Ordinazione presbiterale: sabato 4 luglio

“lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza”

(Rm 8,26)

L’Ispettoria salesiana del Piemonte e Valle d’Aosta, e le rispettive famiglie, annunciano l’ordinazione presbiterale di:

  • Alessandro basso

  • Dies Stylo Babu

  • Michael Pagani

Per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di S.E. Rev.ma Mons. Piero Delbosco, Vescovo di Cuneo e di Fossano.

La celebrazione avverrà nella mattinata di sabato 4 luglio, ore 10.00, presso la Basilica Maria Ausiliatrice di Torino Valdocco e verrà trasmessa in diretta sui canali social dell’Ispettoria ICP (Facebook @salesianiICP).

Il cuore salesiano di Torino invoca la Vergine: insegnaci ad essere più solidali

Il racconto della Solennità di Maria Ausiliatrice, tenutasi a Valdocco domenica 24, grazie all’articolo di Marina Lomunno (pubblicato su Avvenire) ed alla foto gallery, gentilmente realizzata, dal salesiano Antonio Saglia.

>Leggi anche la notizia del 31 maggio su La Voce e il Tempo, a cura di Marina Lomunno

Ci sono “scatti” che resteranno fissi nella memoria e testimonieranno alle generazioni future cosa è stata la pandemia che stiamo vivendo: tra queste, sicuramente per i torinesi (e per i 132 Paesi dove sono presenti i salesiani, collegati domenica tramite la tv e i social con Valdocco) l’immagine della statua di Maria Ausiliatrice nella piazza antistante la Basilica vuota, con ai piedi l’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, accompagnato dal Rettor Maggiore don Ángel Fernández Artime.

Causa coronavirus la tradizionale processione che chiude la festa liturgica di Maria Ausiliatrice, giunta alla 152a edizione e che raduna oltre 20mila persone, non si è snodata per le vie della Torino di don Bosco per poi confluire nella piazza gremita per la benedizione. Non era mai accaduto neppure in tempo di guerra che la statua dell’Ausiliatrice non uscisse per la processione: per questo l’arcivescovo, al termine del Rosario pregato in Basilica con un numero “contingentato” di fedeli in mascherina con le “decine” della corona affidate alle comunità salesiane sparse per il mondo e collegate via social ha rivolto una supplica alla Madonna perché liberi il mondo dal virus. «Ti chiediamo protezione e conforto – ha chiesto Nosiglia – conforta i malati, coloro che hanno perso un congiunto a causa del virus, sostieni i medici e gli operatori sanitari che hanno rischiato la vita per salvarne altre, guarda i giovani, rendili coraggiosi e forti, aiutali a sognare anche se siamo nella prova e fai in modo che da questa pandemia impariamo a costruire una società più solidale con chi soffre». La giornata è stata scandita fin dal primo mattino dalle Messe molto partecipate ma regolate da un rigoroso servizio d’ordine gestito dai volontari della Basilica col “numero chiuso” in chiesa ma la possibilità di prendere parte alle celebrazioni anche nell’ampio cortile. «Il desiderio era di vivere questa solennità e la novena che l’ha preceduta – ha detto don Enrico Stasi, ispettore dei salesiani di Piemonte e Valle d’Aosta – aprendo il cuore e confidando a Maria paure e speranze che animano questi giorni: solo così potremo sperimentare la dolcezza dell’essere protetti sotto il suo manto».

Tra i celebranti, Nosiglia (alle 11) e padre Carmine Arice, superiore generale della Piccola Casa della Divina Provvidenza, che ha evidenziato come sia una grazia ritornare a celebrare la Messa «in questo tempo di sofferenza e di forzato digiuno eucaristico» proprio nella domenica dell’Ascensione che quest’anno cade nella festa di Maria Ausiliatrice.

Nel pomeriggio l’Eucaristia con una rappresentanza del Movimento giovanile salesiano presieduta dal Rettor Maggiore, riconfermato alla guida della congregazione lo scorso marzo nel Capitolo celebrato a Valdocco e chiuso in anticipo per il Covid-19. «Oggi Gesù ci assicura che sarà con noi tutti i giorni fino alla fine del mondo – ha sottolineato Artime – carissimi giovani anche oggi in questo tempo in cui sperimentiamo la nostra fragilità, siete chiamati a testimoniare Gesù con la vostra vita, soprattutto verso i più poveri, scartati, sofferenti: i preferiti per il cuore salesiano, come ci insegna papa Francesco che abbiamo visto solo nella preghiera del 27 marzo in piazza San Pietro. Ma mai come in quel giorno è stato accompagnato da tutto il mondo non solo cristiano. Questi sono i segni della consolazione che cambiano il mondo».

MARINA LOMUNNO
Torino

23 maggio 1920 – 2020: cento anni dall’inaugurazione del monumento a Don Bosco

Domani, 23 maggio 2020, si festeggeranno i 100 anni del monumento a Don Bosco che si trova nel piazzale davanti alla Basilica Maria Ausiliatrice di Torino, Valdocco. Il 1° settembre 1911, in occasione del Congresso Internazionale degli Exallievi si concretizzò l’idea di erigere un monumento dedicato al “Santo dei giovani”, Don Bosco. L’inaugurazione ufficiale avvenne qualche anno più tardi, a causa della Prima Guerra Mondiale, il 23 maggio 1920, alla vigilia della festa di Maria Ausiliatrice e della solennità di Pentecoste.

 

Si riporta di seguito un estratto dell’articolo pubblicato dall’Agenzia d’Informazione Salesiana ANS in merito alla ricorrenza del monumento.

Il monumento si compone di una piramide tronca e da due ali laterali che formano una sorta di altare, ed è costituito in bronzo, per la statua del santo e dei ragazzi, e per i bassorilievi, e in granito porfidico della Val Camonica per il basamento. Complessivamente, il blocco artistico misura 11,25 metri di lunghezza, per 15,65 di larghezza, ed è alto 6,50 metri.

In cima e al centro della piramide è collocato il gruppo principale costituito dalla figura del santo, circondato da 4 fanciulli; alla base della scalinata, in asse con questo, si trova il gruppo dell’“Umanità chinata al bacio della Croce” nelle vesti di una donna velata che offre a un uomo il crocifisso da baciare.

Le ali laterali sono utilizzate per rappresentare le maggiori devozioni di Don Bosco: a destra, si trova la “devozione alla SS. Eucaristia” rappresentata da un robusto operaio in adorazione, innanzi al quale una donna prega e una madre esprime la tenerezza della maternità cristiana; sulla sinistra la “devozione alla Vergine Ausiliatrice” dove un fiero indio si prostra a Maria Ausiliatrice, cui due vergini devote recano fiori.

Tutt’intorno alla piramide corre un festone con un motivo ornamentale di frutta esotica, che richiama il tema dei tre altorilievi collocati sul retro e che mostrano alcuni tra i principali ambiti di azione dei Figli spirituali di Don Bosco all’epoca del monumento: “i missionari salesiani tra gli emigranti italiani” al centro; sulla destra “le scuole professionali salesiane”, e a sinistra “le scuole agricole salesiane”.

Una volta deliberato, all’unanimità, di erigere il monumento a Don Bosco, all’interno del Consiglio direttivo della Federazione Internazionale degli Exallievi vennero costituiti un comitato promotore per la raccolta dei fondi e un comitato esecutivo per organizzare il concorso per il progetto di un monumento.

La raccolta fondi ebbe un grande successo. La somma preventivata di 200.000 £ venne presto raggiunta con le libere donazioni, con la Città di Torino che sostenne l’omaggio ad uno dei suoi cittadini più illustri con un contributo di 20.000 £.

Contemporaneamente venne avviato il concorso internazionale per la scelta del progetto. Tra 59 candidati, dopo diverse selezioni, a vincere fu Gaetano Cellini di Ravenna, perché venne ritenuto che meglio degli altri concorrenti aveva saputo catturare lo spirito di carità che aveva permeato l’attività del Santo.

L’inaugurazione fu maestosa: grande la partecipazione del pubblico, vivo e sincero l’entusiasmo da parte di tutti i presenti. Per l’occasione il comitato organizzatore dell’evento fece anche installare un sistema di illuminazione scenografica che coinvolse il monumento, la chiesa di Maria Ausiliatrice e l’oratorio adiacente.

Sul monumento a Don Bosco situato in Piazza Maria Ausiliatrice don Bruno Ferrero, Direttore del Bollettino Salesiano italiano, ha realizzato una suggestiva presentazione che ne illustra i messaggi insiti e i valori salesiani che riesce a trasmettere.

Solennità di Maria Ausiliatrice 2020

Si riporta di seguito il programma dei festeggiamenti dedicati a Maria Ausiliatrice nella giornata di domenica 24 maggio 2020 che si terranno presso la Basilica Maria Ausiliatrice di Torino, Valdocco. Un momento significativo per tanti devoti e per la Famiglia Salesiana che, in tutto il mondo, vive questa ricorrenza in maniera speciale.

Quest’anno il programma è stato ripensato nel rispetto delle modalità richieste dalle Autorità civili in questo particolare tempo.

“Desideriamo vivere questa solennità con uno spirito di profonda confidenza in Maria. Aprendo il cuore e confidando a Lei paure e speranze che animano questi giorni potremo sperimentare la dolcezza dell’essere protetti sotto il suo manto”.

(Don Enrico Stasi – Ispettore dei Salesiani del Piemonte e Valle d’Aosta)

Orario celebrazioni eucaristiche

ORE 8:00 – Celebrazione Eucaristica, presiede don Carmine Arice.

ORE 9:30 – Celebrazione Eucaristica, presiede don Enrico Stasi – Ispettore dei Salesiani del Piemonte e Valle d’Aosta.

ORE 11:00 – Presiede S.E. mons. Cesare Nosiglia.
(in diretta su Rete 7 e sul canale Facebook @ilcortilediValdocco)

ORE 12:30 – Celebrazione Eucaristica, presiede don Guido Dutto.

ORE 15:30 – Celebrazione Eucaristica, presiede don Leonardo Mancini.

ORE 17:00 – Presiede don Angel F. Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani di don Bosco.
(In diretta su Rete 7, Telepace e sul canale Facebook @agenziaans). Partecipazione esclusiva per i giovani del Movimento Giovanile Salesiano previa prenotazione presso il sacerdote della casa salesiana di riferimento.

ORE 18:30 – Celebrazione Eucaristica, presiede don Guillermo Basañes.

ORE 20:30 – “Dalla Basilica di Maria Ausiliatrice alle nostre case
Rosario meditato, accessibile ai fedeli solo tramite diretta tv su Rete 7, Telepace oppure canale Facebook @agenziaans.

 

Basilica Maria Ausiliatrice – Indicazioni per le Celebrazioni Eucaristiche dal 18 maggio 2020

A partire da lunedì 18 maggio riprendono le Celebrazioni Eucaristiche aperte ai fedeli. La Basilica Maria Ausiliatrice informa che saranno attuate le disposizioni previste dall’Arcidiocesi di Torino, riportate di seguito:

  1. Rispettare sempre le distanze di sicurezza: 1,5 metri in entrata, in uscita e durante la Comunione.
  2. Divieto di ingresso per chi: ha sintomi influenzali/respiratori; ha una temperatura corporea uguale o superiore a 37,5°; sia stato, nei giorni precedenti, a contatto con persone positive al covid.
  3. Disinfettare accuratamente le mani entrando in chiesa.
  4. Non si può fare in segno della pace.
  5. Occorre sedersi esclusivamente sui posti indicati: anche nei banchi mantenere la giusta distanza e non spostare le sedie.
  6. La distribuzione della Santa Comunione sarà effettuata in mano.
  7. Indossare dispositivi personali di protezione durante tutta la celebrazione (la mascherina deve coprire bene naso e bocca).
  8. La raccolta delle offerte sarà fatta anche con appositi contenitori alle porte della chiesa.

Un grazie a tutti per la comprensione.

“9 passi insieme a Maria”: la Novena di Maria Ausiliatrice realizzata dal Noviziato

Per prepararsi al meglio alla Festa di Maria Ausiliatrice, i giovani del Noviziato del Colle Don Bosco 2019/2020 hanno realizzato una novena dedicata ai ragazzi e le ragazze delle scuole medie:

9 passi insieme a Maria

Dal 15 al 23 maggio, sarà possibile vivere la novena di Maria Ausiliatrice ripercorrendo i luoghi del Colle Don Bosco che parlano di Maria.

Per ogni giorno della novena sono stati realizzati:

  • un video di presentazione di ciascun passo;
  • un appellativo dedicato a Maria;
  • un passo del Vangelo;
  • un pensiero salesiano – i ricordi di don Bosco a partire “Dalle Memorie dell’Oratorio”;
  • una preghiera;
  • l’attualizzazione del passo con l’attività di laboratorio.

Quando ci è stato chiesto di provare a preparare una Novena a Maria Ausiliatrice per i ragazzi delle Scuole Medie, i novizi si sono messi subito al lavoro, con un gran desiderio di rendere un servizio utile in questa tempo di pandemia.
Abbiamo cominciato la “progettazione” domandandoci: qual è la condizione attuale dei ragazzi? Che cosa si stanno portando nel cuore, quali domande, quali difficoltà, quali necessità e desideri?
Dopodiché abbiamo provato ad immaginare che cosa Maria abbia voglia di dire ai ragazzi di oggi, chiusi in casa per la quarantena, e come trasmettere tale messaggio.
Abbiamo poi scelto come “fil rouge” della Novena la presenza di Maria nella vita di Don Bosco. Da qui dipende anche la successione delle location nei video.
Infine abbiamo provato a mettere insieme il tutto, offrendo anche un impegno da vivere, una preghiera e altro materiale utile per la riflessione.
Noi speriamo di aver fatto un buon lavoro, e ci auguriamo che tale lavoro possa essere utile ai ragazzi!
W Maria e W Don Bosco!

(Don Leonardo Mancini – Maestro dei novizi del Colle Don Bosco)

Un mese con Maria – maggio 2020

Ecco il mese di maggio: mese per eccellenza dedicato a Maria e in particolare, per tutti coloro che sono vicini a don Bosco, il mese in cui si festeggia Maria Ausiliatrice.

Per tutto il mese, la Pastorale Giovanile Ispettoriale, con il contributo della Comunità Salesiana Maria Ausiliatrice, dei novizi del Colle don Bosco, dei giovani della Comunità Proposta di Valdocco, dei chierici dell’Istituto Don Bosco Torino – Crocetta, propone un percorso guidato per riscoprire le gioie ed i frutti della devozione a Maria. La pagina che permette di navigare tra tutti i materiali prodotti ed offerti è disponibile sul sito della Pastorale Giovanile.

Per ogni giorno del mese di maggio saranno disponibili:

  • un’immagine Instagram rivolta a tratteggiare un particolare del “volto di Maria”;
  • un video di spiegazione del pensiero del giorno (realizzato dai chierici della Crocetta);
  • i pensieri di don Bruno Ferrero tratti dal libro “Don Bosco. La storia infinita“;
  • il rimando ad una pagina di materiali pensati per i più piccoli con video-storie, disegni da colorare realizzati dall’artista salesiano Luigi Zonta, un impegno “per essere più buoni” e tanto altro;
  • riflessioni giornaliere rivolte ai ragazzi più grandi.

 

Inoltre, per tutto il mese di maggio, sarà possibile la partecipazione “televisiva” alla S.Messa quotidiana in diretta dalla Basilica Maria Ausiliatrice di Torino (Valdocco) dal lunedì al sabato alle ore 9.00, alla domenica e nei giorni festivi alle ore 12.00, sulla Pagina Facebook ICP, la Pagina Facebook della Basilica e su Rete 7 (canale 12 del digitale terrestre). Sempre sugli stessi canali, a partire dal 15 maggio, avrà inizio la novena di Maria Ausiliatrice in diretta alle ore 17.00.

Santo Rosario in diretta dalla Basilica Maria Ausiliatrice – Venerdì 24 aprile 2020

Per venerdì 24 aprile 2020, la Comunità Maria Ausiliatrice di Valdocco propone alle ore 17.00 il Santo Rosario in diretta dalla Basilica. Il Rosario si potrà seguire su Rete 7 (canale 12 del digitale terrestre), sulla pagina Facebook della Basilica Il cortile di Valdocco e dalla pagina Facebook dell’Ispettoria ICP.

Ad un mese dalla festa di Maria Ausiliatrice, la basilica a lei dedicata da Don Bosco in Torino inaugura un tempo di più intensa preghiera con la recita del santo rosario il prossimo 24 aprile alle ore 17.00. Sarà l’occasione per unire spiritualmente tutti coloro che guardano a questo santuario con particolare affetto e devozione, dalla Città di Torino e dal mondo, esprimere l’unità della Famiglia Salesiana attorno al Successore di Don Bosco e per impetrare dall’Ausiliatrice la fine di questa pandemia e il conforto di tutti quelli che sono nella sofferenza e nel lutto.

(Don Guido Errico – Rettore della Basilica Maria Ausiliatrice di Valdocco)

INNO AUSILIATRICE

Il messaggio del Rettor Maggiore per la Pasqua 2020

Di seguito, il messaggio del Rettor Maggiore, don Ángel Fernández Artime, per la Santa Pasqua 2020 e l’intervista rilasciata al al settimanale cattolico Alfa y Omega a poco più di un mese dalla fine del 28° Capitolo Generale.

Avendo visitato numerosi Paesi, cosa pensa quando il Papa dice che siamo in “una terza guerra mondiale a pezzi” o quando parla della “globalizzazione dell’indifferenza”?

Per il mio carattere e la mia identità carismatica salesiana, tendo a guardare con speranza. Ma, certamente, penso che stiamo vivendo anni molto difficili. Molti di noi, me compreso, 20 anni fa credevamo che la strada verso la pace e verso una crescente estensione dei diritti umani nel mondo fosse lenta, ma visibile. Negli ultimi 20 anni abbiamo vissuto però una battuta d’arresto inimmaginabile, sia a causa del terrorismo internazionale, sia a causa dello sfruttamento e degli abusi nei movimenti migratori esistenti in tutto il mondo, ma anche a causa delle guerre. In questo momento, poi, siamo colpiti da questa terribile pandemia. Non avremmo mai immaginato una cosa del genere. E questa stessa pandemia sta facendo emergere il meglio di molte persone e gruppi sociali (ad esempio medici, infermieri, servizi sociali), e il peggio dell’egoismo e dell’individualismo delle nazioni. A mio parere questo è deplorevole, e non sarà facile dimenticarlo nel post-coronavirus.

Da cattolici, come possiamo affrontare la pandemia?

Prima di tutto, direi che spero che impareremo qualcosa da tutto questo. Per esempio, torneremo a uno stile di vita frenetico o riusciremo ad avere ritmi e spazi più umani? Vogliamo recuperare il tempo perduto nei consumismo o impareremo che è possibile vivere felici con l’essenziale? Continueremo senza freni nella corsa alla contaminazione del mondo o daremo una tregua al pianeta? Dopo questa pandemia, un’indifferenza ecologica come quella che continuiamo a vedere nei vertici climatici non è possibile. Inoltre, di fronte alle situazioni di povertà che aumenteranno, come cattolici, dobbiamo continuare a rispondere con generosità. In generale, in situazioni estreme, tendiamo a dare il meglio di noi stessi. Ho molta fiducia in questo. Vorrei cogliere l’occasione per invitarvi alla solidarietà, alla fraternità, alla carità e alla preghiera. Abbiamo fede in Dio, che è al nostro fianco nel nostro cammino, anche se difficile come quello attuale. Per questo voglio ricordare l’immagine di Papa Francesco che prega in Piazza San Pietro, solo, ma accompagnato da tante persone in tutto il mondo.

 

Venerdì Santo 2020: l’omelia di don Guido Errico

Si riporta di seguito l’omelia del Venerdì Santo 2020 a cura di don Guido Errico, Rettore della Basilica di Maria Ausiliatrice di Torino – Valdocco.

Caro Ponzio Pilato,

mi rivolgo a te in questa solenne liturgia del venerdì santo. Ho scelto di scriverti anche per restare nei tempi destinati a questa diretta. Mi fido dell’evangelista Giovanni che continua a dire: Pilato compose anche l’iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: «Gesù il Nazareno, il re dei Giudei». A te è sembrato di dare compimento al tuo ruolo giudiziale; hai dovuto affrontare anche la contestazione dei sacerdoti che avrebbero preferito un altro testo. Ma tu non hai ceduto, dovevi fare in fretta e hai riferito di questo condannato ciò che altri avevano detto di lui. Eppure lo avevi incontrato e dialogato con lui. Forse, hai avuto anche per pochi istanti la possibilità di incrociare il suo sguardo. Il tuo ruolo, le circostanze, le opportunità politiche ti hanno trattenuto e sei stato capace solo di descrivere. Anche nel pretorio c’erano alcuni che, con affetto e compassione, avrebbero potuto descrivere ciò che tu vedevi ma sono andati oltre e hanno interpretato, abbracciando la vera identità di quel condannato del quale sei stato capace di dire “Ecce homo”. Ecco il binomio che oggi ci viene consegnato: descrivere e interpretare. Descrivere la pandemia, i decessi, le innumerevoli fatiche e sofferenze di questi giorni, l’incertezza per il futuro, il martirio silenzioso di tanti, le bestemmie di altri, la carità cresciuta a dismisura. Interpretare questo tempo o almeno cercare di rispondere alle domande di tutti. Perché? Dove è Dio? Che senso ha il dolore innocente? Cosa dice questo tempo alla Chiesa? Quali priorità devono essere alla base dei rapporti di fraternità tra tutti gli uomini?

Le testimonianze dei reclusi che ascolteremo nella via crucis del Papa di questa sera ci ricorderanno che anche nelle zone più buie della nostra vita è possibile accogliere una luce nuova, di pace, di speranza e di lode.

Questa luce, caro Ponzio Pilato, non possiamo darcela da soli ma possiamo cercarla ed invocarla da Colui dinanzi al quale ti sei lavato le mani e alla cui custodia del sepolcro hai inviato invano alcuni soldati. Domani, se ti sarà possibile, cerca di unirti a noi nella preghiera che vivremo dinanzi alla Sindone, testimonianza del martirio a cui si è consegnato il Figlio di Dio.

Ai carissimi amici che siete collegati con noi per questa celebrazione, a tutta la famiglia salesiana del mondo, in comunione con il Rettor Maggiore, a tutti coloro che guardano a questa basilica di Maria Ausiliatrice di Torino con particolare affetto e devozione, a tutti i giovani del mondo rivolgo l’invito ad aprire bene gli occhi per interpretare correttamente, secondo il pensiero di Dio. A rendere la nostra casa una vera casa madre, come questo santuario nel quale stiamo celebrando perché dove si accoglie Dio si genera nuova vita, come anche sta avvenendo nei tanti luoghi di cura dove è presente una parola di conforto accanto agli ammalati e ai moribondi. Pilato ha scelto di rendere la sua casa una casa-tomba dichiarando, ancora una volta, dinanzi alla sua incredulità “Quel che ho scritto, ho scritto”.
Carissimi, c’è una parola di speranza anche per noi tutti se invocheremo il nome di Gesù sulla nostra poca fede e sul timore di questi giorni.

Caro Ponzio Pilato, se ti è possibile, passa da qui. Alcuni di quelli che sono morti per il nome di Gesù, nel tempo del tuo governo, ora fanno corona a Colei che è invocata Madre della Chiesa e Aiuto dei cristiani.