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“Affida, confida, sorridi!” – La lettera del Rettor Maggiore
/in In evidenza SX /by admin4675Pubblichiamo la notizia proveniente da Info ANS – Agenzia iNfo Salesiana – riguardo alla lettere scritta dal Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Ángel Fernández Artime, ai Salesiani ed in particolar modo alla Famiglia Salesiana in occasione del 150° della fondazione dell’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA).
(ANS – Roma) – “Affida, confida, sorridi!”. È questo il titolo della lettera indirizzata dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ai Salesiani e a tutta la Famiglia Salesiana in occasione del 150° della fondazione dell’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA), promossa da Don Bosco il 18 aprile 1869, ad un anno di distanza della consacrazione della Basilica di Maria Ausiliatrice a Valdocco.
Il desiderio di Don Á.F. Artime è quello di rinnovare la dimensione mariana della vocazione salesiana, rivedendo le convinzioni sottostanti e portando a fare un’attenta valutazione della propria devozione all’Ausiliatrice come Salesiani di Don Bosco. Questo, senza dubbio, può diventare un suggerimento utile per tutta la Famiglia Salesiana nel mondo, in modo tale da rendere attuale oggi l’appello che rivolse a suo tempo don Egidio Viganò, quando invitò a “prendere la Madonna in casa”.
Con il desiderio di tenere sempre più in casa Maria Ausiliatrice, viene offerta una semplice riflessione sull’adesione salesiana all’Eucaristia e a Maria Ausiliatrice, sul cammino percorso in questi 150 anni di fondazione dell’ADMA, sul carattere popolare del carisma salesiano che è stato consegnato nel tempo come tesoro da custodire, e sul cammino da percorrere “dalla casa dell’Ausiliatrice alle nostre case”.
In sintonia con la Strenna di quest’anno, viene ricordato come non c’è via verso la santità senza l’Eucaristia. L’Eucaristia è la chiave di volta per la conversione radicale del cuore all’amore di Dio. L’affidamento a Maria è condizione per vivere la grazia battesimale e maturarla attraverso il cammino della fede, convinti che Lei prenda “per mano” per condurre all’incontro con suo Figlio Gesù.
“La devozione a Maria Ausiliatrice fu intesa e promossa da Don Bosco proprio secondo una prospettiva di aiuto e difesa della fede nel popolo di Dio, tentato da ideologie che svuotavano il senso cristiano della vita e da tanti movimenti che attaccavano la fede e l’unità della Chiesa fondata sulla salda roccia della professione di fede di Pietro”. Con l’ADMA Don Bosco ha voluto offrire al popolo cristiano un itinerario di santificazione e di apostolato semplice e accessibile a tutti, nell’intento di difendere e promuovere la fede della gente e valorizzando i contenuti della religiosità popolare.
Concludendo, così si esprime il Rettor Maggiore: “Mentre rendiamo grazie per questi 150 anni di vita dell’Associazione di Maria Ausiliatrice, impegniamoci, fedeli al carisma del nostro santo fondatore della Famiglia Salesiana, a lasciarci guidare dallo Spirito Santo per un rinnovato impulso evangelizzatore ed educativo… L’essenziale di questo impulso evangelizzatore consiste nel rinnovare l’Associazione con un’attenzione privilegiata alla famiglia e alle nuove generazioni”.
Seguendo queste tracce, si rimarrà fedeli alla strada percorsa da Don Bosco, per il quale la devozione alla Madre di Dio ha caratterizzato e fortemente segnato tutta la sua spiritualità e la sua azione pastorale ed educativa.
“Affida, confida, sorridi!” – La lettera del Rettor Maggiore
/in In evidenza SX en /by admin4675Pubblichiamo la notizia proveniente da Info ANS – Agenzia iNfo Salesiana – riguardo alla lettere scritta dal Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Ángel Fernández Artime, ai Salesiani ed in particolar modo alla Famiglia Salesiana in occasione del 150° della fondazione dell’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA).
(ANS – Roma) – “Affida, confida, sorridi!”. È questo il titolo della lettera indirizzata dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, ai Salesiani e a tutta la Famiglia Salesiana in occasione del 150° della fondazione dell’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA), promossa da Don Bosco il 18 aprile 1869, ad un anno di distanza della consacrazione della Basilica di Maria Ausiliatrice a Valdocco.
Il desiderio di Don Á.F. Artime è quello di rinnovare la dimensione mariana della vocazione salesiana, rivedendo le convinzioni sottostanti e portando a fare un’attenta valutazione della propria devozione all’Ausiliatrice come Salesiani di Don Bosco. Questo, senza dubbio, può diventare un suggerimento utile per tutta la Famiglia Salesiana nel mondo, in modo tale da rendere attuale oggi l’appello che rivolse a suo tempo don Egidio Viganò, quando invitò a “prendere la Madonna in casa”.
Con il desiderio di tenere sempre più in casa Maria Ausiliatrice, viene offerta una semplice riflessione sull’adesione salesiana all’Eucaristia e a Maria Ausiliatrice, sul cammino percorso in questi 150 anni di fondazione dell’ADMA, sul carattere popolare del carisma salesiano che è stato consegnato nel tempo come tesoro da custodire, e sul cammino da percorrere “dalla casa dell’Ausiliatrice alle nostre case”.
In sintonia con la Strenna di quest’anno, viene ricordato come non c’è via verso la santità senza l’Eucaristia. L’Eucaristia è la chiave di volta per la conversione radicale del cuore all’amore di Dio. L’affidamento a Maria è condizione per vivere la grazia battesimale e maturarla attraverso il cammino della fede, convinti che Lei prenda “per mano” per condurre all’incontro con suo Figlio Gesù.
“La devozione a Maria Ausiliatrice fu intesa e promossa da Don Bosco proprio secondo una prospettiva di aiuto e difesa della fede nel popolo di Dio, tentato da ideologie che svuotavano il senso cristiano della vita e da tanti movimenti che attaccavano la fede e l’unità della Chiesa fondata sulla salda roccia della professione di fede di Pietro”. Con l’ADMA Don Bosco ha voluto offrire al popolo cristiano un itinerario di santificazione e di apostolato semplice e accessibile a tutti, nell’intento di difendere e promuovere la fede della gente e valorizzando i contenuti della religiosità popolare.
Concludendo, così si esprime il Rettor Maggiore: “Mentre rendiamo grazie per questi 150 anni di vita dell’Associazione di Maria Ausiliatrice, impegniamoci, fedeli al carisma del nostro santo fondatore della Famiglia Salesiana, a lasciarci guidare dallo Spirito Santo per un rinnovato impulso evangelizzatore ed educativo… L’essenziale di questo impulso evangelizzatore consiste nel rinnovare l’Associazione con un’attenzione privilegiata alla famiglia e alle nuove generazioni”.
Seguendo queste tracce, si rimarrà fedeli alla strada percorsa da Don Bosco, per il quale la devozione alla Madre di Dio ha caratterizzato e fortemente segnato tutta la sua spiritualità e la sua azione pastorale ed educativa.
Venerdì 12 luglio: don Alberto Lorenzelli SDB a Valdocco
/in News /by admin4675Venerdì 12 luglio sarà presente a Valdocco il salesiano don Alberto Lorenzelli, nominato lo scorso maggio Vescovo Ausiliare di Santiago del Cile da Papa Francesco e attualmente Direttore della Comunità Salesiana in Vaticano e Cappellano della Direzione dei Servizi di Sicurezza e Protezione Civile dello Stato della Città del Vaticano.
Per la giornata di venerdì don Alberto Lorenzelli presiederà la S. Messa delle ore 9.00 presso la Basilica di Maria Ausiliatrice, per poi essere ospite al pranzo in comunità alle 12.30.
Torre Annunziata: nasce “Casa Valdocco” contro la dispersione scolastica
/in News /by admin4675A Torre Annunziata (NA) nasce “Casa Valdocco“, un centro polifunzionale contro la dispersione scolastica dei minori, che darà inizio alle proprie attività a partire dal 1° agosto.
Si riporta l’articolo pubblicato su La Repubblica giovedì 5 luglio 2019 nella sezione di Napoli, a cura di Mauro De Riso.
Torre Annunziata: nasce “Casa Valdocco”, centro polifunzionale contro la dispersione scolastica dei minori
Don Antonio Carbone, presidente della onlus “Piccoli grandi sogni”
Il progetto della onlus “Piccoli grandi sogni“: le attività inizieranno il 1 agosto, con trenta minori inviati dai Servizi sociali.
Un centro per minori, per contrastare il fenomeno della dispersione scolastica. Dal settore politiche sociali del Comune di Torre Annunziata arriva l’autorizzazione per l’attivazione del centro diurno polifunzionale per minori denominato “Casa Valdocco” in via Margherita di Savoia.
Trova così concretezza l’idea di don Antonio Carbone, parroco dei salesiani e presidente dell’associazione “Piccoli grandi sogni onlus”, che dal 1 agosto darà il via all’attività del centro, in cui potranno essere ospitati fino a 30 minori inviati dai servizi sociali del luogo e del comprensorio. Casa Valdocco funzionerà anche al pomeriggio con una serie di attività di carattere ludico e didattico per i piccoli ospiti che necessitano di un supporto non solo scolastico, ma anche e soprattutto affettivo.
In un territorio di frontiera, dunque, il centro polifunzionale per minori rappresenta una chiave di volta per sottrarre i ragazzi alla strada ed impedire alla malavita di reclutare chi vive in condizioni di disagio, attraverso un’attività di prevenzione mirata a incoraggiare l’istruzione e l’educazione, favorendo l’integrazione nella società civile.
Festa di San Giovanni: Il cercatore di melodie che fa suonare le campane
/in News /by admin4675C’è chi si diverte a strimpellare la chitarra con gli amici e chi ama cantare. Ma c’è anche chi preferisce spingersi oltre il pentagramma, per dirigersi su scale più alte. Oggi, per la festa di San Giovanni, le campane di Torino si sono animate con le melodie di Marco Di Gennaro, insegnante di religione di 34 anni che per passione “va a caccia” di antiche melodie della tradizione liturgica.
Si è cominciato al Cottolengo (alle 9.00), con un concerto di 12 campane. Poi alla Basilica di Maria Ausiliatrice (alle 9,30) alla Cattedrale di San Giovanni (alle 10), fino a San Gioacchino (11.30) e il concerto grosso, alle 12.00, con la suonata in simultanea di tutti i campanili. L’ultimo concerto, alle 18.45 alla Chiesa delle Stimmate di San Francesco in Parco Dora.
Marco Di Gennaro, direttore d’orchestra e prima voce del gruppo Campane To, collabora con la Diocesi e le parrocchie allo scopo di far risuonare antiche melodie.
Più che un musicista vero e proprio Marco Di Gennaro si vede come «un cercatore di melodie», laureato con una tesi in filosofia sul suono delle campane nella tradizione locale.
Per San Giovanni sono quasi 200 le campane che hanno suonato a festa. Di queste il gruppo Campane To ne ha riprogrammate più di una ventina. Ma otto su dieci sono sotto la supervisione artistica di questi giovani. Il lavoro è completamente volontario.
(Tratto dall’Articolo pubblicato domenica 23 giugno su Corriere Torino dedicato al rintocco delle campane di Torino, a cura di Cristian Benna)
Un filo di fede apostolica che lega la Basilica con Buenos Aires
/in Basilica, News /by admin4675Si riporta l’articolo di InfoAns che svela uno speciale filo rosso tra la Basilica Maria Ausiliatrice e la chiesa Mater Misericordia di Buenos Aires, dove si terrà l’VIII Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice.
Nel pomeriggio dell’11 novembre 1875, nella Chiesa di Maria Ausiliatrice a Torino-Valdocco, si svolse una grande festa e un emozionante addio: era l’invio dei primi dieci missionari salesiani in Argentina, che oltre un mese dopo, il 14 dicembre 1875, giunsero a destinazione. La chiesa “Mater Misericordiae” di Buenos Aires divenne il luogo di arrivo dei missionari salesiani e di tutti gli italiani emigrati “alla fine del mondo”. In vista dell’VIII Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice, che si terrà a Buenos Aires dal 7 al 10 novembre 2019, sono iniziati i lavori di impermeabilizzazione integrale e restauro di tale chiesa.
I lavori, resi necessari per proteggere le pareti usurate dall’umidità e dalle infiltrazioni, sono iniziati già sul finire di aprile. “Sabato 18 maggio, come regalo dell’Ausiliatrice, abbiamo traslato, per la seconda volta nella storia, la venerata statua della Mater Misericordiae, la quale accolse i primi pionieri missionari del 1875. Per il tanto atteso restauro è stata trasferita a Mendoza”, ha riportato don Mariano Erra, SDB, Rettore della chiesa.
Nella seconda metà del XIX secolo, due chiese concentrarono l’attenzione degli immigrati italiani a Buenos Aires: la chiesa di San Giovanni Evangelista, un edificio del 1872 nel quartiere de La Boca; e la chiesa “Mater Misericordiae”, del 1870. Quest’ultima, situata in via Moreno 1687, fu il primo luogo in cui ebbero dimora i Salesiani quando arrivarono in Argentina nel 1875; successivamente furono effettuati altri ampliamenti, ristrutturazioni e acquisizioni di terreni. Oggi fa parte di un complesso salesiano che ospita anche parrocchia, scuola, oratorio e altre iniziative.
Il tempio fu inaugurato nel 1870 su progetto del prof. Emilio Rosetti (1839-1908), ingegnere e matematico nato a Forlimpopoli. Degno di nota in questa chiesa è l’Altare Maggiore, il cui autore è il noto architetto torinese Carlo Ceppi, che fu fonte di ispirazione per alcune chiese per un altro celebre architetto, Virginio Vespignani.
“La statua posta nell’altare della nostra amata Madre è in legno intagliato ed è una replica dell’immagine che si trova nel Santuario della Madonna della Misericordia a Savona, opera di Antonio Brilla”, spiegano poi i responsabili della chiesa.
L’antico organo a canne può essere ritenuto una reliquia artistica, opera della ditta “Vegezzi Bossi” ed è giunto lì su richiesta di mons. Giovanni Cagliero, SDB, che era alla guida della prima spedizione missionaria salesiana e noto anche come valente compositore.
La chiesa “Mater Misericordiae” vanta infine una reliquia insigne di Don Bosco del 1929, dono di Don Filippo Rinaldi, III Successore di Don Bosco, a Papa Pio XI, la quale sarà esposta in occasione dell’VIII Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice.
Come osservano i responsabili della chiesa che accolse i primi missionari salesiani, “i lavori di restauro vogliono essere un gesto di riconoscenza nei confronti della Madre delle missioni salesiane in Argentina”.