Concluso il IV livello della Scuola di Salesianità 2019

Si è concluso il IV livello del Corso di Salesianità promosso e organizzato dal Centro Salesiano di Formazione Permanente d’America.
Si riporta l’articolo pubblicato oggi dall’Agenzia d’informazione Salesiana ANS, a cura don Luis Timossi, SDB.

(ANS – Torino) – Si è concluso nei giorni appena trascorsi il IV livello del Corso di Salesianità, promosso e organizzato dal Centro Salesiano di Formazione Permanente d’America, con sede a Quito, Ecuador. 26 partecipanti, appartenenti a vari rami della Famiglia Salesiana (consacrati e laici) e provenienti da Brasile, Argentina, Uruguay, Cile, Perù, Colombia, Messico, Guatemala ed Ecuador, si sono recati in pellegrinaggio, per 28 giorni di formazione congiunta, sui Luoghi Salesiani, là dove Don Bosco visse.

Dopo aver approfondito nei tre anni precedenti il contesto sociale, politico e religioso, attraverso un metodo storico-critico-esperienziale, si è ora rivelato un grande dono di Dio per tutti i partecipanti poter vedere, toccare con mano, contemplare, gli spazi, i ricordi e le reliquie che rendono presente tutt’oggi la memoria di Don Bosco, e dando così dimensioni e proporzioni reali a ciò che prima era per loro solo immaginazione.

Gli allievi del corso hanno iniziato il loro percorso ad Annecy, per conoscere san Francesco di Sales; quindi hanno visitato i luoghi di Madre Mazzarello a Mornese e Nizza; sono passati per Genova per rinnovare le loro convinzioni missionarie; hanno visitato nel Monferrato i luoghi dell’infanzia di Don Bosco e della vita di Mamma Margherita a Capriglio; poi la casa al Colle e Chieri, dove il futuro santo svolse il seminario; sono passati per le case di Domenico Savio e hanno camminato sulle orme di alcune passeggiate autunnali di Don Bosco. Infine, hanno attraversato in lungo e in largo Torino, conoscendone le realtà salesiane (l’Oratorio di Valdocco, Casa Pinardi, la Basilica di Maria Ausiliatrice…) e quelle dei tanti coevi “santi sociali”.

Un percorso così ricco ha richiesto necessariamente una buona organizzazione logistica e formativa. In occasione della celebrazione della festa di Maria Ausiliatrice, sono stati programmati anche incontri con il Rettor Maggiore dei Salesiani, la Madre Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice, e don Pier Luigi Cameroni, Postulatore Generale delle Cause dei Santi della Famiglia Salesiana.

Ogni giornata, inoltre, si è conclusa con un momento di valutazione, durante il quale si cercava di raccogliere le esperienze vissute e le riflessioni motivate dalle varie visite.

Per i partecipanti è stata un’esperienza che non solo ha illuminato, ma che ha “toccato” il cuore, rinnovando le motivazioni e le profonde convinzioni che sostengono il carisma salesiano.

Ed è stata, certamente, anche un’esperienza di famiglia, di comunione fraterna, di rafforzamento dei legami di amicizia radicati nelle fonti del carisma salesiano condiviso. La chiusura dell’esperienza, dopo essere passati anche attraverso Assisi e aver visitato i luoghi di Don Bosco a Roma, si è svolta con l’Eucaristia celebrata presso le Catacombe di San Callisto.

I partecipanti sono ora ritornati alle rispettive Ispettorie ed opere con i cuori infiammati dal fervore salesiano e con una rinnovata e aggiornata fedeltà ai giovani che la Divina Provvidenza affida loro.

di don Luis Timossi, SDB

Festa di Maria Ausiliatrice 2019

24 maggio.

Un data che non passa mai inosservata per coloro che seguono e appartengono alla Famiglia Salesiana.

Una data che significa festa e ringraziamento a Maria, madre di tutti noi e soccorritrice di tutti coloro che La invocano.

E con l’insegnamento di don Bosco, che sempre metteva Maria al centro delle sue preghiere, ecco che iniziano tutti i festeggiamenti e ringraziamenti attraverso le S.Messe, le preghiere e la processione finale.

Tante le persone passate in questi giorni anche solo per un saluto all’Ausiliatrice. Sin dalla mezzanotte di ieri, la Basilica di Valdocco è rimasta infatti sempre gremita di tanti devoti, senza lasciar mai sola la statua di Maria Ausiliatrice, ormai pronta per percorrere le strade della città di Torino dalle ore 20.30 di questa sera, con la Solenne Processione.

Rivivi qui sotto, attraverso le dirette Facebook, i momenti più belli della giornata.

Santa Messa – ore 11,00:

FESTA di MARIA AUSILIATRICE – Santa Messa presieduta da S.E. Mons. Cesare Nosiglia, arcivescovo di Torino

Publiée par Agenzia Info Salesiana – Ans sur Vendredi 24 mai 2019

L’omelia di Mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino, durante la messa celebrata alle ore 11,00:

«In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta» (Lc 1,39-40).

 

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Che cosa muove Maria ad affrontare un viaggio faticoso nelle sue condizioni? È l’amore verso la cugina. È il desiderio di lodare insieme il Signore, che ha fatto in lei e in Elisabetta grandi cose. È l’ansia missionaria di donarle Cristo, il Figlio che porta in grembo. È la gioia di comunicare a lei la sua fede. È il bisogno profondo di servirla nelle sue necessità.

Maria insegna alle nostre comunità cristiane e a ciascuno di noi a percorrere le vie della storia e degli ambienti della nostra vita andando incontro alle persone, uscendo da noi stessi e offrendo segni, parole, gesti di amicizia, di annuncio, di preghiera, di servizio. Soprattutto, insegna a portare Gesù ovunque viviamo.

Guardando ora alle nostre realtà locali, vorrei trarre da questa scelta di Maria, che onoriamo oggi con il titolo di Ausiliatrice, riconoscendo dunque che ella aiuta ogni discepolo del suo Figlio, che ella aiuta le famiglie e la Chiesa e il mondo intero con la sua intercessione potente, alcune indicazioni importanti per la nostra missione di credenti oggi e qui, nel nostro concreto vissuto e ambiente.
Maria ci insegna il coraggio di osare. Possiamo dire che è stata questa la caratteristica più forte che ha dato il via al boom economico e a tantissime iniziative di impegno sociale nella nostra terra. Le persone, le famiglie, i gruppi hanno saputo osare e scommettere sul futuro, partendo da una convinta valorizzazione di se stessi, con spirito creativo e carico di speranza.

Oggi, assistiamo a una crisi della speranza, per cui si cerca di conservare l’esistente e si ha scarsa fiducia nel domani. A farne le spese sono soprattutto i giovani, che si vedono tarpare le ali da un mondo “adultizzato”, spesso chiuso dentro i propri schemi culturali e sociali, che stenta ad aprirsi al nuovo e a lasciare spazio alla loro progettualità e fantasia.

Anche nelle nostre comunità avviene lo stesso: si preferisce governare il presente e si ha timore delle novità, che esigono un cambiamento giudicato troppo repentino e non accettabile dalla gente. Così, vediamo quanta fatica si fa ad accettare i nuovi orientamenti pastorali che la diocesi propone, gli inviti e le proposte di formazione degli adulti e di rinnovamento della catechesi o le iniziative rivolte ai giovani, il buon funzionamento delle unità pastorali sul territorio tra parrocchie vicine, ma spesso separate e chiuse all’ombra del proprio campanile. Soprattutto, si fa fatica ad intraprendere un’azione missionaria rivolta a tutte le persone e famiglie che abitano nello stesso territorio cittadino e vivono ai margini delle parrocchie e delle realtà cristiane.

Maria, giovane fanciulla di Nazaret, ci dia il coraggio di osare di più e scommettere sulla fede, confidando nello Spirito Santo e non su di noi e sui nostri progetti, senza paure e timori, con la gioia di camminare in fretta verso il mondo che ci circonda, fortificati da una speranza comune e da un unico obiettivo: quello di annunciare Cristo a tutto campo, senza timori o paure, e vivere il Vangelo della carità verso i poveri, i sofferenti, gli immigrati e i senza dimora, gli anziani e i giovani.

Maria ci insegna a investire il tempo non solo per il proprio benessere fisico e materiale, ma anche per la crescita umana e spirituale. Oggi, nella mentalità prevalente e reclamizzata dai massmedia, emergono regole primarie di vita da perseguire come idoli assoluti e indiscutibili. La prima dice che “il tempo è denaro” e questo principio diventa il valore primario, per cui tutto tende a fare soldi e tutto viene visto come via per raggiungere quest’obiettivo, al quale si sacrifica anche il tempo che dovrebbe essere dedicato alla famiglia, ai figli, alla comunità e alla solidarietà. «Quale vantaggio ha un uomo che guadagna il mondo intero, ma perde o rovina se stesso?», ammonisce Gesu’ (Lc 9,25). Il lavoro è importante ed è un primario diritto di ogni persona, ma l’uomo non conta per quello che possiede o per quello che è capace di produrre e di guadagnare, perché vale per se stesso in quanto persona, soggetto di esigenze e di attese, che vanno oltre i beni materiali e provvisori ed appellano a quelli spirituali ed eterni.

Legata a questa, c’è poi una seconda regola di vita prevalente nel costume sociale, secondo la quale “il tempo è fatto per divertirsi”, per cui il diritto a ricercare quello che dà piacere e soddisfazione fisica e materiale, costi quello che costi, vale più di ogni altro bene. È la situazione del ricco, richiamata da Gesù nella parabola:

«Godi anima mia e divertiti con i beni che hai accumulato e che ti possono rendere felice. Stolto, dice il Signore, questa notte morirai e dovrai lasciare tutto, senza un minimo di credito, nei confronti di Dio e degli altri, che ti possa salvare dalla condanna eterna» (cfr. Lc 12,19-21).

Con queste regole di vita, il tempo dedicato a Dio, alla preghiera e al prossimo si riduce sempre più e anche gli spazi, che nella nostra cultura e tradizione venivano dedicati al riposo e ai valori dello spirito, come la domenica, sono svuotati della loro anima e si trasformano in ulteriori occasioni di stress, di shopping, di evasione. In questi ultimi tempi, abbiamo notato che diverse categorie di lavoratori si sono mobilitate criticamente contro il tentativo di rendere la domenica e perfino la Pasqua un giorno come gli altri, sottoposto alle leggi assolute del mercato e del consumismo, e hanno esigito che fosse salvaguardata la libertà per la loro vita personale e familiare. La Chiesa sostiene questa rivendicazione e richiama incessantemente il valore religioso e spirituale, ma anche sociale e familiare, della domenica e chiede che di essa tutti possano usufruire per la cura spirituale di se stessi, per l’incontro fraterno in famiglia, per la solidarietà.

Maria ci insegna ad usare il tempo per farci carico del disagio delle persone e delle famiglie. Il paradosso, che esiste oggi nella nostra terra, è ben evidenziato dal fatto che aumentano la ricchezza materiale e sociale, ma crescono anche l’insicurezza e la precarietà,la corruzione che è un cancro sociale dei più dannosi, le preoccupazioni e l’incertezza per il futuro, un clima di conflittualità su tutto e una palese rassegnazione che oscura l’animo di tanti. Spesso, si tratta di un disagio nascosto, che emerge solo nelle sue espressioni più crude, ma che è diffuso in molti nuclei familiari e abbraccia persone di ogni età e condizione.

Interessa anche il vivere quotidiano, per cui non sono pochi coloro che chiedono assistenza alle parrocchie e ai servizi sociali, anche per avere solo qualcosa da mangiare o per pagare il ticket sanitario o le bollette di affitto o di servizi indispensabili. La vita nei quartieri della nostra città e in particolare nelle periferie, diventa sempre più problematica, per la solitudine di tanti anziani che soffrono, oltre che per motivi economici, per la mancanza di affetto, di relazioni di vicinato o di parentela sincere e costanti, di un’efficace prossimità che permetta di affrontare i problemi più semplici e quotidiani. Le situazioni di disagio sono proprie inoltre di tante famiglie composte da donne sole, madri con figli a carico, immigrati non integrati nel tessuto ambientale del territorio, senza dimora che vivono per la strada senza una prospettiva di futuro,campi rom simili a favelas sudamericane, realtà condominiali in perenne conflittualità. La condizione giovanile in particolare è aggravata da condizioni di vita spesso precarie, dovute alla provvisorietà del lavoro, alle difficoltà di sviluppare le proprie attitudini secondo gli studi fatti e le competenze acquisite, alla propaganda accattivante di un facile guadagno su vie disoneste, al rifiuto di responsabilità che conduce a scelte provvisorie nel campo degli affetti.

Accanto alle iniziative promosse dalla Caritas e dalla San Vicenzo e da Migrantes, c’è nella città una numerosa schiera di “buoni samaritani”, disponibili a farsi carico di queste situazioni. Maria ci insegna che questo servizio non può essere solo di pochi o delegato ad esperti o volontari che generosamente si prestano, ma deve essere di ciascuno nei confronti del suo prossimo che gli vive accanto e che ha bisogno di essere accolto e visitato nelle sue difficoltà. Le nostre comunità debbono attivare e promuovere questa rete di prossimità, così da integrare sul piano dell’ambiente di vita quotidiano i servizi necessari alle esigenze delle famiglie e delle singole persone in difficoltà.

A Te, Maria Ausiliatrice, affido tutti gli abitanti della nostra terra torinese e i particolare i giovani. Aiutaci a ritrovare nelle comuni radici cristiane la forza spirituale della fede in Cristo e dell’amore, per superare le contrapposizioni e le tensioni di questo nostro tempo e affrontare i suoi problemi complessi con animo aperto alla speranza che tu infondi nei nostri cuori.

Preparazione, Santa Messa e Processione – ore 18,30-22,00:

Publiée par Agenzia Info Salesiana – Ans sur Vendredi 24 mai 2019

Il saluto finale di Mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino, al termine della processione:

«Avvenga per me secondo la tua parola» (Lc 1,38)

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Nell’esortazione apostolica postsinodale che Papa Francesco ha scritto per i giovani e per tutto il popolo di Dio, il Santo Padre parla di Maria e pone in risalto anzitutto il suo “sì” temerario, con cui ella aderisce alla chiamata di Dio. Maria risponde all’angelo Gabriele: «Avvenga per me secondo la tua parola» (Lc 1,38)

Questo “avvenga per me” non è un’accettazione passiva, rassegnata, come a dire: “Vediamo che cosa succede”, ma un’affermazione lucida e decisa, determinata. Maria ha saputo osare e fidarsi fino in fondo di Dio e della sua chiamata, ha scommesso su questa chiamata e se ne è resa responsabile.Ha rischiato la sua giovane vita, che aveva già deciso un suo progetto con Giuseppe, e l’ha cambiato radicalmente. Ella ci insegna a fidarci di Dio e ad accogliere il suo progetto su di noi senza troppe titubanze e paure del domani. Maria non ha avuto una strada facile, ha dovuto affrontare momenti dolorosi e difficili fin dall’inizio:il rifiuto di essere accolta a Betlemme, la fuga in Egitto, le parole di Simeone: «Una spada ti trafiggerà l’anima» (cfr. 2,35), cioè la croce di suo Figlio.

Ma Maria non ha mai ritirato il suo “sì” iniziale.Il suo desiderio di accettare e tentare l’impresa che le veniva richiesta è stato più forte delle incertezze, dei dubbi e delle difficoltà.Ella è la grande custode della speranza, da lei impariamo ad essere tenaci nel perseguire il cammino e tendere alla meta che Dio ci indica. Per questo Maria ci insegna a non perderci d’animo e a resistere ai dubbi e alle debolezze che pure ci portiamo nel cuore.

Questa speranza che va oltre ogni compromesso, Maria la esercita non solo verso Dio, ma anche verso il suo prossimo: non ha timore di affrontare un viaggio difficile e faticoso per andare dalla cugina Elisabetta, per farsi serva e aiutarla in un momento faticoso per lei, che attendeva un figlio in tarda età; porta alla cugina la gioia e la presenza di Gesù, che santifica Giovanni Battista, figlio nel seno della madre; loda e ringrazia con l’inno del Magnificat la potenza di Dio, che si è manifestata nella sua povera vita di fanciulla adolescente. Maria non si spaventa difronte alla persecuzione di Erode; si fa carico della gioia di due giovani sposi, che rischiano di essere derisi durante il loro matrimonio, perché non hanno predisposto il vino sufficiente per gli invitati ed ella, attenta e vigile, li aiuta sfidando persino la volontà di Gesù, che era restio a compiere il miracolo, perché non era ancora giunta la sua ora; accetta di farsi madre dei suoi discepoli sotto la croce e di stare con loro per invocare nel Cenacolo la venuta dello Spirito Santo promesso.

Questa ragazza, afferma Papa Francesco, è la madre che veglia sui suoi figli,i quali camminano nella vita stanchi e scoraggiati, bisognosi di speranza e di forza.Sì, in lei e con lei la luce della fede e della speranza non si spegne nei nostri cuori e possiamo affrontare con serenità ogni avversità. La nostra Madre guarda le nostre famiglie e comunità, che lei ama e che la cercano facendo silenzio nel proprio cuore, nonostante il chiasso e il rumore assordante che ci circonda ogni giorno.Con lei nel cuore, la speranza di vincere ogni difficoltà si fa strada dentro di noi e ci dona la serena fiducia nel suo amore e nella sua tenerezza di madre misericordiosa.

A Te, Madonna Ausiliatrice, affido la diocesi e tutti gli abitanti della nostra terra.Aiutaci a ritrovare nelle comuni radici cristiane la forza spirituale della fede in Cristo e la morale dell’amore,per superare le contrapposizioni e le tensioni di questo nostro tempo e affrontare i suoi problemi complessi con animo aperto alla speranza, che è sempre possibile con la tua intercessione, per ricercare insieme le soluzioni più concrete e appropriate,che aprano le vie di una convivenza socialepacifica e solidale.

Amen.

Festa di Maria Ausiliatrice 2019 – Il programma

La festa di Maria Ausiliatrice è oramai alle porte. Di seguito il calendario delle celebrazioni presso la Basilica:

Giovedì 23 maggio
Vigilia della Festa

  • ore 24.00: S. Messa di Mezzanotte.

Il Santuario rimane aperto tutta la notte per l’adorazione eucaristica solenne (5.30 Lodi – 6.00 S. Messa)

Venerdì 24 maggio
Festa di Maria Ausiliatrice

  • ore 7.00: S. Messa
  • ore 8.30: S. Messa (scuole sdb e fma). Presiede don E. Stasi sdb, Ispettore ICP.
  • ore 10.00: S. Messa. Presiede P. Pollone sdb, novello sacerdote.
  • ore 11.00: S. Messa. Presiede S.E. mons. Cesare Nosiglia. Anima i canti la Corale della Basilica.
  • ore 15.00: Benedizione dei Bambini
  • ore 16.00: Vespri Solenni. Presiede mons. E. Covolo sdb.
  • ore 17.00: S. Messa. Presiede mons. E. Covolo sdb.
  • ore 18.30: S. Messa. Presiede don A. Fernandez Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani.
    Anima i canti il Coro dell’Oratorio di Valdocco.
  • ore 20.30: SOLENNE PROCESSIONE (S.E. mons. Cesare Nosiglia).
    Al termine S. Messa (Presiede mons. G. Martinacci, rettore della Consolata).

Percorso della Processione:
Via Maria Ausiliatrice – Via Salerno – Contro viale Corso Regina Margherita – Controviale Corso Principe Oddone – Strada del Fortino (corsia nord/contromano) – Via Cigna – Controviale C.so Regina Margherita – Piazza Maria Ausiliatrice.

Il 23 e il 24 la Veglia (21.00 – 1.30), Concelebrazioni (11.00 e 18.30), Processione: saranno trasmesse in Mondovisione via Satellite da TELEPACE HD, canale sky 515 in collaborazione con Missioni Don Bosco.
La Concelebrazione ore 18.30 e la Processione saranno trasmesse anche da RETE7, canale 12 del digitale terrestre.

La giornata verrà trasmessa in diretta sulla pagina facebook infoans, in 4 lingue.

Consulta Mondiale della Famiglia Salesiana a Valdocco – 21 maggio 2019

Al via da domani la Consulta Mondiale della Famiglia Salesiana, che si terrà da martedì 21 maggio, fino a giovedì 23, presso la Casa Madre di Torino-Valdocco.

Si riporta l’articolo inerente pubblicato dall’Agenzia d’informazione Salesiana (ANS).

(ANS – Roma) – Ritrovarsi a Torino subito prima della festa di Maria Ausiliatrice e così, nella condivisione fraterna e nella comune devozione mariana, discernere insieme come cooperare per il bene dei giovani di tutto il mondo. È questo il senso del raduno della Consulta Mondiale della Famiglia Salesiana, in programma da domani, martedì 21 maggio, fino a giovedì 23, presso la Casa Madre di Torino-Valdocco.

All’appuntamento partecipano 60 persone: tre relatori/animatori – don Rossano Sala, già Segretario Speciale al Sinodo dei Vescovi sui giovani; don Horacio López, Segretario del Rettor Maggiore; e la dott.ssa Lodovica Maria Zanet, collaboratrice della Postulazione delle Cause dei Santi della Famiglia Salesiana; e ben 57 persone, tra Superiori e Responsabili, assistenti spirituali o Delegati dei diversi gruppi della Famiglia Salesiana: una partecipazione numerosa, che sta a significare la crescita nella consapevolezza, all’interno dei vari istituti, congregazioni, associazioni e movimenti, dell’importanza di quest’organismo per la condivisione e l’approfondimento della comune spiritualità salesiana.

In totale saranno rappresentati 26 dei 31 i gruppi della Famiglia Salesiana – la quale, nel suo complesso, conta quasi 300mila membri appartenenti: uomini e donne sparsi per tutto il globo ed impegnati nell’educazione e nell’evangelizzazione dei giovani, sul modello di Don Bosco.

Domani, dopo la Messa mattutina, i lavori si apriranno con il saluto del Rettor Maggiore, punto di riferimento per l’intera Famiglia Salesiana, e la presentazione dei partecipanti e del programma delle attività, da parte del Delegato del Rettor Maggiore per la Famiglia Salesiana, don Eusebio Muñoz.

Quindi don Sala illustrerà cosa rappresenta per la Chiesa e la Famiglia Salesiana il Sinodo dei Giovani. Nel pomeriggio, grazie agli interventi di don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale delle Cause della Famiglia Salesiana, e della dott.ssa Zanet, verrà approfondito il tema della santità nella Famiglia Salesiana; e, a seguire, le Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) e l’Associazione di Maria Ausiliatrice (ADMA), avranno del tempo per presentare il proprio gruppo.

Al mattino di mercoledì 22, sempre dopo l’Eucaristia, le riflessioni proseguiranno sul tema della spiritualità salesiana come “cammino di santità apostolica ed educativa”, e avranno luogo le presentazioni di altro quattro gruppi della Famiglia Salesiana: le Suore Oblate del Sacro Cuore (SOSC), le Suore della Risurrezione (HR), le Suore di San Michele Arcangelo (CSSMA), e le Figlie del Divin Salvatore (HDS).

La giornata prevede anche un tempo per conoscere meglio Valdocco come “terra di santità”.

Anche l’ultima giornata si aprirà con l’Eucaristia comune e proseguirà poi con la valutazione delle Giornate Spiritualità Famiglia Salesiana 2019, e la diffusione di alcune comunicazioni di servizio: sul Sito della Famiglia Salesiana, sull’VIII Congresso di Maria Ausiliatrice in programma nel prossimo novembre a Buenos Aires, e in merito alle informazioni da condividere tra il Segretariato per la Famiglia Salesiana e i vari gruppi appartenenti.

Da ultimo, come consuetudine, i gruppi della Consulta offriranno i loro suggerimenti al Rettor Maggiore sul tema della prossima Strenna; e Don Ángel Fernández Artime farà sintesi di quanto vissuto in questi giorni di spiritualità e fraternità.

Novena mondiale Maria Ausiliatrice – Edizione 2019

Il 15 maggio è iniziata la Novena mondiale dedicata a Maria Ausiliatrice.

Si ripete anche in questo 2019 l’esperienza della Novena guidata e meditata, con video, riflessioni e preghiere preparate dalla Famiglia Salesiana, con il commento del Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco, Don Ángel Fernández Artime.

Se l’anno scorso il tema guida erano i sogni di Don Bosco, quest’anno la novena approfondisce “le beatitudini della Famiglia Salesiana”, presentate del Rettor Maggiore alle ultime Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana. In questo modo la novena, oltre ad essere un omaggio a Maria Ausiliatrice e uno strumento di unità devozionale tra i tutti gruppi della Famiglia Salesiana, rilancia ancora il tema centrale della Strenna 2019: la santità del quotidiano.

La struttura della novena prevede per ogni giorno un video diverso, nel quale verranno presentati:

  • Una delle beatitudini salesiane;
  • Un motto riferito al Magnificat di Maria;
  • Un riferimento ad una figura di santità salesiana;
  • Il commento del Rettor Maggiore;
  • Una testimonianza da parte di un membro della Famiglia Salesiana;
  • La preghiera finale.

I video della novena sono resi disponibili di giorno in giorno in sei lingue (italiano, inglese, spagnolo, francese, portoghese e polacco) su vari canali:

Per vivere al meglio la devozione, ecco a disposizione il documento della Novena a Maria Ausiliatrice 2019:

[flipbook pdf=”http://basilicamariaausiliatrice.it/wp-content/uploads/2019/05/Novena_MA_2019_it.pdf”]

 

Di seguito riporteremo i video della Novena man mano pubblicati:

22 maggio 2019 – 8° giorno Novena Maria Ausiliatrice

21 maggio 2019 – 7° giorno Novena Maria Ausiliatrice

20 maggio 2019 – 6° giorno Novena Maria Ausiliatrice

19 maggio 2019 – 5° giorno Novena Maria Ausiliatrice

18 maggio 2019 – 4° giorno Novena Maria Ausiliatrice

17 maggio 2019 – 3° giorno Novena Maria Ausiliatrice

16 maggio 2019 – 2° giorno Novena Maria Ausiliatrice

15 maggio 2019 – 1° giorno Novena Maria Ausiliatrice

Intervista a Salvatore Esposito: autore di Mater Nostra

Riportiamo qui l’articolo pubblicato il 14 maggio 2019 sul sito di Elledici, il quale tratta dell’intervista fatta a Salvatore Esposito. Egli parla del suo libro “Mater Nostra” (una raccolta di trenta celebrazioni dedicate al mese mariano) e di come, quest’ultimo, sia un modo per valorizzare ciò che c’è già.

 

“Com’è nata la devozione a Maria?”

Riporto una frase detta da Paolo VI al santuario di Bonaria (Sardegna): “La devozione a Maria è nata perché sono cristiano”. Ciò implica che chi è cristiano è anche mariano.

Specifico: Maria letta, naturalmente, alla luce del mistero della Pasqua di Gesù.

“Com’è nato il libro “Mater Nostra?”

Il libro è nato così: guardando in giro come si vive il mese di maggio ci si rende conto che va al di là della stagione liturgica che viviamo in tempo di Pasqua dove, al centro, vi è la parola di Dio, ovvero gli atti degli apostoli.

L’opera è dedicata al mese di maggio, dato che è la prima volta che viene proclamato nell’anno liturgico. La devozione popolare a Maria è molto viva nella mia terra (la Campania)… anzi, è stata promossa proprio lì.

Si è pensato di inserire il libro nel cammino liturgico che la Chiesa ci propone, cercando di valorizzare e recuperare tutto quello che la riforma, altrettanto liturgica, ci ha dato:

  • alcuni rituali (tra cui il rituale della penitenza nella forma comunitaria)
  • alcune celebrazioni (tra cui la valorizzazione della liturgia delle ore, il libro delle benedizioni e la raccolta di messe in onore di Maria).

Quindi, questo testo, ha il compito di far vivere il mese di maggio in un contesto più liturgico ma anche di far recuperare quello che la costituzione liturgica ci ha dato: un motivo in più per valorizzare ciò che c’è già.

“Don Bosco diceva ai suoi sacerdoti: “Non parliamo mai abbastanza, nelle nostre omelie, di Maria”, è vero?”

Credo che di Maria si parli in tutti i momenti perché, durante la messa, nella preghiera eucaristica, il vertice è lei e, di conseguenza, non si può dire che Lei non sia presente.

Giovanni Paolo II la chiama “Donna eucaristica”: primo ostensorio dell’eucarestia nel mondo che ha portato dentro il “verbo fatto carne”.

Credo che nelle omelie si debba parlare di Maria quando i testi della parola di Dio ce lo consentono e quando la liturgia stessa sottolinea la sua presenza.

Vorrei aggiungere che, grazie a questo testo, si hanno in mano altre celebrazioni che permettono alla chiesa di conoscere altri momenti celebrativi, oltre che alla messa.

“Una curiosità: che ruolo ha l’accompagnamento alla devozione mariana nella vita di un catechista o di un educatore in un oratorio (figure rilevanti per l’Elledici)?”

Penso che Maria diventi il modello per il catechista. San Luca, due volte, ci ripete che Maria conservava tutte queste cose, meditandole nel suo cuore:

  • la prima volta nel cap. II, quando sono arrivati i pastori;
  • la seconda volta, quando parla del ritorno insieme a Nazareth

Maria conserva tutto nel suo cuore: medita, legge, impara, imita, si fa discepola perché ascolta e vede. Credo che il catechista debba guardare Maria nell’ascolto, mentre si fa discepola della parola per meditarla nel cuore e, in seguito, donarla.

 

Novena Mondiale a Maria Ausiliatrice – Edizione 2019

Anche per il 2019 è prevista l’esperienza della Novena mondiale dedicata a Maria Ausiliatrice.
Si riporta l’articolo pubblicato oggi dall’ANS, l’Agenzia Informazione Salesiana, in merito alla novena.

(Roma, 14 maggio 2019) – Visto il successo dello scorso anno, si ripete anche in questo 2019 l’esperienza della Novena mondiale a Maria Ausiliatrice, con testimonianze sulla santità della Famiglia Salesiana e il commento del Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco, Don Ángel Fernández Artime.

L’iniziativa, lanciata per la prima volta nel maggio del 2018, a motivo del 150° anniversario di consacrazione della Basilica di Maria Ausiliatrice a Torino, viene ripetuta anche quest’anno, che ha visto celebrarsi il 150° anniversario di fondazione dell’Associazione di Maria Ausiliatrice e che ha già in programma nel prossimo mese di novembre l’VIII Congresso Internazionale di Maria Ausiliatrice (a Buenos Aires, Argentina).

Se l’anno scorso il tema guida erano i sogni di Don Bosco, quest’anno la novena approfondisce “le beatitudini della Famiglia Salesiana”, presentate del Rettor Maggiore alle ultime Giornate di Spiritualità della Famiglia Salesiana. In questo modo la novena, oltre ad essere un omaggio a Maria Ausiliatrice e uno strumento di unità devozionale tra i tutti gruppi della Famiglia Salesiana, rilancia ancora il tema centrale della Strenna 2019: la santità del quotidiano.

La struttura della novena prevede per ogni giorno un video diverso, nel quale verranno presentati:

  • Una delle beatitudini salesiane;
  • Un motto riferito al Magnificat di Maria;
  • Un riferimento ad una figura di santità salesiana;
  • Il commento del Rettor Maggiore;
  • Una testimonianza da parte di un membro della Famiglia Salesiana;
  • La preghiera finale.

I video della novena saranno resi disponibili di giorno in giorno in sei lingue (italiano, inglese, spagnolo, francese, portoghese e polacco) su vari canali: il sito sdb.org, il canale ANS su YouTube, e la Pagina Facebook di ANS. I video del primo giorno sono già in rete.

L’iniziativa della Novena a Maria Ausiliatrice è promossa dal Rettor Maggiore, con il sostegno del Dicastero per la Comunicazione Sociale, e realizzata da ANS, in collaborazione con “IME Comunicazione”. Ai testi hanno collaborato don Bruno Ferrero, SDB, Direttore del Bollettino Salesiano italiano, don Carlo Cassatella e Antonella Colucci.

I video della novena, insieme al sussidio con i testi – disponibile in italiano e spagnolo sul sito sdb.org – potranno così essere utilizzati per la preghiera e per l’animazione nelle comunità in tutti i centri della Famiglia Salesiana nel mondo.

Sabato 11 maggio: l’ordinazione presbiterale di don Paolo Francesco Pollone SDB

L’Ispettoria salesiana Piemonte, Valle d’Aosta e Lituania è lieta di comunicare che il Salesiano don Paolo Francesco Pollone è stato ordinato sacerdote sabato 11 maggio 2019 alle ore 15.00 per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di S.E.Rev.ma Mons. Cesare Nosiglia Arcivescovo di Torino, presso la Basilica di Maria Ausiliatrice.

 

Un momento di grande gioia, condiviso durante la giornata di sabato tra confratelli, familiari e tanti amici.

Condividiamo insieme la lode al Signore per il suo dono di Grazia.

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Sabato 8 giugno 2019 – Ordinazione Diaconale

“Io sto in mezzo a voi come colui che serve”

lc 22,27

Si comunica che nella giornata di sabato 8 giugno 2019, presso la Basilica Maria Ausiliatrice di Torino, per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di Mons. Gabriele ManaVescovo Emerito di Biellaverranno ordinati diaconi:

  • Johnpaul ANEKE (afw),
  • Alexander ANTHONY (inm),
  • Alessandro BASSO (icp),
  • Mattia BENEDETTINI (ile),
  • Alessandro DUI (icc),
  • Jake MAMO (mlt),
  • Stylo MUNUSAMY (inm),
  • FElix OLAMIDE (afw),
  • Luca PAGANINI (ile),
  • Pavao SPOLIAR (cro),
  • Ivan VERIGA (cro).

Domenico Savio, tra la Basilica di Torino Maria Ausiliatrice e la Basilica di Lecce

Si presenta il video saluto di Don Guido Errico, direttore dei salesiani di Valdocco, in vista della imminente festa di San Domenico Savio. Festa che, oltre alla forte devozione popolare, celebra un gemellaggio capace di legare la Basilica torinese di Maria Ausiliatrice, dove si trova la tomba del santo, con la città di Lecce dove ha sede la Basilia di San Domenico Savio

I saluti dalla Basilica Domenico Savio di Lecce