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Il nostro Rettor Maggiore don Ángel nominato Cardinale

L’intera Famiglia Salesiana e tutte le persone che frequentano la Basilica di Maria Ausiliatrice, tra lo stupore e la gioia accolgono l’annuncio fatto domenica 9 luglio da Papa Franceso nominando CARDINALE il nostro RETTOR MAGGIORE Don Ángel Fernández Artime, decimo successore di Don Bosco.

Sarà creato cardinale nel prossimo concistoro del 30 settembre 2023.

L’inserimento di nuovi cardinali nella diocesi di Roma, ha detto Papa Francesco, manifesta l’inscindibile legame tra la sede di Roma e le Chiese particolari.

Con la nomina di Don Ángel, Rettor Maggiore dei Salesiani, viene confermata la stima e il legame anche con gli istituti di vita consacrata e in particolare con la nostra Congregazione Salesiana, ormai presente in oltre 133 paesi del mondo e con più di 90 Ispettorie.

Certamente questa nomina è motivo di gioia e di gratitudine per tutti noi e nello stesso tempo è un chiaro invito alla nostra grande Famiglia Salesiana nel continuare il nostro impegno di fedeltà e di amore alla Chiesa e al Papa così come don Bosco ci ha insegnato con i suoi tre amori, definiti dallo stesso Papa Francesco proprio qui in Basilica Maria Ausiliatrice il 21 giugno del 2015

“Tre amori bianchi: la Madonna l’Eucarestia e il Papa”.

Il Rettore don Michele Viviano, sdb

Concelebrazione Eucaristica per la canonizzazione di Artemide Zatti – 11 ottobre 2022

Martedì 11 ottobre si terrà la Concelebrazione Eucaristica di ringraziamento per la canonizzazione del Salesiano Coadiutore Sant’Artemide Zatti.

La Celebrazione sarà presieduta dal Rettor Maggiore don Ángel Fernández Artime, decimo successore di don Bosco, e si terrà a Valdocco, presso la Basilica Maria Ausiliatrice di Torino, alle ore 18.00.

È possibile seguire in diretta la celebrazione collegandosi alla pagina Facebook Il Cortile di Valdocco e sul canale Youtube Basilica Maria Ausiliatrice Torino.

Per l’occasione, quel giorno saranno sospese in Basilica le messe delle ore 17.00 e 18.30.

I presbiteri che desiderano concelebrare sono invitati a portare il proprio camice e la stola bianca.

 

Mandato missionario 2022: il 25 settembre a Torino-Valdocco

Domenica 25 Settembre verrà consegnata la croce missionaria ai salesiani della 153esima spedizione missionaria salesiana per mano del Rettor Maggiore don Ángel Fernández Artime, e alle Figlie di Maria Ausiliatrice della 145esima spedizione missionaria per mano di suor Ruth del Pilar Mora, consigliera per le Missioni delle FMA.

La spedizione missionaria avverrà all’interno della celebrazione eucaristica, presieduta dal Rettor Maggiore a Valdocco, presso la Basilica Maria Ausiliatrice di Torino alle 12:30.

È possibile seguire in diretta la celebrazione collegandosi alla pagina Facebook Agenzia Info Salesiana e sul canale Youtube Basilica Maria Ausiliatrice Torino.

Lutto per il Rettor Maggiore: si è spento il padre di Don Ángel Fernández Artime – ANS

Alle 7 di questa mattina, mercoledì 15 settembre, è venuto a mancare, dopo una lunga malattia, Ángel Fernández Fernández, il padre del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime.

Di seguito il messaggio di condoglianze di don Alejandro Guevara da parte delle Comunità Salesiane di Torino-Valdocco e la notizia pubblicata dall’Agenzia d’Informazione Salesiana – ANS.

Le Comunità Salesiane di Valdocco: Maria Ausiliatrice, San Francesco di Sales, San Giovanni Bosco e Beato Filippo Rinaldi, dalla casa madre della nostra Congregazione, vogliono manifestare la loro vicinanza e trasmettere le più sentite condoglianze al nostro fratello D. Angel Fernandez Artime, Rettor Maggiore, per la morte del padre. Noi crediamo che è già risorto e che gode della vita eterna e dell’Amore perpetuo di Dio Padre. Maria Ausiliatrice lo ha accolto nella sua casa celeste con un cuore pieno di misericordia.

Don Alejandro Guevara – Direttore della Comunità Maria Ausiliatrice di Torino-Valdocco

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(ANS – Roma) – Alle 7 del mattino di oggi, 15 settembre, è venuto a mancare, dopo una lunga malattia, Ángel Fernández Fernández, il padre del Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime. Nato a Luanco, nelle Asturie, in Spagna, il 12 giugno del 1932, se n’è andato dopo 89 anni di vita e 61 anni di matrimonio accanto alla mamma di Don Ángel.

Il Rettor Maggiore, che gli era profondamente legato, così ne ha ricordato con affetto alcuni tratti significativi: “Ogni giorno, quando il tempo lo permetteva, andava a vedere il ‘suo mare’. Aveva iniziato a lavorare come pescatore all’età di 13 anni e fino ai 78 aveva continuato ad accompagnare e ad aiutare un altro giovane pescatore”.

“Era un uomo sereno e tranquillo, doti forse che gli saranno venute dallo stare tante ore da solo in mare; semplice, di buon cuore, era un uomo di famiglia e non necessitava di molto per essere felice. Lavoratore instancabile, al suo confronto mi sento come un novizio davanti al maestro” ha aggiunto Don Ángel.

Che poi conclude; “Da quando era pensionato, andava a fare una visita in Chiesa per fare un saluto al Signore e a dare il suo euro quotidiano per la carità ai poveri. Andava a Messa quasi ogni giorno e anche lo scorso 30 agosto era presente con me all’Eucaristia e alla Novena alla Vergine di Covadonga”.

I funerali si svolgeranno domani, 16 settembre, nella parrocchia “Santa Maria” di Luanco – Gozòn, ed è prevista la partecipazione di molti salesiani delle Ispettorie spagnole.
Il Rettor Maggiore ringrazia sin da ora quanti gli sono vicini con la preghiera e con l’affetto.

Inaugurazione della mostra temporanea “Lock art” e delle Sale della Famiglia Salesiana

Nel pomeriggio di mercoledì 8 settembre 2021 presso Museo Casa Don Bosco si è svolta l’inaugurazione delle Sale dedicate alla Famiglia Salesiana e della mostra temporanea “Lock art, realizzata in collaborazione con ArtFullFrame: la visione del tempo della pandemia da parte di 15 fotografi di tutto il mondo.

L’inaugurazione ha visto la presenza del Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Ángel Fernández Artime; il Direttore Artistico e Capo progetto Lock Art Chiara Candellone Sticca; Don Leonardo Mancini, Ispettore Salesiani Piemonte Valle D’Aosta e Lituania; Don Cristian Besso, Responsabile progetto museologico Museo Casa don Bosco; i fotografi torinesi Claudio Gottardo e Gabriele Zago con loro testimonianza.

A moderare l’incontro di inaugurazione, la dottoressa Stefania De Vita – Direttrice del Museo Casa Don Bosco.

Per l’occasione il Rettor Maggiore ha presentato i nuovi spazi del Museo Casa Don Bosco dedicati alle figure più significative della missione educativa salesiana: i gruppi della Famiglia Salesiana con ciascuno dei Santi/e e Beati/e di riferimento, rappresentati nella loro origine carismatica al fine di trasmettere quel clima di famiglia che don Bosco dedicava ai proprio figli.

Oggi è il giorno nel quale possiamo dire che la realtà del Museo Casa Don Bosco finisce tutti i suoi lavori e impegni. Mancava infatti una parte molto importante, ovvero quella di mostrare la vita e la realtà di tanti che hanno preso il carisma di Don Bosco e lo hanno trasmesso in tutto il mondo. Siamo riusciti dopo 11 mesi a riempire le due stanze dedicate alla Famiglia Salesiana di una grande significatività.

Don Ángel Fernández Artime

Al termine dell’evento, i partecipanti hanno potuto effettuare il tour della mostra e la visita dei nuovi ambienti del Museo.

RIVIVI L’EVENTO:

Riapre al pubblico il Museo Casa Don Bosco a partire da sabato 1° maggio 2021

Di seguito si riporta il Comunicato Stampa di “Museo Casa don Bosco“.

Riapre al pubblico il Museo Casa Don Bosco
a partire da sabato 1° maggio 2021

Con l’ingresso del Piemonte in zona gialla e secondo le indicazioni del Ministero della Cultura, da sabato 1° maggio sarà possibile tornare a visitare il Museo Casa Don Bosco nel cuore di Valdocco, con il seguente orario:

ORARIO APERTURA MUSEO

  • LUN: Chiuso
  • MAR – GIOV: 9.30-12.30
  • MER – VEN: 15.00-18.00
  • SAB – DOM: 9.30-12.30 / 15.30-18.30

VISITE GUIDATE

Per le visite guidate è necessaria la prenotazione.
Scrivere a: info@museocasadonbosco.it
In osservanza delle prescrizioni di sicurezza, è prevista la partecipazione di max 20 persone. Per gruppi (min. 10 persone) è possibile inviare la richiesta all’indirizzo mail info@museocasadonbosco.it, anche per orari differenti da quelli sotto indicati.

ORARIO VISITE GUIDATE SU PRENOTAZIONE

  • MAR: 10:30
  • VEN: 16:00
  • SAB – DOM: 10:30 / 16:00

Il biglietto d’ingresso al Museo Casa don Bosco è gratuito.

All’interno del percorso museale è possibile visitare fino al 14 gennaio 2022 la mostra dedicata a don Paolo Albera, “Salesiano della prima ora” che ha potuto vedere con i propri occhi il “Santo dei giovani” in azione, diventando poi Direttore Spirituale della Congregazione e in ultimo Rettor Maggiore dei Salesiani come secondo successore di don Bosco.

“Siamo contenti di poter riaprire alla visita il Museo dedicato a colui che cambiò la storia di molti giovani in tempi difficili, anche nel momento in cui Torino veniva scossa da una grave epidemia. Don Bosco fu di esempio in quel momento, e visitare oggi il Museo Casa Don Bosco significa fare davvero esperienza di un uomo santo, padre, maestro ed amico che seppe tracciare strade di speranza in tempo di pandemia”.

Stefania De Vita – Direttrice Museo Casa Don Bosco

L’attuale situazione di emergenza sanitaria impone il rispetto di precise norme che possano garantire la visita in totale sicurezza. Per accedere al Museo sarà obbligatorio indossare una mascherina a copertura di naso e bocca. All’ingresso saranno disposti dispenser con i disinfettanti per le mani. Ciascun visitatore sarà sottoposto al controllo della temperatura corporea che non dovrà essere superiore ai 37,5° C. All’interno delle sale occorrerà mantenere la distanza interpersonale di oltre un metro ed evitare assembramenti.

Tutte le info su museocasadonbosco.org

Con cortese richiesta di segnalazione.
Un cordiale saluto
Stefania De Vita

“Buonanotte” del Rettor Maggiore al termine della sessione plenaria invernale del Consiglio Generale

Dall’agenzia salesiana ANS.

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(ANS – Roma) – Si conclude oggi, 28 gennaio, la sessione plenaria invernale del Consiglio Generale. E come da tradizione, in vista della chiusura, il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ha condiviso ieri con la comunità della Sede Centrale Salesiana i lavori sostenuti, offrendo il suo pensiero della “Buonanotte”.

Durante le 34 sessioni di lavoro, realizzate in presenza e nel pieno rispetto delle misure di sicurezza, il Rettor Maggiore e il suo Consiglio hanno provveduto a nominare sei Superiori: gli Ispettori delle Antille, di India-Bangalore e India-Nuova Delhi, Filippine Sud-Pakistan e Vietnam-Mongolia e il Superiore della Visitatoria del Myanmar.

Altre nomine hanno riguardato 33 Consiglieri ispettoriali, 58 Direttori e quattro Maestri dei Novizi – in quest’ultimo caso alcune nomine sono divenute impellenti perché, a motivo della pandemia, alcuni novizi non potevano uscire dal proprio Paese.

Sono state erette canonicamente cinque case e ne sono state aperte due, a fronte di tre chiusure (due case canonicamente erette e una presenza).

Tra le altre attività tradizionali delle riunioni plenarie del Consiglio, è stato studiato un Capitolo ispettoriale: quello dell’Ispettoria di India-Nuova Delhi.

Tutti questi lavori di “ordinaria amministrazione”, sono stati sempre accompagnati da tempi opportunamente dedicati “al discernimento e alla serena riflessione”, ha sottolineato il Rettor Maggiore.

Sono stati distribuiti, inoltre, i fondi alle diverse Ispettorie, con una particolare attenzione al sostegno delle case di formazione, per accompagnare la crescita delle vocazioni salesiane. In tal senso Don Á.F. Artime ha reso noto dei dati incoraggianti: oggi sono 3.200 i Figli di Don Bosco nelle varie tappe della formazione iniziale. “Su quattro salesiani, tre sono professi perpetui e uno è ancora professo temporaneo o perpetuo, ma in attesa di essere ordinato sacerdote” ha spiegato.

Un altro tema che ha richiesto attenzione e dedizione è stato l’elaborazione del “Direttorio del Consiglio Generale”, un vademecum atto ad indicare come gestire i lavori e i rapporti tra i membri del Consilio Generale e tra questi e le Ispettorie, i Settori, gli uffici centrali…

Dal Dicastero per la Pastorale Giovanile sono state condivise due riflessioni: una a conclusione del lungo lavoro realizzato negli ultimi anni sul tema Pastorale Giovanile e Famiglia, l’altra sulle opere salesiane a gestione laicale.

Il Dicastero per la Formazione, da parte sua, ha portato in Consiglio il tema dell’accompagnamento spirituale salesiano in rapporto alle diverse tappe formative.

Mentre dal Dicastero per le Missioni l’attenzione è stata posta sulla preparazione dei missionari, soprattutto in quest’epoca in cui gli spostamenti sono molto difficoltosi.

Il Rettor Maggiore ha concluso il suo pensiero rivolgendo il suo “grazie sincero e di cuore” a tutti i membri della comunità salesiana per il loro servizio generoso.

 

“Rallegratevi sempre nel Signore”: il Rettor Maggiore scrive ai giovani del MGS per la festa di Don Bosco

In occasione della Festa di Don Bosco, il Rettor Maggiore Don Ángel Fernández Artime, ha scritto una lettera ai giovani del MGS:

Miei cari giovani, la gioia è un elemento centrale nella vita di un cristiano.

A ciascuno di voi, nei cinque continenti, giunga il mio affettuoso saluto: a voi giovani del “mondo salesiano” e a tutti i giovani che riceveranno questo messaggio attraverso di voi.

Nell’art. 17 delle Costituzioni dei Salesiani di Don Bosco, intitolato “Ottimismo e gioia”, leggiamo: «Poiché annuncia la Buona Novella, [il salesiano) è sempre lieto. Diffonde questa gioia e sa educare alla letizia della vita cristiana e al senso della festa». Sono sicuro che questa è una regola di vita per noi salesiani e per tutti i membri della nostra Famiglia salesiana: è qualcosa di bello, che appartiene alla nostra identità carismatica. E quanto vorrei che fosse così anche nella vostra vita, cari giovani!

Voglio parlarvi di questa gioia profonda, che nasce da Dio e dall’essere radicati in Lui. Infatti, la nostra vocazione cristiana ha anche la missione di portare gioia nel mondo: quella gioia profonda e autentica che dura nel tempo perché viene da Dio. Sono convinto che voi e molti altri giovani come voi desiderano (e a volte hanno bisogno) di sentire che il messaggio cristiano è un messaggio di gioia e di speranza.

Miei cari giovani, il nostro cuore è fatto per la gioia e per vivere con speranza. È un carattere con cui nasciamo, intimamente inciso nel profondo del cuore di ogni persona; si tratta di una gioia autentica, non passeggera, ma profonda e piena, che dà “sapore” all’esistenza. Voi giovani, che «siete l’adesso di Dio», come vi ha detto Papa Francesco‘, state vivendo una tappa della vostra esistenza che si distingue per la scoperta della vita, di voi stessi e delle vostre relazioni con gli altri. Voi guardate al futuro e avete dei sogni. Il vostro desiderio di felicità, amicizia e amore è forte. Vi piace condividere, avere ideali e disegnare progetti. Tutto questo fa parte della giovinezza. Non sto dicendo che tutti i giovani vivono in questo modo. Ci sono, purtroppo, giovani che sono molto lontani dal sognare una tale giovinezza, ma non devono né possono rinunciarvi. D’altra parte, la vita è spesso accompagnata dai doni che Dio nostro Padre continuamente ci offre in essa: la gioia di vivere, di essere sani, di godere della bellezza della natura. La gioia dell’amicizia e dell’amore autentico, del lavoro ben fatto, che produce stanchezza, ma che dà sempre anche tanta soddisfazione. La gioia di una bella atmosfera familiare – anche se non tutti voi sperimentate questo nella vostra vita; la gioia di sentirsi compresi e di servire gli altri.

È bello riconoscersi in questa realtà, cari giovani, e scoprire che tutto ciò non è frutto del caso, ma è voluto da Dio per ognuno di noi, per ognuno di voi, perché Dio è la fonte della vera gioia, questa gioia ha la sua origine in Lui. È bello scoprire nella vita che siamo accettati, accolti e amati da Dio. É bello che possiate sentire nel profondo del vostro cuore che siete personalmente amati da Dio. È commovente per un giovane poter dire a se stesso questa grande verità: «Dio mi ama, e mi ama incondizionatamente, in un modo unico e personale». E la grande prova di questo Amore è l’incontro con suo figlio Gesù Cristo: in Lui troviamo la gioia che cerchiamo. L’incontro autentico e vero con Gesù fa nascere sempre in tutti una grande gioia interiore.

Mentre scrivo questo, penso a voi, cari giovani di altre religioni che, forse, non riuscite a percepire nella vostra esperienza personale ciò di cui parlo in riferimento a Gesù, anche se capite le mie parole. Tuttavia, potete vivere questa esperienza personale e intima, qualunque sia la vostra religione: Dio vi ama, e vi ama profondamente, perché appartiene all’essenza di Dio amare immensamente tutto ciò che ha creato. E in tutto questo ci siete voi, ci sono io, c’è ognuno di noi, ognuno di voi, miei cari giovani.

Giovani amati da Dio, in qualunque parte del mondo, qualunque sia la vostra religione, aprite il cuore a Dio, scoprite che Dio è una presenza nella vostra vita, che è fedele e non vi abbandonerà mai. Possiamo sempre incontrarlo nella Sua Parola: «Quando le tue parole mi vennero incontro, le divorai con avidità; la tua parola fu la gioia e la letizia del mio cuore» (Ger 15,16). Ascoltate la voce di Dio e la Sua Parola e avrete tante risposte a ciò che portate nel vostro cuore e nei vostri pensieri.

Come Don Bosco, Padre e Maestro della Gioventù del mondo, desidero rivolgervi l’invito, a suo nome, ad avere il coraggio di non allontanarvi mai da Dio, di scegliere Lui in ogni momento della vostra vita con generosità, senza accontentarvi di dare il minimo, ma impegnandovi a dare il meglio che ognuno ha nel cuore. La vostra vita, cari giovani, è preziosa, e qualunque sia la vocazione alla quale Dio vi chiama, è una vita che vale la pena vivere nel dono di sé, nel servizio e nell’amore per gli altri. Come dice Papa Francesco: «Cari giovani, voi non avete prezzo! Non siete pezzi da vendere all’asta! Per favore, non lasciatevi comprare, non lasciatevi sedurre, non lasciatevi schiavizzare dalle colonizzazioni ideologiche che ci mettono strane idee in testa e alla fine diventiamo schiavi, dipendenti, falliti nella vita. Voi non avete prezzo […]. Innamoratevi di questa libertà, che è quella che offre Gesù»2. Mi permetto anche farvi l’invito di avere il coraggio di vivere le Beatitudine che Gesù ci propone nel Vangelo. Sono una bellissima maniera di vivere il Vangelo con “volti’ e maniere diverse che conducono alla felicità in Cristo.

Imitando Don Bosco, voglio proporvi, come ho scritto nella Strenna di quest’anno, di essere entusiasti, di vivere la vita come una festa e la fede come felicità. Don Bosco l’ha proposto a se stesso e l’ha fatto diventare realtà con i suoi ragazzi a Valdocco. Oggi quel Valdocco della festa e della gioia può essere ciascuno dei luoghi e delle case salesiane o non salesiane dove vi trovate. Vi chiedo di diventare ed essere missionari della gioia, perché siete discepoli-missionari di Gesù.

Dite ai vostri amici e agli altri giovani che avete trovato questo tesoro prezioso, che è Gesù stesso. Contagiate gli altri con la gioia e con la speranza che nasce dalla fede. Siate missionari per altri giovani, come proponeva Don Bosco ai suoi ragazzi di Valdocco, portando a chi non sta bene, a chi soffre, ai più poveri, a chi “non ha opportunità”, la gioia che Gesù vuole offrire a tutti. Portate questa stessa gioia nelle vostre famiglie, nelle vostre scuole o università; parlatene nei vostri posti di lavoro e tra i vostri amici. Vedrete che, se quella gioia che avete nel cuore viene da Dio, diventerà veramente contagiosa, meravigliosamente contagiosa perché generatrice di vita.

Non vi sembra che, dopo quello che ho appena detto, sia facile capire quello che diceva Domenico Savio a Valdocco: «Noi facciamo consistere la santità nell’essere sempre allegri»?

Maria, Madre e Ausiliatrice, accompagni tutti noi in questo viaggio. Lei ha accolto il Signore dentro di sé e lo ha annunciato con un canto di lode e di gioia: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore» (Lc 1,46-47).

Qual è la gioia che risuona oggi nel vostro cuore, miei cari giovani? Che possiate essere felici qui e nell’eternità, come diceva Don Bosco! Vi benedico e vi saluto con vero e profondo affetto,

Don Ángel Fernández Artime

Festa di Don Bosco: Messa del Rettor Maggiore in diretta su Rai 1

Nella giornata del 31 gennaio, in onore di San Giovanni Bosco, tra i differenti appuntamenti si segnala la S.Messa del Rettor Maggiore don Ángel Fernández Artime in diretta dalla Basilica del Sacro Cuore di Gesù in Roma, su Rai Uno alle ore 10:55.
Si riporta di seguito il Comunicato Stampa ANS (Agenzia dell’Informazione Salesiana) di oggi dedicato al programma della giornata.

(Roma, 21 gennaio 2021) – La festa di Don Bosco (31 gennaio) è da sempre uno dei principali eventi per la Famiglia Salesiana e quest’anno verrà celebrata con una serie di importanti appuntamenti – religiosi e di comunicazione.

Domenica 31 gennaio, infatti, la Santa Messa su RaiUno (ore 10:55) verrà trasmessa in diretta dalla Basilica del Sacro Cuore di Gesù in Roma, presieduta dal Superiore Generale dei Salesiani di Don Bosco, il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime. Ad animare la celebrazione sarà una rappresentanza del coro del Movimento Giovanile Salesiano dell’Italia Centrale, diretto da don Francesco De Ruvo, SDB.

La celebrazione eucaristica, per la regia di Gianni Epifani e con il commento di Elena Bolasco, sarà accompagnata da una puntata del programma “A Sua immagine” (sempre su RaiUno, a partire dalle ore 10:30) che pure presenterà temi, opere e personaggi salesiani.

Inoltre, nella stessa giornata di domenica 31 gennaio, su TGCOM24 (Mediaset) andrà in onda il programma di approfondimento religioso “Stanze Vaticane”, durante il quale il giornalista Fabio Marchese Ragona presenterà un’intervista a tutto tondo a Don Ángel Fernández Artime. L’appuntamento è per le ore 17:00.

Già da mercoledì prossimo, 27 gennaio, infine, sarà disponibile il numero di Famiglia Cristiana contenente l’intervista a Don Ángel Fernández Artime realizzata dalla giornalista Annachiara Valle, dal titolo “La ricetta sempre attuale di Don Bosco”.

Don Ángel Fernández Artime, 60 anni, spagnolo, è alla guida della Congregazione Salesiana dal 2014. Ha servito la Congregazione Salesiana in Spagna e in Argentina. Dal 2010 al 2014 è stato Superiore dei Salesiani di Buenos Aires, avendo così modo di conoscere e collaborare personalmente, già all’epoca, con l’allora arcivescovo cittadino, card. Jorge Mario Bergoglio, oggi Papa Francesco. Attualmente sta esercitando il suo secondo mandato come Rettor Maggiore dei Salesiani, essendo stato confermato in tale ruolo dal Capitolo Generale della Congregazione dello scorso 2020.

La Basilica del Sacro Cuore, sita nello stesso complesso che oggi ospita la Sede Centrale Salesiana, venne fatta costruire da Don Bosco su mandato di Papa Pio IX e fu consacrata il 14 maggio 1887. Lo stesso Don Bosco vi celebrò la Messa, una sola volta: era il 16 maggio 1887, e ormai stanco e malato, a pochi mesi dalla sua morte (avvenuta il 31 gennaio 1888), fu costretto quindici volte a interrompere la celebrazione a motivo della commozione che provava nel ripensare alla sua vita, di cui in quel momento gli si svelava con pienezza il senso. Nella basilica è anche apposta una lapide a memoria di quest’avvenimento.

Video per la mostra di Don Albera

Stefania De Vita, Direttrice del Museo ‘Casa Don Bosco’, ci introduce alla mostra dedicata a Don Paolo Albera attraverso due brevi video. Nel primo racconta lo spirito che anima la mostra dedicata a Don Albera e da cui il titolo trae ispirazione. Nel secondo video presenta i luoghi della mostra, spiegando il valore dello spazio del refettorio che Don Albera ha condiviso con Don Bosco.

Di seguito i due video:

Il video introduttivo

 

Perchè questa mostra?