS.

Video di presentazione della novena

 

(Articolo tratto da ANS – Agenzia Info Salesiana) 

San Domenico Savio ed il dono della vita

Nell’anno 150° dalla consacrazione della Basilica di Maria Ausiliatrice a Torino Valdocco, si organizza un incontro di affidamento a San Domenico Savio, le cui spoglie sono custodite presso l’altare a lui dedicato in Basilica, per giovani coppie che desiderano aprirsi al dono di una vita nuova.

La tradizione dell’abitino di San Domenico Savio è ogni giorno testimoniata da tante mamme e famiglie che, prima o dopo la nascita di un bambino o di una bambina, pregano invocando l’intercessione del giovane santo e si affidano a lui nell’impegno di educare cristianamente la nuova vita che il Signore ha donato.

L’invito è per Venerdì 4 maggio 2018, alle ore 21.00 nella Basilica “Maria Ausiliatrice” di Torino. L’appuntamento sarà occasione per l’affidamento a San Domenico Savio e l’ascolto di alcune testimonianze.

L’iniziativa è parte del programma proposto in occasione del 150° anniversario della consacrazione della Basilica “Maria Ausiliatrice” (1868 – 9 giugno 2018).

In arrivo il Rettor Maggiore nella Terra di Don Bosco

Visita del Rettor Maggiore all’Ispettoria Piemonte e Valle d’Aosta
18 maggio – 21 maggio 2018

Don Ángel Fernández Artime, X successore di Don Bosco, giungerà nella terra di Don Bosco nel mese di Maggio, dove i calendari dell’Ispettoria saranno popolati di appuntamenti dedicati a Maria Ausiliatrice.

Una visita lunga 4 giorni, nella quale don Ángel sarà impegnato nelle principali opere salesiane, incontrando i confratelli e i giovani dell’Ispettoria.

Ecco il calendario delle tappe della Visita:

Venerdì 18 Maggio 2018

Novara
(125° dell’Opera)

ore 15.00 – Visita e incontro con gli studenti

ore 18.00 – Incontro con i giovani salesiani dell’Ispettoria

Sabato 19 Maggio 2018

Valdocco

ore 9.30 / 11.30 – Incontro con i Confratelli
11.45 – Incontro con i Direttori
12.30 – Pranzo con i confratelli
16.00 / 17.00 – Incontro con le FMA
17.30 / 19.00 – Incontro con i giovani MGS
21.00 – Spettacolo MGS e Buonanotte

Domenica 20 Maggio 2018

Mattina: To. San Paolo
(100° dell’Opera)

ore 10.30 – S.Messa e Visita

Pomeriggio: Valdocco

ore 16.00 – Incontro con la Famiglia salesiana
ore 18.00 – Saluto ai Confratelli dell’Infermeria
ore 18.50 – Vespri e buonanotte

Lunedì 21 Maggio 2018

Mattina: Fossano

Visita al CFP e Benedizione del nuovo laboratorio di Termoidraulica

Pomeriggio: Torino – San Giovanni Evangelista

ore 16.00 – Visita dell’opera e della presenza salesiana in
San Salvario con Benedizione dell’Housing per i
giovani ed Inaugurazione del laboratorio “La Bottega dei mestieri”

 

 

Festa di Maria Ausiliatrice 2018

Il calendario salesiano delle solennità si avvicina ad una festa nella festa, quest’anno: la ricorrenza di Maria Ausiliatrice (o Aiuto dei Cristiani), così cara a don Bosco. I tradizionali appuntamenti del 24 maggio, una tra le più sentite ricorrenze religiose della città di Torino, saranno infatti vissuti nel segno del 150º Anniversario della Basilica di Maria Ausiliatrice che, nel 1868 fu inaugurata e consacrata ufficialmente da don Bosco come monumento di riconoscenza alla Vergine Maria, come «chiesa madre» e centro spirituale dell’opera salesiana nel mondo.

Messe, momenti di preghiera ai piedi della statua della Madonna, pellegrinaggi di centinaia di persone in arrivo anche da altre province caratterizzeranno la giornata presso la cittadella salesiana di Valdocco «a porte aperte».

La Festa di Maria Ausiliatrice sarà celebrata per tutto il mese di Maggio, l’inizio del mese sarà dedicato alle giovani coppie, a Domenico Savio, il ragazzo santo e allievo di Don Bosco, e Madre Domenica Mazzarello, che con il santo dei giovani condivise da principio gli stessi ideali, sogni, speranze e lo stesso stile educativo.

Ecco gli appuntamenti principali in dettaglio:

Venerdi 4 Maggio

h. 21.00 Preghiera con le giovani coppie

Sabato 5 Maggio - Festa SAN DOMENICO SAVIO

Triduo: 2-3-4 maggio ore 16.25
h. 10.00 Festa – S. Messa solenne

Sabato 12 Maggio - Festa S. M. DOMENICA MAZZARELLO

Triduo: 9-10-11 maggio ore 16.25 e ore 19.00
Sabato 12, ore 8.00: Festa -S. Messa solenne

Successivamente, si osserverà la NOVENA di avvicinamento alla festa di Maria Ausiliatrice con i seguenti orari:

Da Martedì 15 a Mercoledì 23 Maggio - NOVENA

ore 16.30 Rosario
ore 17.00 St. Messa e riflessione
ore 19.00 Rosario con le comunità sdb e fma
ore 21.00 – 22.00 Momento Mariano, Adorazione e Compieta

Infine, i festeggiamenti culmineranno con un fitto programma di appuntamenti e celebrazioni solenni.
Si segnala, inoltre, che la Veglia (dalle ore 20.30 all’ 1.30), le Concelebrazioni (delle ore 11.00 e 18.30) e la Processione saranno trasmesse in Mondovisione via Satellite da TELEPACE HD canale sky 515 in collaborazione con Missioni Don Bosco. La Concelebrazione delle ore 11.00 e la Processione saranno trasmesse anche da TELESUBALPINA canale 16.

Mercoledì 23 Maggio - VIGILIA DELLA FESTA

  • ore 19.00 Vespri Solenni
  • ore 20.30 Celebrazione Penitenziale
  • ore 21.30 S. Messa Presiede mons. Cristòbal Lòpez Romero sdb, Arcivescovo di Rabat.
  • ore 22.30 Rosario Animazione Suore Figlie di Gesù Buon pastore
  • ore 23.30 Ufficio delle letture Presiede don G. Challisery sdb, Vicerettore
  • ore 24.00 S. Messa Mezzanotte Presiede don G. Palizzi sdb, Direttore Borgomanero

BASILICA Ss. Messe:
ore 6.30 / 7.00 / 7.30 / 8.00
CHIESA SUCCURSALE
Ss. Messe ore 9.00 / 10.00 / 17.00 / 18.30

Il Santuario rimane aperto tutta la notte per l’adorazione eucaristica solenne (5.30 Lodi – 6.00 S. Messa)

Giovedì 24 Maggio - FESTA DI MARIA AUSILIATRICE

  • ore 7.00 S. Messa Presiede don S. Frigato sdb
  • ore 8.30 S. Messa (scuole sdb e fma). Presiede don E. Stasi sdb, Ispettore ICP.
  • ore 10.00 S. Messa Presiede don M. Lollobrigida sdb, novello sacerdote.
  • ore 11.00 S. Messa Presiede S.E. mons. Cesare Nosiglia. Anima i canti la Corale della Basilica.
  • ore 15.00 Benedizione dei Bambini. Presiede don Claudio Durando, sdb (Parroco di Maria Ausiliatrice).
  • ore 16.00 Vespri Solenni. Presiede don A. Marino, direttore (Centro diocesano vocazione).
  • ore 17.00 S. Messa Presiede card. Saverino Poletto, arcivescovo emerito di Torino.
  • ore 18.30 S. Messa Presiede don A. Fernandez Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani.
  • ore 20.30 SOLENNE PROCESSIONE (S.E. mons. Cesare Nosiglia). Al termine S. Messa (Presiede mons. G. Martinacci, rettore della Consolata).

Percorso della Processione:
Via Maria Ausiliatrice – Via Salerno – Contro viale Corso Regina Margherita – Controviale Corso Principe Oddone – Strada del Fortino (corsia nord/contromano) – Via Cigna – Controviale C.so Regina Margherita – Piazza Maria Ausiliatrice.

Programma completo della festa di Maria Ausiliatrice

Maggio in Festa: Maria Ausiliatrice 2018

Il calendario salesiano delle solennità si avvicina ad una festa nella festa, quest’anno: la ricorrenza di Maria Ausiliatrice (o Aiuto dei Cristiani), così cara a don Bosco. I tradizionali appuntamenti del 24 maggio, una tra le più sentite ricorrenze religiose della città di Torino, saranno infatti vissuti nel segno del 150º Anniversario della Basilica di Maria Ausiliatriceche, nel 1868 fu inaugurata e consacrata ufficialmente da don Bosco come monumento di riconoscenza alla Vergine Maria, come «chiesa madre» e centro spirituale dell’opera salesiana nel mondo.

Messe, momenti di preghiera ai piedi della statua della Madonna, pellegrinaggi di centinaia di persone in arrivo anche da altre province caratterizzeranno la giornata presso la cittadella salesiana di Valdocco «a porte aperte».

La Festa di Maria Ausiliatrice sarà celebrata per tutto il mese di Maggio, l’inizio del mese sarà dedicato alle giovani coppie, a Domenico Savio, il ragazzo santo e allievo di Don Bosco, e Madre Domenica Mazzarello, che con il santo dei giovani condivise da principio gli stessi ideali, sogni, speranze e lo stesso stile educativo.

Ecco gli appuntamenti principali in dettaglio:

Venerdi 4 Maggio

h. 21.00 Preghiera con le giovani coppie

Sabato 5 Maggio - Festa SAN DOMENICO SAVIO

Triduo: 2-3-4 maggio ore 16.25 h. 10.00 Festa – S. Messa solenne

Sabato 12 Maggio - Festa S. M. DOMENICA MAZZARELLO

Triduo: 9-10-11 maggio ore 16.25 e ore 19.00 Sabato 12, ore 8.00: Festa -S. Messa solenne
Successivamente, si osserverà la NOVENA di avvicinamento alla festa di Maria Ausiliatrice con i seguenti orari:

Da Martedì 15 a Mercoledì 23 Maggio - NOVENA

  • ore 16.30 Rosario
  • ore 17.00 St. Messa e riflessione
  • ore 19.00 Rosario con le comunità sdb e fma
  • ore 21.00 – 22.00 Momento Mariano, Adorazione e Compieta
Infine, i festeggiamenti culmineranno con un fitto programma di appuntamenti e celebrazioni solenni.  Si segnala, inoltre, che la Veglia (dalle ore 20.30 all’ 1.30), le Concelebrazioni (delle ore 11.00 e 18.30) e la Processione saranno trasmesse in Mondovisione via Satellite da TELEPACE HD canale sky 515 in collaborazione con Missioni Don Bosco. La Concelebrazione delle ore 11.00 e la Processione saranno trasmesse anche da TELESUBALPINA canale 16.

Mercoledì 23 Maggio - VIGILIA DELLA FESTA

  • ore 19.00 Vespri Solenni
  • ore 20.30 Celebrazione Penitenziale
  • ore 21.30 S. Messa Presiede mons. Cristòbal Lòpez Romero sdb, Arcivescovo di Rabat.
  • ore 22.30 Rosario Animazione Suore Figlie di Gesù Buon pastore
  • ore 23.30 Ufficio delle letture Presiede don G. Challisery sdb, Vicerettore
  • ore 24.00 S. Messa Mezzanotte Presiede don G. Palizzi sdb, Direttore Borgomanero

BASILICA Ss. Messe: ore 6.30 / 7.00 / 7.30 / 8.00 CHIESA SUCCURSALE Ss. Messe ore 9.00 / 10.00 / 17.00 / 18.30 Il Santuario rimane aperto tutta la notte per l’adorazione eucaristica solenne (5.30 Lodi – 6.00 S. Messa)

Giovedì 24 Maggio - FESTA DI MARIA AUSILIATRICE

  • ore 7.00 S. Messa Presiede don S. Frigato sdb
  • ore 8.30 S. Messa (scuole sdb e fma). Presiede don E. Stasi sdb, Ispettore ICP.
  • ore 10.00 S. Messa Presiede don M. Lollobrigida sdb, novello sacerdote.
  • ore 11.00 S. Messa Presiede S.E. mons. Cesare Nosiglia. Anima i canti la Corale della Basilica.
  • ore 15.00 Benedizione dei Bambini. Presiede don Claudio Durando, sdb (Parroco di Maria Ausiliatrice).
  • ore 16.00 Vespri Solenni. Presiede don A. Marino, direttore (Centro diocesano vocazione).
  • ore 17.00 S. Messa Presiede card. Saverino Poletto, arcivescovo emerito di Torino.
  • ore 18.30 S. Messa Presiede don A. Fernandez Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani.
  • ore 20.30 SOLENNE PROCESSIONE (S.E. mons. Cesare Nosiglia). Al termine S. Messa (Presiede mons. G. Martinacci, rettore della Consolata).

Percorso della Processione: Via Maria Ausiliatrice – Via Salerno – Contro viale Corso Regina Margherita – Controviale Corso Principe Oddone – Strada del Fortino (corsia nord/contromano) – Via Cigna – Controviale C.so Regina Margherita – Piazza Maria Ausiliatrice.

Nel “Buongiorno Regione Piemonte” si parla del 150º della Basilica Maria Ausiliatrice

Si segnala che nell’edizione del TG Piemonte, nell’ambito della rubrica RAI “Buongiorno Regione Piemonte”, andata in onda Mercoledì 4 Aprile 2018, dal minuto 16:55, si può trovare l’approfondimento, a cura di Caterina Cannavà, dedicato ai festeggiamenti del 150º Anniversario della Basilica Maria Ausiliatrice, che non solo è teso a celebrare l’edificio del Santuario, ma coltiva primariamente l’obiettivo di “rinnovare la fede nel cuore degli uomini“, come sottolinea, nel corso dell’intervista, don Cristian Besso, rettore della Basilica. Buona Visione!

 

6/04: incontro con Don Davide Banzato

Il programma proposto in occasione del 150º Anniversario della Consacrazione della Basilica Maria Ausiliatrice farà tappa, Venerdì 6 Aprile 2018, con un appuntamento a partire dalle ore 18.00, insieme all’Associazione Internazionale “Nuovi Orizzonti” e Don Davide Banzato, attuale Assistente Spirituale Generale di Nuovi Orizzonti. Dal 2016 è stato nominato “Missionario della Misericordia” da Papa Francesco.

La vocazione specifica dei membri dell’Associazione “Nuovi Orizzonti” è testimoniare la Gioia di Cristo Risorto (Gv 15,9-17) ponendo una particolare attenzione al mistero della discesa agli inferi di Gesù. I Cavalieri della Luce prendono l’impegno di vivere il Vangelo per rinnovare il mondo con la rivoluzione dell’Amore. Ed è proprio da qui che partirà la visita nel cuore di Valdocco – il santuario di Maria Ausiliatrice – con Don Davide Banzato, che dapprima presiederà l’Eucaristia alle ore 18.00 e successivamente, alle ore 21, interverrà sul “Riportare il Vangelo là dove è nato: sulla strada”.

 

Nuovi Orizzonti è una Comunità Internazionale, diffusa in molti paesi, che si pone l’obiettivo di intervenire in tutti gli ambiti del disagio sociale realizzando azioni di solidarietà a sostegno di chi è in grave difficoltà, con una particolare attenzione alle tante problematiche che caratterizzano i ragazzi di strada e il mondo giovanile.

Chiara Amirante nasce a Roma nel 1966. E’ fondatrice e presidente di “Nuovi Orizzonti”, scrittrice e autrice di numerosi best-seller, consultrice in due Pontifici Consigli della Santa Sede, ha partecipato al Sinodo sulla Nuova Evangelizzazione.

Negli anni ’90 inizia la sua avventura – e contestualmente quella di Nuovi Orizzonti – nel mondo della strada incontrando nei sottopassaggi della Stazione Termini di allora il popolo della notte: giovani con problemi di tossicodipendenza, alcolismo, prostituzione, AIDS, carcere…

Ad oggi l’impegno di Nuovi Orizzonti si sviluppa in diverse Aree di servizio e si concretizza nella realizzazione di centri, comunità di accoglienza e numerose iniziative sociali.

7/04: Meditazione Spirituale in forma di concerto

Un’altro appuntamento che si colloca nel ricco calendario del 150 º Anniversario della Basilica Maria Ausiliatrice. 

Sabato 7 Aprile 2018 a partire dalle ore 20.45 la musica classica sarà il leit motiv che accompagnerà la serata di meditazione spirituale in forma di concerto con l’Accademia Corale Guido d’Arezzo e il Coro Polifonico d’Aosta diretti da Mº Riccardo Naldi e accompagnati all’organo dal Mº don Maurizio Palazzo e dal Mº Roberto Fadda, osservando una composita scaletta, che spazierà da Bruckner a Bartolucci, da Messiaen a Peeters, da Alain fino a Pasini.

Un invito, dunque, rivolto a tutti coloro che amano la musica e desiderano concedersi momenti di concentrazione collettiva densi di suono, di respiro, di pensiero immersi in un’atmosfera accogliente e introspettiva, a casa di Maria Ausiliatrice.

Valdocco: Settimana Santa 2018

Si avvicina la Settimana Santa, si segnalano qui di seguito gli orari che osserverà la “Basilica Maria Ausiliatrice” di Valdocco a Torino:

  • DOMENICA DELLE PALME

    25 Marzo 2018
    SS. Messe – Orario Festivo con benedizione dell’ulivo

    • ore 10,30 Benedizione dell’ulivo all’oratorio Valdocco, processione verso la Basilica
    • ore  11,00 SANTA MESSA

    NB. Lunedì 26/03 – Martedì 27/03 – Mercoledì 28/03: le Sante Messe verranno celebrate secondo l’orario feriale (clicca qui per tutti gli orari).

  • GIOVEDI

    29 Marzo 2018

    • ore 7,30 Liturgia delle Ore con le Comunità di Valdocco
    • ore 18,30 Celebrazione della S. Messa “In Cena Domini”
    • ore 21,00 Adorazione Eucaristica
  • VENERDI’ SANTO

    30 Marzo 2018

    • ore 7,30 Liturgia delle Ore con le Comunità di Valdocco
    • ore 16,00 Via Crucis in Basilica
    • ore 18,30 Celebrazione della PASSIONE E MORTE DEL SIGNORE
  • SABATO SANTO

    31 Marzo 2018

    • ore 7,30 Liturgia delle Ore con le Comunità di Valdocco
    • ore 21,00 Solenne VEGLIA PASQUALE
      (durante la Veglia non ci saranno confessori disponibili)

 

Il Cardinal Gualtiero Bassetti in visita a Valdocco in occasione del 150° di consacrazione della Basilica di Maria Ausiliatrice.

Si propongono gli approfondimenti di racconto delle redazioni de “La Voce E il Tempo”, “Avvenire” e il TGR – Piemonte in occasione della visita del presidente della Cei “a casa di Don Bosco”.

Articolo a cura di Marina Lomunno

 

Sono stati i ragazzi e le ragazze del primo oratorio fondato da Don Bosco a Valdocco ad accogliere nel pomeriggio di venerdì scorso il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, invitato nella casa madre dei salesiani per coronare le celebrazioni del 150° di consacrazione della Basilica di Maria Ausiliatrice. Il cardinale appena giunto nel cortile della Basilica è stato salutato con un battimani e subito si è seduto su una gradinata in mezzo ai giovani improvvisando una catechesi. «Don Bosco vi ha insegnato la lingua della Pentecoste, ha parlato la lingua dell’amore e tutti l’hanno capito. Preghiamo perché in tutti gli ora- tori del mondo si parli questa lingua». I ragazzi hanno consegnano al cardinale la felpa e la maglietta dell’oratorio Valdocco. «Le indosserò e penserò a voi, speriamo mi vadano bene», ha scherzato. A seguire la Messa con la famiglia salesiana nella Basilica voluta da Don Bosco. «Un albero grande è nato dal cortile di Valdocco e da questa Basilica – ha sottolineato il presidente della Cei nell’omelia. I figli e le figlie di Don Bosco sono accanto ai giovani di tutti e cinque i continenti, in 130 Paesi del mondo. Anche oggi, come nella Torino dell’Ottocento, ci sono moltitudini di giovani poveri o abbandonati a se stessi nel loro mondo cybernetico, fuori della realtà. Ecco perché il Papa ha indetto un Sinodo sui giovani: tutta la Chiesa è chiamata ad avvicinarsi a questo mondo».

In serata la Basilica si è nuovamente gremita per ascoltare la Lectio del cardinale, accolto dall’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, dall’emerito, il cardinale Severino Poletto, dall’ispettore dei salesiani per il Piemonte e la Valle d’Aosta, don Enrico Stasi, e dal rettore della Basilica, don Cristian Besso.

Nella meditazione sul tema “La Chiesa in Italia e il cammino proposto da papa Francesco”, il presidente della Cei ha messo a confronto Don Bosco e papa Francesco che «hanno avviato processi, più che occupare spazi, dando nuovo impulso alla Chiesa evangelizzatrice». «Don Bosco – ha sottolineato Bassetti – diceva che con le opere di carità ci chiudiamo le porte dell’inferno e ci apriamo il paradiso. Papa Francesco ha detto che essere artigiani della carità è come investire nel Paradiso e che i poveri sono il nostro passaporto per il Paradiso. Due personalità differenti, espressione di due epoche storiche, accomunati dalla stessa fede, dallo stesso amore per i poveri e anche dalle comuni origini piemontesi».

Al seguente link, è possibile accedere al servizio giornalistico realizzato da Caterina Cannavà.

 

Ecco l’articolo de La Voce e Il Tempo che, oltre ad una dettagliata descrizione dell’intera visita, pubblica integralmente la Lectio magistralis del cardinale Bassetti:

Bassetti, Don Bosco e Papa Francesco innamorati dei poveri

Torino – Il presidente della Cei, nell’ambito della visita a Valdocco nel 150° anniversario della consacrazione della basilica salesiana, il 9 marzo ha tenuto una lectio magistralis su «La Chiesa in Italia e il cammino proposto da Papa Francesco».

«Don  Bosco  diceva che ‘con le opere di carità ci chiudiamo le porte dell’inferno e ci apriamo il paradiso’. Papa Francesco ha detto che “essere artigiani della carità è come investire nel paradiso” e che i poveri sono il nostro “passaporto per il paradiso”. Giovanni Bosco e il Papa: due personalità differenti, espressione di due epoche storiche lontane, accomunati dalla stessa fede, dallo stesso amore per i poveri e anche dalle comuni origini piemontesi». Così il card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, ha iniziato la sua Lectio magistralis… continua a leggere 

 

A margine della visita a Valdocco, la giornalista M. Lomunno ha rivolto al presidente della CEI, alcune domande, ecco l’intervista che verrà pubblicata sulla versione cartacea nell’edizione di Domenica 18 Marzo 2018:

Il cardinale Bassetti a Torino: «Ricucire l’Italia»

Si intitolava «La Chiesa in Italia e il cammino proposto da Francesco» la Lectio magistralische il card. Gualtiero Bassetti, Presidente della Cei ha pronunciato nella serata di venerdì 9 marzo, a Torino, in occasione del 150° delle celebrazioni della consacrazione della Basilica di Maria Ausiliatrice. La presenza del Presidente dei Vescovi italiani ha sottolineato la riconoscenza della Chiesa italiana per don Bosco e per i suoi figli che ne continuano l’opera.  A margine dell’incontro abbiamo intervistato il cardinale sull’attualità dei santi sociali torinesi.

Eminenza, la sua Presenza a Torino nella Basilica di Maria Ausiliatrice, è stata l’occasione per visitare i luoghi salesiani: Valdocco è crocevia della santità sociale torinese. Qual è secondo lei l’attualità dei nostri santi sociali in un momento difficile per la nostra città che, come nell’Ottocento dove una grande fetta della popolazione viveva nell’indigenza, il 40% dei giovani è disoccupato e le periferie urbane soffrono le ricadute della crisi economica?

I santi sociali torinesi sono straordinariamente attuali. E lo sono per almeno due motivi: prima di tutto perché ci ricordano con forza che la Chiesa è da sempre presente nelle zone di indigenza e di povertà. Non è un’invenzione della modernità: cioè di una stagione che sembrerebbe diluire il cristianesimo nella solidarietà. Non si tratta assolutamente di questo: ma, al contrario, si tratta di rendere autentico il mistero dell’incarnazione e la croce gloriosa di Cristo. Laddove c’è una persona in difficoltà, da sempre, la Chiesa si china a curare e a fasciare le ferite, perché in quelle ferite sgorga il sangue di Gesù sulla Croce.

In secondo luogo, perché i santi sociali torinesi concretizzano le parole dell’apostolo Giovanni quando dice che noi siamo chiamati ad amare non solo «a parole» «ma con i fatti e nella verità». Queste parole che hanno anche fatto da incipit al messaggio di Papa Francesco per la Prima giornata mondiale dei poveri sono molto importanti perché ci chiamano ad agire nella storia con azioni concrete. Come si può ben capire, anche in questo richiamo alla questione sociale, c’è un filo diretto e continuo nel magistero della Chiesa. Un magistero che si rinnova sempre, ma che, al tempo stesso, è fedele alla tradizione. I santi sociali torinesi sono per noi dei modelli di vita a cui dobbiamo ispirarci, non per ripetere pedissequamente il passato, ma per costruire il futuro.

Durante la sua Lectio magistralis nella Basilica di Maria Ausiliatrice lei ha introdotto la sua riflessione indicando come due personalità così diverse, don Bosco e Papa Francesco, siano accomunate dalla scelta preferenziale dei poveri e dei giovani. Ha poi citato una frase di Papa Francesco per sintetizzare il suo pontificato: «Noi dobbiamo avviare processi, più che occupare spazi». Un programma che ha molte similitudini con i santi sociali come Giovanni Bosco i cui frutti dei processi da loro avviati nell’Ottocento sono ancora il motore trainante della nostra diocesi e non solo…     

Questo richiamo ai processi evocato da Papa Francesco è di fondamentale importanza. Non solo perché rimanda ad una fermissima fede nell’azione di Dio che ci sovrasta sempre, ma perché prende di petto un problema cruciale in ogni epoca storica: il rapporto degli uomini con il potere. Francesco con quella frase ci rammenta che la salvezza non viene dalla potenza degli uomini, ma solamente dal Padre, che è l’unico vero Signore della Storia. Se noi riconosciamo con sincerità questa verità e ci lasciamo guidare dall’ispirazione divina possiamo entrare in questa dimensione di totale affidamento e in definitiva possiamo cambiare il nostro stile di vita. Una vita troppo spesso soffocata dalle nostre ansie da prestazioni e dalle nostre ambizioni di successo e di dominio. In due parole, una vita che troppe volte è caratterizzata dalla mondanità e dal clericalismo. Due «piaghe» su cui Francesco si è soffermato molte volte e sempre con parole chiarissime. Dobbiamo convincerci, una volta per tutte, che nessun uomo è indispensabile e che i progetti pastorali se fatti senza questo spirito di abbandono nelle mani di Dio, inaridiscono e producono solo strutture burocratiche di dubbia utilità.

Don Bosco ha dedicato tutta la sua vita a dare speranza ai giovani, soprattutto quelli più «discoli e pericolanti». Tra i problemi dell’Italia c’è quello dei neet, giovani dai 15 ai 29 anni che non studiano né lavorano. Torino e il Piemonte purtroppo hanno anche questo primato, tanto che nostri Vescovi hanno lanciato recentemente un appello alle istituzioni per mettersi in rete e affrontare questo nodo fondamentale per dare futuro al Paese, studiando progetti per «stanare» i neet che stanno diventando un allarme sociale. Cosa è successo in questi anni se migliaia di giovani rifiutano di progettare il proprio futuro e come se ne può uscire?

Questo fenomeno a mio avviso ha una spiegazione duplice. Da un lato rappresenta il trionfo del nichilismo del mondo odierno. Un vuoto di valori e prospettive che nell’immediato fa vivere il ragazzo solo per se stesso e poi, nel giro di breve tempo, finisce per fargli perdere la speranza e la visione del futuro. Dall’altro lato, invece, certifica uno dei più grandi drammi della società italiana: una società bloccata, vecchia, immobile, fatta di oligarchie e pastoie culturali che bloccano ogni prospettiva di crescita. Molti giovani si perdono in questa palude sociale dove tutto sembra stagnante, opaco, poco attraente e senza futuro. Penso però che al di là delle difficoltà che indubbiamente esistono, noi adulti abbiamo il compito, anzi, la missione di prendere per mano questi ragazzi e di dirgli: «I care». La tua persona mi interessa. Ho a cuore la tua vita e la tua dignità. E poi aggiungere: «tu vali». Tu vali così come sei. Con i tuoi limiti e le tue virtù. Tu sei una perla preziosa agli occhi di Dio che ti ama infinitamente. E inoltre sei un talento prezioso per la comunità, per il Paese e per la Chiesa. Ecco una parola che a mio avviso va riscoperta: «talento». Ogni giovane è un talento da valorizzare e non abbandonare mai.

Lei è Arcivescovo di Perugia Città della Pieve: un suo predecessore fu il cardinale Pecci, quel Leone XIII che ha posto le basi della moderna dottrina sociale della Chiesa e il suo motto episcopale è «In charitate fundati», «fondati nella carità» che, richiamando la Lettera agli Efesini di san Paolo, anticipa e conferma la scelta dei poveri a cui da cinque anni ci indica Papa Francesco. Uno stile di episcopato ben preciso che sicuramente permeerà la sua Presidenza dei Vescovi italiani. Quali sono le urgenze che la Chiesa italiana indica al nuovo Governo dopo le elezioni del 4 marzo scorso per affrontare la crisi sociale che sta attraversando il nostro Paese?

Lo abbiamo sempre detto: i poveri, le famiglie e il lavoro. In definitiva, far ripartire l’Italia tutta intera, senza egoismi sociali e culturali. Per usare un’espressione che ho utilizzato spesso è necessario «ricucire l’Italia». Occorre rammendare un Paese in difficoltà e troppo spesso in crisi d’identità. È necessario dunque fornire una speranza e una strada certa all’Italia senza, però, soffiare sul fuoco delle divisioni e soprattutto senza cercare nemici immaginari o capri espiatori nei diversi o negli stranieri. Dobbiamo tutti quanti, ognuno secondo le sue capacità o disponibilità, assumerci delle responsabilità con un unico obiettivo: dare una mano allo sviluppo umano di questo Paese, alla luce della sua storia ricca e complessa. E anche, perché no, alla luce della dottrina sociale della Chiesa che è un patrimonio prezioso a cui attingere e a disposizione di tutti.

(Articolo tratto da La Voce e  Il Tempo,
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