Valdocco si prepara ad’ospitare – II edizione della Scuola per Delegati Ispettoriali per la Pastorale Giovanile Salesiana

Si pubblica la notizia di ANS – Agenzia Info Salesiana – relativa alla “II edizione della Scuola per Delegati Ispettoriali per la Pastorale Giovanile Salesiana”.

 

 

Notizia pubblicata su ANS

A tre anni dalla prima edizione, dal 6 al 18 maggio 2019 il Dicastero per la Pastorale Giovanile Salesiana torna a proporre una seconda edizione della Scuola per i Delegati per la Pastorale Giovanile rivolta a tutti quei Salesiani che sono stati nominati recentemente Delegati Ispettoriali per la Pastorale Giovanile Salesiana. Potranno partecipare anche quei Salesiani che si preparano ad assumere questa responsabilità in futuro.

Nella prima edizione, che si tenne a Roma nel maggio 2016, parteciparono circa 50 Salesiani provenienti da più di 40 Paesi diversi. Anche questa seconda edizione vuole essere espressione dell’internazionalità della Scuola. Le lingue ufficiali di lavoro saranno l’inglese, l’italiano e lo spagnolo. Sarà disponibile la traduzione simultanea, e i materiali saranno disponibili nelle tre lingue ufficiali.

La novità, tuttavia, è che la prossima edizione della Scuola si terrà al Colle Don Bosco e a Valdocco. Durante la prima settimana, quindi, i partecipanti saranno ospiti del Colle Don Bosco e seguiranno alcuni momenti direttamente nei luoghi Salesiani circostanti. La seconda e ultima settimana di lavoro, invece, si terrà a Valdocco. Anche qui, i partecipanti avranno modo di confrontarsi con la storia di Don Bosco e le risposte Salesiane alle sfide di oggi.

La Scuola si propone di promuovere una visione approfondita degli elementi fondamentali del patrimonio salesiano; fornire competenze adeguate e abilità chiave per l’animazione, la gestione e il coordinamento della pastorale giovanile ispettoriale; e, infine, favorire la crescita personale del Delegato, attraverso la riflessione sul proprio vissuto, l’interiorizzazione e la rielaborazione personale delle proprie motivazioni.

La metodologia dei lavori rifletterà la multidisciplinarietà della Scuola, alternando conferenze, tempi di confronto, dibattito, lavoro a gruppi, tempo per lo studio personale, momenti di cultura e spiritualità. L’organizzazione modulare prevedrà momenti dedicati a fare sintesi delle conoscenze teoriche, approfondimenti a partire dall’esperienza pratica e focus sul “saper fare” (know-how). Alcuni moduli, inoltre, saranno dedicati alla cura dello stile di vita e degli atteggiamenti personali del Delegato Ispettoriale per la Pastorale Giovanile Salesiana. Al termine di ogni giornata verrà proposto ad ogni partecipante di dedicare del tempo alla redazione di un “portfolio” personale.

Il numero di partecipanti è limitato, per garantire un efficace svolgimento della Scuola, secondo la metodologia sperimentata nella prima edizione. Occorre, pertanto, iscriversi il prima possibile per essere sicuri di potervi partecipare.

Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi ai contatti indicati nella locandina ufficiale: rcursi@sdb.org

23-25 Novembre 2018: in Vaticano, anche la Corale Basilica Maria Ausiliatrice

III INCONTRO INTERNAZIONALE
DELLE CORALI IN VATICANO

Le Corali incontrano Papa Francesco
nella Festa di Santa Cecilia

Il prossimo autunno, la Corale Basilica Maria Ausiliatrice di Valdocco, parteciperà  al raduno internazionale delle corali: una grande opportunità per incrementare la propria formazione liturgico-musicale, grazie al respiro internazionale dell’evento che ospiterà grandi esperti di musica sacra e liturgica da tutto il mondo.

Le cappelle musicali, le corali diocesane e parrocchiali, i musicisti, gli organisti, i direttori di coro e degli uffici liturgici di tutto il mondo tornano dunque ad incontrarsi dal 23 al 25 novembre 2018 per il III Incontro Internazionale delle Corali nella Festa di Santa Cecilia, Patrona della Musica e dei Musicisti.

L’evento, organizzato da Nova Opera Onlus in collaborazione con il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione si svolgerà interamente nella Città del Vaticano: venerdì 23 e sabato 24 in Aula Paolo VI e domenica 25 nella Basilica di San Pietro.

Il Convegno, incentrato sul tema: “Musica nella Liturgia e nella Catechesi per la Nuova Evangelizzazione”, si aprirà venerdì 23 novembre e vedrà la presenza dei massimi esperti di musica sacra e liturgica provenienti da tutto il mondo. Sono previste relazioni, testimonianze dai cinque continenti e prove pratiche che coinvolgeranno attivamente tutti i presenti.

Il Convegno proseguirà anche nella mattina di sabato con la conferenza di S. E. Mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Momento culminante sarà l’Udienza speciale che Papa Francesco concederà a tutti gli iscritti al Convegno.

Il meeting internazionale si concluderà domenica con la celebrazione della Santa Messa nella Basilica di San Pietro presieduta da S. E. Mons. Rino Fisichella ed animata da tutti i cantori.

Al termine della Celebrazione Eucaristica, sarà possibile partecipare alla preghiera dell’Angelus del Santo Padre in Piazza San Pietro.

 

Maggiori info su Corale Basilica Maria Ausiliatrice

Torino, piazze e vie della città di don Bosco

Si intitola «La Città di don Bosco» un libro fotografico sulla città dove il santo dei giovani ha speso la sua vita (e contribuito a rendere famosa Torino nel mondo). Il volume, pubblicato in occasione delle celebrazioni del 150° dell’inaugurazione della Basilica di Maria Ausiliatrice avvenuta il 9 giugno del 1868, presente don Bosco, è un dono che don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani ha voluto per rendere omaggio, non solo alla Chiesa madre dei salesiani e alla diocesi subalpina, ma anche a Torino la città in cui il fondatore ha «inventato» e poi sviluppato il suo sistema educativo.

Il libro speciale e fuori commercio, edito dai Salesiani di don Bosco (per informazioni: Congregazione salesiana, via Marsala, 42, 00185 Roma, tel. 06.4927221), è pubblicato in 5 lingue perché 132 sono i Paesi nei 5 continenti dove i figli e le figlie di don Bosco, partiti da Valdocco e dalle strade della Torino documentata dalle belle immagini attuali e storiche della nostra città, hanno portato il carisma dell’«educazione è cosa di cuore» di cui era convinto il santo. Continua a leggere…

 

“Una vocazione che viene da lontano”: dodici nuovi diaconi salesiani

Dodici giovani salesiani, studenti della Pontificia Università Salesiana di Torino Crocetta, sabato 16 giugno sono stati ordinati diaconi dall’arcivescovo di Torino, Mons. Nosiglia, presso la Basilica di Maria Ausiliatrice di Valdocco. I nuovi diaconi: Giacomo Brogin (ILE), Jan Fojtů (CEP), Marco Frecentese (ICC), Giovanni Frigerio (ILE), Pravin Joseph (INM), Davide Moretto (INE), Davide Perosa (INE), Piero Pietrobelli (INE), Paolo Pollone (ICP), Giovanni Rondelli (ILE), Paolo Rossolini (INE) e Andrea Torresin (ILE).

La vostra vocazione viene da lontano. Viene dal cuore di Dio”, ha spiegato loro l’Arcivescovo durante la messa. Con gli auguri che il loro ministero sia fecondo, Nosiglia ha anche precisato che a ciascuno non mancherà l’aiuto necessario proprio da Colui che li ha chiamati a seguirlo più da vicino: “Quando eravate piccoli forse neppure pensavate di diventare salesiani, poi diaconi e poi sacerdoti. Ma Dio già ci pensava. Questo fatto vi assicura che non dovrete temere, non dovrete aver paura di fronte alle situazioni che dovrete affrontare perché il Signore è con voi e vi proteggerà sempre”.

Articolo a cura di Antonio Carriero, sdb

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Il 150° della Basilica: la rassegna stampa

Ecco una rassegna stampa dei servizi giornalistici realizzati in occasione della celebrazione di Sabato 9 Giugno 2018 del 150° Anniversario della consacrazione della Basilica Maria Ausiliatrice.

 

Articolo a cura di Marina Lomunno

Torino. Boccardo: la Vergine per sempre aiuto dei cristiani

Ieri il rito presieduto dell’arcivescovo per i centocinquant’ anni dalla consacrazione della Basilica che fu sognata da don Bosco

Era il 9 giugno 1868 quando l’allora arcivescovo di Torino, Alessandro Riccardi, consacrava a Valdocco la chiesa di Maria Ausiliatrice, presente don Bosco, che vedeva così realizzato il più celebre dei suoi sogni. Una notte nel 1844, quando era ancora alla ricerca di una sede stabile per il suo oratorio, Maria gli apparve indicandogli il terreno in cui costruire un luogo dove “Dio sia onorato in modo specialissimo”. E così avvenne: don Bosco tra difficoltà enormi realizzò la Basilica, poi casa-madre dei salesiani, che continua a essere centro propulsore del sistema preventivo del santo dei giovani in 132 Paesi nei cinque continenti dove sono presenti i suoi figli e le sue figlie. Così nella mattinata di ieri, esattamente 150 anni dopo, le celebrazioni di questo anno “solenne” hanno avuto il culmine proprio nella Basilica dove si venerano le spoglie mortali di don Bosco e di madre Mazzarello, fondatrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice. «Centocinquanta anni fa don Bosco portava a compimento la costruzione di questa Basilica e affermava che era stata la Madonna stessa a costruire la sua casa e che ogni mattone corrispondeva a una grazia», ricordato nell’omelia Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia, che ha presieduto la concelebrazione con decine di salesiani e animata dai cori di Basilica, Colle don Bosco e Castelrosso diretti da don Maurizio Palazzo. «Non è tanto il numero degli anni in sé ad impressionare, quanto piuttosto il pensiero delle generazioni che qui si sono succedute, unite nella devozione e nella supplica a Maria “aiuto dei cristiani”». Boccardo è stato invitato nel cuore della salesianità in questo giorno speciale da don Cristian Besso, rettore della Basilica di Maria Ausiliatrice, e don Guido Errico, direttore della comunità di Valdocco, perché c’è un legame profondo tra don Bosco e la diocesi di Spoleto. «Ringrazio per essere qui per tanti motivi – ha proseguito Boccardo –. Perché sono piemontese e qui pellegrino fin da piccolo con mia mamma e poi come pastore della Chiesa di Spoleto-Norcia: la diocesi che mi è stata affidata, e che recentemente è stata martoriata dal terremoto, custodisce una venerata immagine in un santuario nelle valli di Spoleto che ha come titolo “aiuto dei cristiani”. Nelle memorie del santo si dice che il 24 maggio 1862 “don Bosco an-
nunzia alla sera con sua grande contentezza la prodigiosa manifestazione di una immagine di Maria avvenuta nelle vicinanze di Spoleto” e dice che “siccome la devota immagine non aveva alcun titolo, l’arcivescovo di Spoleto monsignor Arnaldi giudicò che fosse venerata sotto il nome di Auxilium christianorum”». Di qui l’ispirazione di don Bosco ad intitolare a Maria Ausiliatrice la “sua” Basilica. Chissà, ha auspicato don Besso, che in memoria del 150° non si possa gemellare l’Ausiliatrice di Valdocco con l’Ausiliatrice di Spoleto.

La concelebrazione di ieri, come ha richiamato don Stefano Martoglio, consigliere per la Regione mediterranea del salesiani, ha suggellato un fitto calendario di celebrazioni promosse dalla comunità salesiana di Maria Ausiliatrice in occasione del 150° della consacrazione della Basilica: tra queste, la visita il 6 marzo scorso del presidente della Cei, Gualtiero Bassetti, che ha voluto ringraziare a nome della Chiesa italiana la famiglia di don Bosco per «il grande albero nato dal cortile di Valdocco e da questa Basilica». E poi, nelle scorse settimane, la visita ispettoriale di animazione del rettor maggiore dei salesiani don Ángel Fernández Artime che ha incontrato le opere e i giovani degli oratori torinesi e ha partecipato alla processione di Maria Ausiliatrice nella solennità del 24 maggio presieduta dall’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia. Ieri, al termine del rito, il rettore don Besso ha anche ringraziato i numerosi benefattori tra cui il giornalista Maurizio Scandurra e l’imprenditore Cristiano Bilucaglia che hanno regalato alla Basilica un candelabro liturgico per il presbiterio commissionato alla Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone su motivo grafico dello scultore Ettore Marinelli.

 

 

 

 

 

Immagini, testi e diritti d’immagine, intellettuali, d’autore, la proprietà e ogni altro diritto: © Rai TGR. Direttore Vincenzo Morgante, Vicedirettori Ines Maggiolini, Enrico Castelli, Anna Donato, Giuseppina Paterniti, Federico Zurzo. Caporedattore centrale Tarcisio #Mazzeo. Vice caporedattore Andrea #Caglieris. Grazie a Gian Maria Corazza, a Enrico Bona e a tutta l’équipe tecnica e di redazione. Edizione di sabato 9 giugno 2018 ore 14.

Articolo a cura di Maria Teresa Martinengo

Il sogno di don Bosco è realtà da 150 anni

Dove tutto è nato, tra benefattori, debiti e guarigioni prodigiose, fino alla diffusione globale

Per costruire la Basilica di Maria Ausiliatrice, don Bosco si prodigò in ogni possibile modo. Debiti, tanti, richieste a personalità laiche ed ecclesiastiche, una grande lotteria, mentre la Madonna aumentava le «grazie» a chi aveva fatto offerte per la sua casa torinese. Guarigioni straordinarie di cui si diffonde la fama… Con un’attività frenetica difficilmente immaginabile oggi tra viaggi, lettere, visite, contatti di ogni tipo, arriva il 9 giugno 1868, 150 anni fa, il giorno – straordinario – della consacrazione. Le cronache raccontano un don Bosco che, per tutto il giorno, circondato da una folla di benefattori ed amici, commosso, non fa altro che lodare la Madonna. Il suo sogno «impossibile» è realtà.

Tempi tristi
Stamane alle 10, con mezz’ora di anticipo sull’ora di apertura delle porte ai fedeli 150 anni fa, inizierà la solenne celebrazione dell’anniversario presieduta dall’arcivescovo di Norcia-Spoleto, monsignor Renato Boccardo, invitato nel ricordo del suo predecessore ottocentesco che suggerì a don Bosco, in relazione a fatti prodigiosi avvenuti a Spoleto, legati ad una effigie mariana (Auxilium Christianorum), di intitolare la basilica a Maria Ausiliatrice. «I tempi sono così tristi che abbiamo bisogno che la Vergine Santissima ci aiuti a conservare la fede cristiana», aveva detto monsignor Arnaldi.

La Messa, in mondovisione su Telepace e in streaming su www.missionidonbosco.org, raggiungerà i salesiani e tutti coloro che in 133 Paesi del mondo (l’ultima scuola è stata aperta in Malesia) conoscono e vivono l’opera di don Bosco, partita da Valdocco, dalla basilica con ogni probabilità più nota e amata al mondo dopo San Pietro.

Qui è nato tutto
«Questa è la casa madre dei Salesiani e di tutti coloro che hanno incontrato il carisma di don Bosco: qui è nato tutto e ogni giorno da ogni parte del mondo arrivano persone che guardando don Bosco e l’Ausiliatrice vivono momenti di profonda commozione – racconta don Guido Errico, direttore della comunità di Valdocco -. Per la città, Maria Ausiliatrice è punto di riferimento, la devozione coinvolge giovani, anziani, fedeli che vivono un cammino di crescita, ragazzi che si interrogano sul proprio percorso di vita, giovani coppie, ex allievi». Tra l’immensa chiesa, le stanze, i cortili si ripercorre l’itinerario di don Bosco. «In occasione del 2015, 200° della nascita del nostro fondatore, quando abbiamo accolto Papa Francesco, e per il 150°, sono stati fatti imponenti lavori di restauro». Oggi la basilica è perfetta, come l’aveva sognata don Bosco.

Articolo a cura di Dario Rei

Il 9 giugno del 1868 ebbe luogo la solenne consacrazione della chiesa (dal 1911 poi basilica) – di Maria Ausiliatrice. La Chiesa era stata voluta da don Bosco proprio a Valdocco, nel quartiere della città che si era posto al centro della sua attività pastorale e pedagogica.
Si narra, secondo una movenza non insolita in molte storie di istituzione, che la prima intuizione del nuovo santuario provenisse “ab extra” , nel sogno della seconda Domenica di ottobre del 1844: «guardai di nuovo, e vidi una stupenda ed alta Chiesa. Nell’interno di quella Chiesa era una fascia bianca, in cui a caratteri cubitali stava scritto: Hic domus mea, inde gloria mea».
I lavori iniziarono in realtà molto più tardi, nell’autunno del 1863: senza fondi e accompagnati da peripezie economiche, che tuttavia non ne impedirono il rapido progresso. La prima pietra venne posta il 27 aprile 1865 alla presenza del principe Amedeo di Savoia, duca d’Aosta; il 23 settembre 1866 venne terminata la cupola di 19 metri di diametro, alla cui sommità fu posizionata la grande statua dorata della Madonna, opera di Camillo Boggio. Per la facciata, il progettista e direttore dei lavori Antonio Spezia si era rifatto alla palladiana chiesa di san Giorgio Maggiore in Venezia.
Come si presentasse il Santuario subito dopo la costruzione, lo si vede nel quadro della cappella dedicata a san Giuseppe: un complesso spoglio, senza le decorazioni in marmi policromi, che furono aggiunte successivamente, con l’unica cupola imbiancata a calce. La chiesa fu ingrandita tra il 1934 e il 1942, in concomitanza con la canonizzazione di don Bosco, le cui spoglie sono oggi ospitate in una cappella completata nel 1938: si aggiunsero la cupola minore, varie decorazioni e la costruzione dell’Oratorio, dove sono ancora presenti le stanze originali, e la cappella Pinardi, costruita sulla tettoia-baracca che era stata utilizzata agli inizi nella primavera del 1846.
Singolare connessione della Chiesa torinese con i luoghi natii di don Bosco è offerta dall’opera di Giuseppe Rollini: un pittore rimasto orfano e accolto a Torino nell’ Oratorio di San Francesco di Sales, che lavorò tra il 1869 ed il 1894 a più riprese in Maria Ausiliatrice, negli affreschi della cupola maggiore, nella navata centrale e in varie cappelle, per segnalarsi successivamente anche in altri edifici di culto torinesi e per gli apparati pittorici del Borgo Medievale. Il giovane Rollini (scrive Antonio Bosio in «Storia dell’ antica Abbazia e del Santuario di Nostra Signora di Vezzolano con alcuni cenni sopra Albugnano e paesi circonvicini»,Torino,1872 ) fu autore del quadro votivo della Madonna benefattrice e salvatrice, portato in processione nel 1867 dai «divoti castelnovesi a Maria Vergine del Vezzolano per la cessazione di crudo morbo» (il colera), che infuriava in contemporanea anche a Torino con numerose vittime. Il quadro, esposto per oltre un secolo nella chiesa di Vezzolano nella navata centrale, è stato di recente restaurato e lo si può vedere nella sala dell’abate all’interno del complesso canonicale.

All’anno stesso della consacrazione (1868) risale la grande pala posta sopra il tabernacolo: realizzata da Tommaso Lorenzone e voluta da don Bosco, per rappresentare «Maria, Madre della Chiesa» che la acclama «Madre e Ausiliatrice potente».  Per tutto l’Ottocento, la devozione mariana conosce un intenso sviluppo, che pone in primo piano non più la Mater dolorosa ma Maria l’Ausiliatrice, modello di vita e maternità (anche «allegra», come si esprimerà nelle sue lettere Maria Mazzarello, fondatrice dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice (cfr. «Don Bosco nella storia della cultura popolare», a cura di Francesco Traniello, Sei, Torino, pp. 187-207).

Una tradizione che continua e si rinnova. Secondo una recentissima catechesi del Papa ad inizio 2018 : «il dono di ogni madre e di ogni donna è tanto prezioso per la Chiesa, che è madre e donna. E mentre l’uomo spesso astrae, afferma e impone idee, la donna, la madre, sa custodire, collegare nel cuore, vivificare».

«Perché la fede non si riduca solo a idea o dottrina, abbiamo bisogno, tutti, di un cuore di madre, che
sappia custodire la tenerezza di Dio e ascoltare i palpiti dell’uomo».

 

Articolo a cura di Marina Lomunno

CON MONS. BOCCARDO – LA SOLENNE CELEBRAZIONE DEL 9 GIUGNO

Maria Ausiliatrice concluso il 150°

«La Madonna è la fondatrice e sarà la sostenitrice delle opere nostre a favore della gioventù». Così don Bosco, parlando con don Giovanni Cagliero, poi cardinale salesiano, motivava il suo desiderio di consacrare «una grande chiesa a Maria Ausiliatrice». È passato un secolo e mezzo dal 9 giugno del 1868 quando l’allora arcivescovo di Torino, mons. Alessandro Riccardi, consacrava la chiesa di Maria Ausiliatrice, presente don Bosco, che vedeva così realizzato il più «audace» dei suoi sogni. Una notte nel 1844, quando ancora non aveva trovato una sede per il suo oratorio, Maria gli apparve indicandogli il terreno dove costruire un luogo dove «Dio sia onorato in modo specialissimo». E così avvenne: don Bosco realizzò tra mille peripezie il sogno della Basilica, la chiesa Madre della futura Congregazione del salesiani, che continua ad essere centro propulsore del sistema preventivo del santo dei giovani in 132 paesi nei 5 continenti dove sono presenti i suoi figli e le sue figlie.

E nella mattinata di sabato, a 150 anni esatti dalla consacrazione, le celebrazioni di questo anno speciale hanno avuto il loro culmine in Basilica: «150 anni fa don Bosco portava a compimento la costruzione di questa Basilica e affermava che era stata la Madonna stessa a costruire la sua casa e che ogni mattone corrispondeva a una grazia» ha ricordato nell’omelia mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia, che ha presieduto la concelebrazione con decine di salesiani e animata magistralmente dai cori di Basilica, Colle don Bosco e Castelroso diretti dal maestro don Maurizio Palazzo. «Non è tanto il numero degli anni in sé ad impressionare, quanto piuttosto il pensiero delle generazioni che qui si sono succedute, unite nella devozione e nella supplica a Maria Aiuto dei cristiani». Mons. Boccardo è stato invitato a Torino alla chiusura uffi ciale del 150° da don Cristian Besso, rettore della basilica Maria Ausiliatrice e don Guido Errico, direttore della comunità di Valdocco, perché c’è un legame profondo tra don Bosco e la diocesi di Spoleto. «Ringrazio per essere qui stamattina per tanti motivi » ha proseguito mons. Boccardo «perché sono piemontese e qui pellegrino fin da piccolo con mia mamma e poi come pastore della Chiesa di Spoleto-Norcia: la diocesi che mi è stata affidata, e che recentemente è stata martoriata dal terremoto, custodisce una venerata immagine in un santuario nelle valli di Spoleto che ha come titolo ‘Aiuto dei cristiani’. Nelle memorie del santo si dice che il 24 maggio 1862 ‘don Bosco annunzia alla sera con sua grande contentezza la prodigiosa manifestazione di una immagine di Maria avvenuta nelle vicinanze di Spoleto’ e dice che ‘siccome la devota immagine non aveva alcun titolo, l’Arcivescovo di Spoleto mons. Arnaldi giudicò che fosse venerata sotto il nome di Auxilium christianorum’». Di qui l’ispirazione di don Bosco ad intitolare a Maria Ausiliatrice la «sua» Basilica. Chissà, come ha auspicato il rettore don Besso, in memoria del 150° non  si possa gemellare l’Ausiliatrice di Valdocco con l’Ausiliatrice di Spoleto…

La concelebrazione di ieri, come ha richiamato don Stefano Martoglio, consigliere per la regione mediterranea del salesiani, ringraziando mons. Boccardo a nome del Rettor Maggiore, ha suggellato un fitto calendario di celebrazioni promosse dalla Comunità salesiana di Maria Ausiliatrice in occasione del 150° della consacrazione della Basilica:
tra queste, la visita il 6 marzo scorso a Maria Ausiliatrice del presidente della Cei Gualtiero Bassetti e poi, nelle scorse settimane, la visita ispettorialedi animazione del Rettor Maggiore dei salesiani don Ángel Fernández Artime che ha partecipato alla solenne processione di Maria Ausiliatrice nella solennità del 24 maggio presieduta dall’Arcivescovo. Al termine della solenne concelebrazione, il rettore della Basilica ha anche ringraziato i numerosi benefattori tra cui il giornalista Maurizio Scandurra e l’imprenditore Cristiano Bilucaglia che hanno regalato per il 150° un candelabro liturgico per il presbiterio commissionato alla Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone disegnato dallo scultore Ettore Marinelli, in memoria dell’avvocato torinese Bruno Poy.

 

150° Anniversario della Basilica dedicata alla madre che “sa custodire, collegare nel cuore, vivificare”

Il 9 giugno 1868, 150 anni fa, si ricorda la consacrazione della grande basilica di Maria Ausiliatrice, voluta da don Bosco. Le cronache raccontano di un Giovanni Bosco commosso e continuamente riconoscente alla Madonna perché il suo sogno «impossibile» è realtà: una chiesa dedicata all’Ausiliatrice nel quartiere della città che si era posto al centro della sua attività pastorale e pedagogica.

Così, Sabato 9 giugno 2018, si è raggiunto il culmine del calendario di celebrazioni promosse dalla comunità salesiana di Maria Ausiliatrice in occasione del 150° della consacrazione della Basilica con la messa presieduta da Mons. Renato Boccardo, arcivescovo di Spoleto-Norcia, con decine di salesiani e animata dai cori di Basilica, Colle don Bosco e Castelrosso diretti da don Maurizio Palazzo. Mons. Boccardo è stato invitato in ricordo del suo predecessore ottocentesco che suggerì a don Bosco, in relazione a fatti prodigiosi avvenuti a Spoleto, legati ad una effigie mariana (Auxilium Christianorum), di intitolare la basilica a Maria Ausiliatrice.

 

OMELIA MONS. BOCCARDO

 

GALLERIA FOTOGRAFIA realizzata da don Antonio Saglia, sdb

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RASSEGNA STAMPA

Ecco una rassegna stampa dei servizi giornalistici realizzati in occasione della celebrazione di Sabato 9 Giugno 2018 del 150° Anniversario della consacrazione della Basilica Maria Ausiliatrice.

 

9 Giugno: Solenne Celebrazione del 150° Anniversario di consacrazione della basilica

“LA MADONNA VUOLE CHE LA ONORIAMO CON IL TITOLO DI AUSILIATRICE”

Sabato 9 Giugno 2018, alle ore 10.00, Sua Eccellenza Mons. Renato BOCCARDO, Arcivescovo di Spoleto – Norcia, presiederà la Solenne Celebrazione del 150° Anniversario di consacrazione della Basilica Maria Ausiliatrice di Torino.

–  C O M U N I C A T O     S T A M P A  –

CIRCOSCRIZIONE MARIA AUSILIATRICE
PIEMONTE E VALLE D’AOSTA

Gentile collega,

il 9 giugno 2018 si giunge al culmine delle celebrazioni dell’anniversario dei 150 anni dalla costruzione della Basilica di Maria Ausiliatrice

Don Guido Errico, direttore della comunità Maria Ausiliatrice di Valdocco, ripercorre le tappe fondamentali della devozione mariana di don Bosco: “San Giovanni Bosco in due ‘buona notte’ ai giovani dell’Oratorio (nel 1862 e nel 1865) dichiara il suo entusiasmo e la sua contentezza per alcuni coevi fatti prodigiosi avvenuti presso Spoleto, legati ad una effigie mariana. Egli sentì una particolare sintonia con il titolo con cui l’allora arcivescovo della città umbra, Mons. Arnaldi, aveva battezzato l’immagine mariana (Auxilium Christianorum) e dichiarò ad uno dei primi salesiani, Giovanni Cagliero: “Sinora abbiamo celebrato con solennità e pompa la festa dell’Immacolata, ed in questo giorno si sono incominciate le prime opere degli Oratori Festivi. Ma la Madonna vuole che la onoriamo sotto il titolo di Maria Ausiliatrice: i tempi sono così tristi che abbiamo bisogno che la Vergine SS. ci aiuti a conservare la fede cristiana”. E’ parso pertanto opportuno alla comunità salesiana – continua don Guido Errico – invitare il successore di quel pastore della chiesa spoletina, che suggerì al santo dei giovani la titolazione della Basilica da lui costruita, in obbedienza alla Vergine Maria, dopo il noto sogno del 1845″.

A memoria e festeggiamento di tali vicende, Sabato 9 Giugno 2018, alle ore 10.00, Sua Eccellenza Mons. Renato BOCCARDOArcivescovo di Spoleto – Norcia, presiederà la Solenne Celebrazione del 150° Anniversario di consacrazione della Basilica Maria Ausiliatrice di Torino. Si segnala, inoltre, la presenza di Don Stefano Martoglio, primo consigliere del Rettor Maggiore per la regione Mediterranea (Italia, Medio Oriente, Portogallo e Spagna) della Congregazione Salesiana,  in rappresentanza di Don Ángel Fernandez Artime, X successore di Don Bosco.

La diretta della Solenne Concelebrazione sarà trasmessa in mondovisione via satellite da TELEPACE HD canale sky 515 in collaborazione con Missioni Don Bosco. Sul sito www.missionidonbosco.org sarà accessibile la diretta in streaming.

La festa per i 150 anni della Basilica di Maria Ausiliatrice sulle reti sociali

La festa di Maria Ausiliatrice celebrata nei giorni scorsi a Torino è stata trasmessa in diretta per la prima volta anche con un commento in spagnolo. In totale, attraverso Facebook, sono state raggiunte oltre 140mila persone.

Le reti sociali hanno permesso che le celebrazioni torinesi della festa di Maria Ausiliatrice uscissero dai confini dell’Italia e si proiettassero in tutti i continenti. Le persone che hanno avuto accesso alle informazioni sulla processione di Maria Ausiliatrice e le Messe e gli eventi tenutisi tra il 23 e il 24 maggio a Torino sono state in totale 147mila circa; e il numero di persone che hanno seguito gli eventi in diretta sono state oltre 88.200.

La festa di Maria Ausiliatrice ha sempre suscitato interesse nella città di Torino e nel resto del mondo salesiano; quest’anno per la prima volta è stata vista in tutti i continenti: la trasmissione è stata guardata in diretta anche in Togo, Perù, Siria, Giappone…

La novità di quest’anno è stata quella di aggiungere la lingua spagnola alla simultanea trasmissione in italiano, attraverso un canale dedicato su Facebook. A curare la versione in spagnolo sono stati la religiosa delle Figlie di Maria Ausiliatrice suor Luigina Silvestrin e l’exallievo salesiano Ángel Gudiña.

I principali eventi trasmessi sono stati:

–      La presentazione del libro “La città di Don Bosco”, promosso dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, e curato don Bruno Ferrero e dal Dicastero per la Comunicazione Sociale.

–      La messa presieduta dall’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia.

–      La messa presieduta dal Rettor Maggiore e la successiva processione di Maria Ausiliatrice.

Il supporto tecnico delle trasmissioni è stato realizzato da un’équipe congiunta di giovani dell’Ispettoria dell’Italia Meridionale (IME) e professionisti della Circoscrizione Speciale del Piemonte e della Valle d’Aosta (ICP). Il segnale è stato fornito da “Missioni Don Bosco”.

In virtù della buona collaborazione raggiunta nel lavoro congiunto tra Dicastero per la Comunicazione Sociale e le due Ispettorie italiane, che hanno messo a disposizione risorse tecniche e professionali per rendere possibile questo evento, si prevede già per l’anno prossimo di aggiungere anche la trasmissione in diretta in inglese delle principali celebrazioni della festa.

(Articolo tratto da ANS – Agenzia Info Salesiana)

Don Angel presenta La città di Don Bosco

Mercoledì 23 maggio si è tenuta a Valdocco la presentazione del libro “La città di don Bosco, curato da Don Bruno Ferrero. Sono intervenuti numerosi ospiti ed autorità civili e religiose, tra i quali il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, l’Arcivescovo di Torino, S.E. R. Mons. Cesare Nosiglia, l’Ispettore dei Salesiani del Piemonte e Valle d’Aosta, Don Enrico Stasi, l’Assessore al Bilancio del Comune di Torino, Sergio Rolando, il Segretario Generale della Camera di Commercio di Torino, Guido Bolatto, ed il magistrato Giancarlo Caselli.

L’autrice e attrice torinese Laura Curino ha introdotto l’evento con un monologo dedicato alla città; si sono poi susseguiti gli interventi del curatore del libro, Don Bruno Ferrero e del Rettor Maggiore, che ha desiderato realizzare la pubblicazione del volume in occasione della celebrazione del 150° anniversario della consacrazione della Basilica di Maria Ausiliatrice, e in vista della XXXIV Giornata Mondiale della Gioventù, che si terrà a Panama nel gennaio 2019.

Durante il suo intervento, il Rettore Maggiore ha affermato che “il libro è un omaggio a Torino, per offrire un ricordo di Don Bosco: è un cammino insieme a lui per le vie della città. Andando per il mondo, è tantissima la gente che ha sentito parlare di Torino e di Valdocco grazie a Don Bosco.” 

Il volume non commerciale sarà regalato ai giovani che dalle case salesiane di tutto il mondo parteciperanno alla Giornata Mondiale della Gioventù perchè la città, piena di vita e di sogni, dove vive Don Bosco oggi, è il cuore di ogni giovane.

 

Presentazione del Libro "La Città di Don Bosco"

Presentazione del Libro "La Città di Don Bosco"

Publiée par Agenzia Info Salesiana – Ans sur mercredi 23 mai 2018

 

Rivivi i momenti della Festa di Maria Ausiliatrice 2018

La devozione della città di Torino a Maria Ausiliatrice si è rinnovata con una importante partecipazione al programma di celebrazioni di Valdocco dedicata alla Madre Maria.

Basilica sempre gremita di giovani e fedeli dal mattino fino alle ore 18.30 con la S. Messa presieduta da mons. Fernandez Artime, rettor maggiore dei Salesiani. Una massiccia adesione registrata anche in occasione della solenne processione serale guidata dall’arcivescovo di Torino monsignor Cesare Nosiglia.

E’ possibile rivivere la Festa di Maria Ausiliatrice mediante una galleria fotografica sul canale Flickr dell’Ispettoria e le dirette Facebook, realizzate dalla redazione di ANS – Agenzia Info Salesiana. Buona Visione!

Galleria Fotografica
Dirette ANS - Agenzia Info Salesiana

 

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